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Riceviamo e pubblichiamo il comunicato del gruppo consiliare “Insieme per la città”

Gruppo Consiliare “ Insieme per la Città “

I Consiglieri comunali del gruppo “ Insieme per la Città “ : Sante Mazzei, Concetta Veltri, Miriam Bruno, appresa la notizia del dissequestro del porto turistico di Amantea, esprimono la propria soddisfazione per la decisione assunta dal Tribunale del Riesame.

Pur non conoscendo le motivazioni di tale decisione, riteniamo importante che la stessa sia arrivata in maniera cosi tempestiva nel mentre la stagione estiva entra nel suo momento più caldo.

Esprimiamo al tempo stesso la nostra vicinanza ai pescatori, ai lavoratori ed ai diportisti che possono tornare ad utilizzare liberamente l ’importante struttura in questo periodo dell’anno, che costituisce il momento più produttivo della stessa.

Le nostre posizioni già espresse nell’ultimo Consiglio Comunale trovano condivisione nella decisione dell’ organo giudiziario, al tempo stesso ci adopereremo affinchè si possa procedere in maniera spedita alla risoluzione dei rilievi mossi dalla Procura della Repubblica di Paola.

Amantea, 17/07/2014                        Il Gruppo Consiliare      “ Insieme per la Città “

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La san Giorgio della Marina militare è sbarcata a Reggio Calabria con 1.023 migranti soccorsi nei giorni scorsi nel canale di Sicilia.

Un neonato di 20 giorni è stato portato in ospedale per precauzione.

Ospedalizzati anche tre ustionati ed una donna incinta al quarto mese il cui marito è disperso in una delle traversate.

Dieci persone sono state trovate affette da scabbia.

Tra gli oltre mille migranti di varie nazionalità, ben 141 minori e 84 donne.

400 circa i migranti ospitati a Reggio Calabria, divisi fra lo Scatolone, il palazzetto dello sport in zona stadio, e la palestra della scuola Boccioni.

Le famiglie con minori e i minori non accompagnati sono state smistate in case famiglia e centri di accoglienza gestiti da volontari in città e in provincia.

150 i migranti inviati ad Amantea, 250 circa quelli inviati in altre strutture in Calabria e fuori Calabria.

Contrariamente ad alcuni giorni fa i migranti non sono stati presi in carico dalla Protezione civile amanteana , né sono stati alloocati nella palestra della Scuola media di Amantea od in quella della scuola media di Campora SG indicate proprio dal Piano di Protezione civile per questi casi.

Saranno ospiti come negli scorsi anni nella struttura della Ninfa Marina in Via Firenze dove saranno anche rifocillati

Sono tutti giovani ; della stessa età dei precedenti velocemente scomparsi , anzi volatilizzati in pochissime ore, anzi nel corso della notte diretti vero Milano

Ma questi non vengono come gli altri dalla striscia di Gaza e dalla Siria.

E non hanno come i precedenti le tasche piene di soldi. Questi ci sembrano più poveri, trasandati

Non sappiamo se anche loro come i precedenti spariranno in una notte od in un mese; o se, invece, resteranno fino a quando non saranno svolte le pratiche burocratiche

Stando alle prime indicazioni della Polizia che li ha accompagnati da Reggio Calabria ad Amantea e degli autisti dei tre pullman sembra provengano dalla Nigeria, dal Ghana, dal Bangladesh , e da diversi altri posti dell’Africa Sahariana e sub sahariana e dall’Asia .

Hanno i visi stanchi, anzi stravolti. Qualcuno sorride. (Nella foto scende uno degli autisti di un pullman appena arrivato ad Amantea)

Non sanno che intorno a loro si manifestano le prime reazioni.

Non sanno nemmeno che altri loro connazionali già ospitati nella stessa Ninfa marina vivono e lavorano tranquillamente ad Amantea pienamente integrati.

Ma scopriranno tutto in pochi giorni

arrivanoipullmans

profughidentrounpullman

Unautistaedunpoliziotto

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Erano in tanti stamattina ad esprimere il proprio dissenso contro la chiusura del porto.

C’era persino il TG3 che non si vede da tanto tempo nella cittadina tirrenica amanteana

C’era tutta la minoranza consiliare a cominciare da Bruno Miriam, Sante Mazzei, Francesca Menichino, Sergio Ruggiero , Concetta Veltri ( in ordine alfabetico).

Ma c’era anche parte della maggioranza a cominciare dal sindaco Monica Sabatino, ed a seguire l’assessore al porto Gianluca Cannata, gli assessori Emma Pati ed Antonio Rubino, i consiglieri Ciccia Caterina e Giusi Osso.

Tante le Forze dell’ordine. Erano presenti i Carabinieri con a capo il maresciallo Marco Tommasi e la Guardia costiera con a capo il C° 1^ Cl. Np/Ms DE CARIA Fausto. Assenti, invece, i Vigili Urbani.

Folta la rappresentanza dei diportisti.

“Ho comprato la barca e adesso non la posso usare. E non so nemmeno dove metterla” dice uno di loro. Ed un altro fa seguito “ Ho finito le ferie senza poter andare a mare. Chiederò i danni”. Insomma ognuno si pone dalla parte della propria ragione

Presenti tutti i lavoratori della cooperativa che operano nel porto. “Noi non c’entriamo in questa vicenda, ma ne pagheremo le conseguenze. Vi sembra giusto?”

Presenti anche i marinai che senza il porto sarebbero anche loro senza lavoro” I porti vicini non possono ospitarci. Non hanno certo lasciato posti vuoti in attesa che chiudessero il porto di Amantea! Se non possiamo pescare ora come camperanno le nostre famiglie?” .

Insomma anche loro, come i lavoratori nel porto, pagheranno i costi di errori che a loro ed alle loro famiglie non appartengono.

Vorrebbero poter continuare a lavorare anche con un permesso speciale. Diversamente chiedono un aiuto di Stato che li aiuti a sopravvivere .

Due le cose che saltano agli occhi .

La prima è il manifesto mortuario che annuncia la morte per eutanasia del porto. Manca soltanto la frase tipica “ Nel fiore della sua giovinezza….è morto ,,,il porto di Amantea”.

La seconda è la drammaticità dello striscione esposto dai marinai. Uno striscione che espone il loro dramma nella frase : “ Il porto. Il nostro lavoro, la nostra dignità”

Dignitosa anche il commento del sindaco di Amantea Monica Sabatino quando intervistata dal TG3 evidenzia che il problema del pagamento della concessione demaniale può facilmente trovare una soluzione, ma nel mentre segnala il vero ed antico problema del collaudo del porto stesso.

Insomma il mancato collaudo del porto è un problema datato e che risale( almeno) alla sua riapertura da parte della Commissione straordinaria successivamente alla chiusura intervenuta con la operazione Nepetia.

Insomma una sottovalutazione dopo l’altra.

Ora si attende il miracolo quale sarebbe quello di un Tribunale della Libertà che sospendesse gli effetti del sequestro.

Un vero e proprio miracolo visto che nel poto mancano perfino le minime condizioni di sicurezza.

Ora non resta che attendere che domani si pronunci il TdL…

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