Scrivevamo nel marzo 2013, sotto il titolo “Fuscaldo, sequestrato il mattatoio e denunciate 4 persone “ che a seguito di una attività d'indagine del nucleo Ambiente della Procura di Paola scattò un blitz compiuto proprio dagli addetti del nucleo Ambiente della Procura di Paola unitamente agli uomini del Nucleo antisofisticazione di Cosenza, della Guardia costiera di Paola ed al personale dell'Azienda sanitaria provinciale, durante il quale sarebbero stati trovati .ambienti sprovvisti delle più elementari caratteristiche igienico-sanitarie necessarie per esercitare l’attività di macellazione
In conseguenza l’apposizione dei sigilli da parte dei NAS e poi il decreto di sequestro del mattatoio.
Conseguente la denuncia alla AG del titolare dell’impresa per le carenze igienico-sanitarie e l'omessa cautela contro infortuni sul lavoro a cui ha sottoposto i dipendenti della struttura.
Insieme al titolare della Ma.Pa. Snc Peppino Pastura nel mirino degli inquirenti anche i tre veterinari responsabili del servizio che non avrebbero vigilato sull'attività del mattatoio.
Si trattava confronti di Giuseppe Bruno, Ercole Morelli e Gianfranco Pascale , tre veterinari dell'Azienda sanitaria di Cosenza, accusati di per omissione di atti d'ufficio, omessa denuncia di reato nonché omissione dolosa di cautele contro gli infortuni sul luogo di lavoro e carenza igienico-sanitarie della struttura.
Oggi il provvedimento del gip di Paola, Carmine De Rose, su specifica richiesta del procuratore capo Bruno Giordano, che ha disposto la sospensione del dirigente veterinario dell'Asp di Cosenza, Giuseppe Bruno.
Le ragioni addotte per ordinare la temporanea sospensione dal servizio del dirigente sanitario per tre mesi consisterebbero nel fatto che i Nas ed i carabinieri della stazione di Praia a Mare avrebbero accertato che il dirigente avrebbe prodotto anche un «atto materialmente ed ideologicamente falso» «all'evidente scopo di mascherare le sue responsabilità omissive per i mancati interventi di sua stretta competenza, riguardo le condizioni fatiscenti e inappropriate del mattatoio di Fuscaldo».
Una storia di mancanza di condizioni igienico sanitarie che veniva da lontano se il giudice scrive nell'ordinanza che gli investigatori «riscontravano una situazione altamente deficitaria sotto il profilo della sicurezza sui luoghi di lavoro e della igienicità e salubrità dei prodotti di macellazione animale ottenuti dall'azienda, evidenziando inoltre palesi omissioni, manchevolezze e inottemperanze pregresse a doveri ispettivo-istituzionali, da parte dei tre coindagati Morelli, Pascale e Bruno.
Veterinari in servizio presso la stessa Asp che da tempo avevano relazionato ed erano a vario titolo intervenuti nelle vicende di gestione del mattatoio, già sottoposto a chiusura coattiva per le medesime problematiche di gestione e lavorazione carni nel maggio del 2006».