PAOLA – 15 lug. - Nella mattinata, il personale del Commissariato P.S. di Paola, ha eseguito una misura cautelare personale, emessa nei confronti di Simona Serina, 51 anni, nata a Milano ma residente di Paola.
Secondo l'accusa avrebbe indotto e favorito la prostituzione di una donna, organizzando incontri di natura sessuale con vari clienti.
La misura restrittiva emessa dalla Procura della Repubblica di Lamezia Terme (CZ) è il risultato di articolate indagini delegate, che ha visto impegnati, oltre che personale del Commissariato P.S. di Paola, personale dell’Arma dei Carabinieri di Rosarno (RC) e del Comando di Polizia Municipale di Lamezia Terme (CZ) che hanno eseguito, contestualmente, altre sette misure cautelari.
Nel corso dell’attività investigativa, svolta dal personale della Polizia di Stato, è emerso che alcune donne, di nazionalità bulgara, tutte abitanti nelle zone di Rosarno e San Ferdinando (RC), svolgevano quotidianamente attività di prostituzione e, con mezzi di trasporto pubblici giungevano in località del lametino e della costa tirrenica cosentina per poi essere accompagnate, da membri locali dell’organizzazione, sulla SS18.
Il comune di Paola ha bandito un pubblico incanto per l’affidamento in concessione del servizio di gestione e vigilanza delle aree destinate a soste tariffate e zone limitrofe me diante Parco metri ed ausiliari del traffico.
Siamo stati invitati a trattarne con particolare riferimento a quegli elementi di dubbia legittimità
Sono emersi diversi elementi che pongono dubbi sulla loro legittimità.
Uno di essi però ci è sembrato immediatamente il più rilevante
Parliamo del punteggio da assegnare per la modalità organizzativa di svolgimento del servizio e nel quale sul totale di 43 puntine vengono disposti 20 per il numero delle unità impiegate. Si legge chiaramente la seguente dizione :” N.B. dovranno essere impiegate almeno 4 unità residenti nel comune di Paola”
A tal punto dobbiamo richiamare il chiarimento fornito dall’Anac, nel parere del 6 giugno 2014 AG 30/14 secondo il quale la clausola del bando che imponga l’obbligo di assumere soggetti disoccupati o in cerca di prima occupazione che risiedano nel Comune è illegittima.
Dispone infatti l’articolo 69 del Codice dei contratti pubblici che“le stazioni appaltanti possono esigere condizioni particolari per l’esecuzione del contratto, purché queste siano compatibili con il diritto comunitario e, tra l’altro, con i principi di parità di trattamento, non discriminazione, trasparenza, proporzionalità, e purché siano precisate nel bando di gara, o nell’invito in caso di procedure senza bando, o nel capitolato d’oneri”.
Con riguardo alla prioritaria assunzione di soggetti disoccupati, l’Autorità ha, in altre occasioni, affermato che l’obbligo di impiegare lavoratori svantaggiati, quale condizione di esecuzione dell’appalto, è conforme al disposto dell’articolo 69 del d.lgs. 163/2006.
Di contro, non risultano conformi al diritto comunitario quelle clausole che contengono al loro interno dei criteri irragionevolmente restrittivi della concorrenza, quali possono essere i criteri localistici (Parere sulla normativa, AG 44/13).
Pertanto, non è possibile imporre l’obbligo di attingere tra i disoccupati residenti nel territorio della stazione appaltante.
Siamo in attesa di verificare se il problema sia stato sollevato in sede di gara.
Guardia Pie montese Un bambino di otto anni, C.R., è morto sta mattina sbat tendo contro una vetrata mentre gioca va a pallone.
Uno dei frammenti della vetrata andata in frantumi lo ha colpito ad una gamba recidendogli l'arteria femorale.
Il fatto è accaduto a Guardia Piemontese.
Il piccolo, secondo quanto emerso dalle indagini dei Carabinieri, stava giocando a pallone sotto la propria abitazione.
Il bimbo è stato soccorso e portato, con l'elisoccorso, nell'ospedale civile Annunziata di Cosenza, dove è deceduto.
La Procura di Paola sta valutando se disporre l’autopsia.