
Redazione TirrenoNews
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Don Pasquale Mirabelli Centurione
Lunedì, 16 Settembre 2019 19:14 Pubblicato in Campora San GiovanniDon Pasquale Mirabelli Centurione era mezzo calabrese e mezzo basilisco, e da circa dieci annigovernava quella provincia.
Fedelissimo al Re, cui doveva l'elevato posto, per la simpatia ispiratagli dai suoi modi di attore da arena e dal suo spirito rozzo, ma non senza qualche acume, egli, nativo di Amantea, vi era stato sindaco e poi sottointendente, dalla quale ultima carica fu destituito durante il periodo costituzionale del 1848.
La gesticolazione teatrale e l'enfasi calabrese erano gran parte della sua natura, e degli, anziché temperarle, le esagerava simulando sensi feroci, mentre in fondo aveva indole non cattiva, tranne coi liberali.
Per questi perdeva addirittura la testa.
Erano nemici del Re, e tanto bastava, perchè egli si potesse permettere ogni nequizia a loro danno, come fece con Poerio, Castromediano, Schiavoni, Braico, Pica, Nisco egli altri condannati politici, rinchiusi nelle galere di Montefusco.
Il suo governo fu demoralizzatore per necessità degli eventi e per la quasi assoluta assenza di carattere.
Certo la dignità umana non deve molta riconoscenza al Mirabelli, ma egli fu personalmente onesto, e, perduto l'ufficio nel 1860, visse a Napoli in miseria il resto della sua vita.
Suo figlio Filippo era sottointendente di Altamura.
Da La fine di un regno: Napoli e Sicilia.Parte I: Regno di Ferdinando II (nella foto)di Raffaele De Cesare
Perché nessuno più parla di Palamara e del CSM?
Lunedì, 16 Settembre 2019 16:20 Pubblicato in ItaliaSe andate su internet e scrivete Palamara e CSM scoprirete che l’ultimo articolo che ne parla è del 12 luglio 2019 a cura de Il Fatto quotidiano.
Un articolo che diceva che il Consiglio superiore della magistratura accogliendo la richiesta del procuratore generale Riccardo Fuzio, coinvolto anche lui nello scandalo delle ultime settimane e indagato per rivelazione di segreto proprio al giudice romano, al quale avrebbe riferito dell’indagine a suo carico, ha sospeso il pm Luca Palamara, dalle funzioni e dallo stipendio.
Tutto perché le intercettazioni tra Palamara, Ferri e Lotti possono essere utilizzate essendo state captate in modo casuale.
Ora dopo più di 2 mesi sull’argomento tutto tace.
Le televisioni, i giornalisti, i blogger parlano di tutt’altro.
Perché questo silenzio?
Chi lo ha indotto?
Chi lo ha suggerito?
Chi lo impone?
Cosa si nasconde dietro questa mancanza di informazioni?
La speranza che il più grande scandalo che abbia investito mai il CSM sparisca , quasi come se si trattasse di un pettegolezzo che non più ricordato sparisce dalla memoria collettiva?.
La certezza che il popolo dimentichi ?
Come diceva Giovanni Morassutti :E’ meglio ( io preferisco) ricordare, anche se a volte può essere molto doloroso.
Eppure stiamo parlando della dell'inchiesta di Perugia sulla lobby che controllava nomine e inchieste in magistratura.
E parliamo di Luca Palamara leader indiscusso di Unicost, anche se poi l’hanno presto scaricato.
Io non smetto di chiedermi chi è il maestro della società italiana che grida “silenzio” non appena lo scolaro o lo studente od il cittadino alza la testa per sapere, per capire!
Se non mi fate lavorare mi butto dalla ciminiera.
Lunedì, 16 Settembre 2019 13:03 Pubblicato in CalabriaI migranti “salvati” dalle ONG vogliono lavorare, vogliono un futuro per se e per la propria famiglia, e minacciano di gettarsi a mare se non fatti subito sbarcare e subito assistiti in tutto e per tutto dallo stato italiano e vengono subito accontentati
Un disoccupato, Giuseppe Bosco, di 58 anni, sposato, di Corigliano Rossano, è salito, alle 4 della notte scorsa, sul terzo anello, ad un’altezza di 150 metri, di una delle due ciminiere dell’ex centrale termoelettrica Enel dell’area urbana di Rossano.
Giuseppe Bosco era un ex addetto alle pulizie della centrale Enel.
In passato aveva lasciato il lavoro volontariamente , presumibilmente per svolgere un’altra attività.
Ad oggi, non avendo trovato altra occupazione, chiede di poter lavorare con una delle ditte che attualmente si occupano dello smaltimento dell’amianto e della pulizia industriale e civile in attesa di realizzare un altro progetto sul sito dell’ex centrale ormai in disuso.
Lo Stato manda le forze dell’ordine.
Perché questa Italia tratta diversamente i migranti e gli italiani’
Anche Giuseppe Bosco vuole lavorare e vuole un futuro per se e per la propria famiglia, e minaccia di gettarsi dalla ciminiera.
E se davvero si buttasse dalla ciminiera, di chi sarebbe la responsabilità?
Perché i migranti hanno più diritti degli italiani?
16 Settembre 2019 (Foto Ansa)