Tra le contestazioni mosse quella di bancarotta fraudolenta con la parte pubblica che risulta parte lesa nel procedimento.
L’inchiesta "Persefone" riferisce alla società mista a capitale pubblico/privato Proserpina Spa che si occupava del servizio di raccolta differenziata e dei rsu nel territorio della provincia di Vibo.
Le risultanze della inchiesta sono emerse oggi con il provvedimento di conclusione degli accertamenti investigativi a carico di 13 persone.
Ecco i nomi tra soci privati amministratori e commissario liquidatore:
- Domenico Antonio Naso
- Francesco Pantano
- Giandomenico Pata
- Giuseppe Betrò
- Giuseppe Ceravolo
- Michele Mirabello
- Marcella De Vita
- Gino Citton
- Ciro Orsi
- Domenico Scuglia
- Michelangelo Petrolo
- Giovanni Vecchio
- Natalina Cricelli
E’ stata preannunciata dal procuratore capo Mario Spagnuolo la trasmissione degli atti alla Dda, quanto meno per conoscenza.
Ne ha parlato il PM Spagnuolo, nel corso della conferenza stampa, presenti il pm Alessandro Pesce, titolare dell'inchiesta, il tenente colonnello della GdF Paolo Valle, il colonnello Michele Di Nunno e il tenente Oscar Olivieri.
L'Ufficio di Procura ipotizza l'ingerenza di soggetti legati alla criminalità organizzata.
Per intanto il Nucleo di Polizia Tributaria di Vibo Valentia ha effettuato il sequestro preventivo emesso dal Gip presso il Tribunale di Vibo Valentia, in accoglimento della richiesta del pm Pesce per concorso in bancarotta fraudolenta preferenziale e documentale commessa nell’ambito della gestione della società.
Secondo l'accusa gli organi societari della società hanno mancato di annotare la clausola del riservato dominio sui certificati di proprietà degli automezzi a favore dell’ufficio del commissario delegato, permettendo così che gli stessi, poco prima della dichiarazione di fallimento della stessa fossero fraudolentemente destinati al socio privato di maggioranza (titolare, a sua volta, di una ditta individuale e socia di un’ulteriore società operante nello stesso settore della raccolta di rifiuti e di proprietà del coniuge).