
Redazione TirrenoNews
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Allarme rifiuti, De Luca a M5S:«Chiediamo consigli alla Raggi»
Martedì, 31 Luglio 2018 22:35 Pubblicato in ItaliaDe Luca è sempre più incomprensibile.
Perché chiedere consigli alla Raggi, quale sindaco di Roma, e non a De Magistris, quale sindaco di Napoli.
La foto in basso è di Napoli non di Roma!
Ma ecco cosa scrive De Luca
“«Potremmo chiedere consigli tecnici alla giunta Raggi sui rifiuti, che ne pensa».
Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania, risponde così a Maria Muscarà del Movimento 5 Stelle che ha puntato il dito contro la gestione rifiuti di palazzo Santa Lucia.
La grillina ha spiegato che, dal suo punto di vista, De Luca passerà alla storia per aver «edulcorato» i nomi degli impianti per i rifiuti.
«Non so se passo alla storia - ha ribattuto De Luca - ma io a Salerno ho portato la differenziata al 72%, ho realizzato 21 parchi urbani, bonificato le periferie, realizzato politiche sociali all'avanguardia come sugli asili nido e i servizi alla persona».
«Cittadina Muscarà, De Luca vive tranquillo - ha aggiunto - lei stia serena, non si dia pena». Muscarà mette sotto attacco anche l'impianto di Salerno, parlando delle criticità evidenziate «dall'Anac».
«Quell'impianto - ha spiegato il governatore - ha funzionato per 10 anni, dopo è stato sottoposto a ristrutturazione, lavori che si sono completati un mese fa.
Fatta la verifica, l'impianto è ripartito».
«Vorrei chiarire che i cittadini li rappresento anche io, non lei - ha concluso -.
Su comitati e sotto comitati non mi attribuisca cose che non ho detto, io dico quello che mi suggerisce la mia ragione e sul consenso la informo che sono stato eletto sindaco con il 75% dei consensi dei miei cittadini. Abbia rispetto».
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Praia a Mare. 31 luglio. Una rapina al portavalori di Poste italiane
Martedì, 31 Luglio 2018 21:25 Pubblicato in Alto TirrenoPraia a Mare. Una rapina al portavalori di Poste italiane nel momento in cui avveniva il trasferimento del denaro.
Il colpo avrebbe fruttato circa 90mila euro.
Da quanto si è appreso sarebbero almeno in quattro i rapinatori
che hanno agito con il volto travisato da caschi e con parrucche.
Intorno alle 12.30, avrebbero atteso l'arrivo del portavalori.
Hanno disarmato la guardia giurata e hanno rubato il sacchetto contenente il denaro.
I malviventi erano anche armati di pistola.
I carabinieri hanno avviato subito le indagini.
Per portare a segno il colpo, i malviventi hanno approfittato di un anello debole della catena del trasferimento del denaro contante.
Probabilmente si trattava del denaro in arrivo per il pagamento delle pensioni che avviene nei primi giorni del mese.
I cittadini, all'interno dell'ufficio postale hanno assistito alla rapina e l'evento ha generato molto panico, tanto è vero che c'è stato bisogno dell'intervento dell'ambulanza del 118.
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Amantea. Nuova giunta?. Non ancora. Fumata NERA.
Martedì, 31 Luglio 2018 20:55 Pubblicato in PoliticaStamattina c’è stato un incontro della maggioranza per decidere la nuova Giunta.
Ma sembra che non sia stata raggiunta alcuna intesa.
E non è facile raggiungerla.
Ma ricapitoliamo il tutto.
Concetta Veltri si è dimessa.
Non è dato avere informazioni sulle ragioni che, però, non possono che essere politiche.
Il sindaco, molto acutamente ed intelligentemente, ha dichiarato che non intende accettarle.
Sono dimissioni ben diverse rispetto a quelle di Giusta.
Emma Pati dopo le vicende giudiziarie che l’hanno interessato ed in attesa dell’esito del processo non è più assessora e le sue deleghe sono di competenza del sindaco.
Ma è evidente che deve essere sostituita.
Ma chi dovrebbe sostituire la Veltri e la Pati?
I nomi più accreditati sono quelli di Caterina Ciccia e di Enzo Giacco
Ma evidentemente non è tutto così semplice
Non è facile nominare i nuovi assessori.
Così come non è facile eleggere il Papa.
D’altro canto 750 anni fa, era il 1268, ebbe inizio il conclave più lungo della storia
Durò 3 anni , cioè ben 1006 giorni, e solo nel 1271 fu eletto Gregorio X.
C’erano marcate contrapposizioni tra i cardinali, che non riuscivano a trovare un accordo.
E questa situazione portò il popolo viterbese, esasperato, a segregare inizialmente i cardinali all’interno del Palazzo dei Papi, quindi a ridurre drasticamente il loro vitto.
E visto che i 17 cardinali elettori tergiversavano da un anno, li murarono nell’edificio lasciando solo un varco nel tetto per passare loro pane e acqua e poco altro.
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