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Redazione TirrenoNews

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Il comune di Amantea procede a velocità……ZERO!

Mercoledì, 04 Luglio 2018 19:01 Pubblicato in Cronaca

Siamo davanti al Municipio .

Stiamo parlando delle “cose” del comune

Del ritiro delle deleghe ad Emma Pati

Dell’incarico formale al “nuovo” comandante della polizia Municipale, pur prendendo atto che Franca Aloe , la più anziana di quelli rimasti, e nel rispetto della legge, ha assunto a se tali funzioni.

Dell’incarico formale a quanti altri sono rimasti coinvolti con in questa drammatica vicenda .

Della possibilità o debenza dell’annullamento degli affidamenti degli incarichi dei servizi quale conseguenza dei provvedimenti disposti dalla magistratura

Della difficoltà di gestione del comune resa terribile dopo i recenti arresti e gli avvisi di garanzia.

Fatti ai quali si aggiungono le auto-affissioni dei manifesti del circo prima ancora che sia stato autorizzato.

Della mancanza di un regolamento sulla autorizzazione di esercizio ai circhi, quale esempio della precarietà del nostro comune costretto, proprio per tali ragioni, ad improvvisare i propri comportamenti.

Quando escono i funzionari della Telecom che chiedono il pagamento dei canoni il discorso si sposta anche sulla mancanza delle linee telefoniche .

Della insufficienza del personale ridotto al lumicino.

Acutamente ed intelligentemente un assessore che normalmente sorride mi guarda e forse pensando al mio articolo su “La gara delle Canoe” mi dice che il comun e di Amantea sta procedendo a velocità ZERO

È in commento amaro, ma vero, profondo che segnala uno stato di disagio che sta coinvolgendo anche la politica e non solo il personale

Uno stato di disagio che impone ,come ha detto Concetta Veltri, “Nervi saldi e mano sicura”

I naviganti non devono perdere la bussola.

E, come dice Luca Ferraro, soprattutto nel mare in tempesta non ci si può fermare

Fermarsi significa affondare !

E purtroppo non solo la Giunta, ma Amantea.

Prima di andare via, Andrea Orlando, ex ministro della Giustizia targato Pd, ha pensato bene di sistemare gli amici degli amici presso il ministero. L’amica in questione è Anna Finocchiaro, ma non solo lei, a voler rientrare in magistratura dopo aver sguazzato alla grande in politica anche l’ex senatrice Pd Doris Lo Moro, e Felice Casson ex Mdp. ma purtroppo per Oralndo, e soprattutto per le sue amichette, l’ennesima raccomandazione, questa volta, non è andata a buon fine.

Anna Finocchiaro ha fatto il magistrato per soli 6 anni, dal 1981 al 1987 in Sicilia prima a Leonforte e successivamente a Catania. Poi, per i trent’anni successivi (fino allo scorso inizio di marzo), è rimasta in politica. Ora, a 63 anni, si trova per la prima volta fuori dai Palazzi e ha fatto domanda di reintegro nella magistratura.

Doris Lo Moro dal 1988 ha svolto le funzioni di giudice presso il Tribunale di Lamezia Terme fino al 1993, assumendo poi le funzioni di Giudice del lavoro presso il Tribunale di Roma. Nel dicembre 1993 è andata in aspettativa per mandato elettorale di Sindaco di Lamezia Terme, carica nella quale è stata riconfermata per il secondo mandato fino al 2001 quando ha ripreso servizio come giudice presso il Tribunale Penale di Roma.Nel maggio del 2005 ha lasciato il ruolo giudiziario per l’elezione a Consigliere Regionale della Calabria nella lista dei DS ed è stata componente della Giunta Regionale come Assessore alla tutela della salute fino al novembre 2007. Nell’aprile 2008 è stata eletta alla Camera dei Deputati nella lista del PD in Calabria. Elezione riconfermata nel 2013.

Felice Casson ha lasciato la magistratura nel 2005 per candidarsi sindaco di Venezia, perdendo poi al ballottaggio per pochi voti contro il vecchio sindaco Massimo Cacciari. Alle elezioni politiche del 2006 è stato eletto senatore, come indipendente nelle file dei Democratici di sinistra. Poi nelle elezioni del 2008 è stato rieletto senatore per il Partito democratico e nominato vicepresidente dei senatori del Pd.

Tutti e tre i furbetti speravano che la loro richieste, di ritornare a lavorare in magistratura venissero accolte, magari qualcuno dei tre pensava anche di ritornare alle funzioni inquisitorie, probabilmente per aprire qualche indagine farlocca sui “nuovi arrivati” al governo. Ma i loro sogni si sono infranti nel momento dell’insediamento del ministro 5Stelle alla Giustizia Bonafede che ha rigettato clamorosamente le loro richieste. A cominciare dalla Finocchiaro che potrebbe andarsene tranquillamente in pensione e invece insiste a voler ricoprire ruoli prestigiosi da spendere per i suoi intrallazzi, forse ancora non sazia di 30 di magna magna. Stessa cosa per la Lo Moro che negli anni della politica non ha mai brillato né per competenze, né per la lotta all’illegalità, né per il rispetto verso i cittadini. Si è sempre fatta i fatti propri guardando solo e sempre al suo portafoglio e a quello dei suoi amici. E sperava di continuare a farlo magari indossando di nuovo la toga.

Ma Bonafede ha bocciato senza appello tutti e tre, rispedendoli a casa a coltivare l’orto come fanno tanti pensionati italiani.

L’esclusione di tre soggetti di area PD è la conferma che Bonafede intende ripulire il ministero da tutti questi personaggi che lo hanno usato per i loro comodi. E a quanto si sente la storia non finisce qui… a breve clamorose altre sorprese.

Da Iacchite -4 luglio 2018

Lamezia Terme - Notte di paura per una ragazza su corso Nicotera a Lamezia.

La giovane, di nazionalità marocchina, stava passeggiando in centro, quando un suo connazionale, A.C. di 21 anni, ha cominciato a seguirla.

 

 

Il ragazzo, in preda ai fumi dell’alcol, ha tentato un approccio ma di fronte al rifiuto della giovane, prima l’ha strattonata, poi l’ha bloccata, mettendole le mani alla gola e iniziando a palpeggiarla.

Lei ha tentato di divincolarsi ma poi è stata scagliata al suolo dal giovane che ha cominciato a picchiarla selvaggiamente.

Dopo essere stati allertati al 112 da alcuni passanti, i militari dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Lamezia Terme, sono arrivati sul posto cogliendolo in flagrante.

Nel frattempo anche un altro carabiniere che si trovava per caso nelle vicinanze, sentendo la pattuglia sfrecciare si è precipitato sul posto.

Il giovane alla vista dei militari si è scagliato verso i carabinieri aggredendoli violentemente.

I tre militari, quindi, sono riusciti ad immobilizzare l’uomo che è stato arrestato per “violenza sessuale, lesioni personali, violenza e resistenza a pubblico ufficiale” e trasferito nella casa circondariale di Catanzaro.

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