
Sono sempre di più le opportunità offerte dalla GDD Fashion Week ai giovani fashion designer emergenti che vogliono mettersi alla prova e confrontarsi su nuove sfide. L’edizione 2021 del contest ha ufficialmente aperto le iscrizioni lo scorso 16 ottobre.
Due le opportunità: una fase Preview e una fase Finale. La prima è composta da 4 appuntamenti che avranno luogo a Roma, nella location post industriale “HANGAR63” tra dicembre e marzo in pieno rispetto delle normative di sicurezza anti Covid-19. I fashion designer potranno presentare una collezione di tre abiti, da loro realizzata e non necessariamente inedita, con la quale potranno assicurarsi un posto nella fase finale del contest. La seconda fase, quella finale, vedrà gli stilisti approcciarsi ad un tema quanto mai attuale e discusso: “NO GENDER”.
Il Fashion System è ormai pronto ad abbattere ogni vincolo e a varcare la soglia di una nuova era: il fenomeno della moda senza connotazioni di genere è ormai globale. Il “no gender” non si limita infatti a trovare un punto di unione tra i due sessi ipotizzando capi indossabili da entrambi, ma si basa sull’idea che le norme, la lingua e le situazioni sociali dovrebbero evitare di utilizzare il genere come principio di differenziazione e quindi di discriminazione. Il nuovo focus è l’individuo che deve potersi vestire come preferisce senza limitazioni imposte dagli stereotipi di genere. «Quando la dignità dell’uomo viene rispettata e i suoi diritti vengono riconosciuti e garantiti - questo il punto di vista della direttrice artistica Viviana Lorelli - fioriscono anche la creatività e l’intraprendenza, così la personalità umana può dispiegare le sue molteplici iniziative a favore del bene comune».
Il contest è indirizzato a stilisti, studenti presso istituti pubblici e privati di design, moda e modellistica, allievi delle università di moda e delle scuole professionali. Possono partecipare, altresì, gli stilisti che abbiano già aperto un proprio atelier da meno di otto anni. Possono partecipare anche gli stilisti con meno di diciotto anni, purché autorizzati dai propri genitori o da chi ne fa le veci. Tutte le informazioni sulla nuova edizione sono disponibili sul sito www.gddfashionweek.it.
Un’edizione stimolante e quanto mai ricca di opportunità. La giuria tecnica, composta da professionisti e rappresentanti della stampa e del mondo della moda, assegnerà una borsa di studio di 2.500,00 euro. È inoltre prevista la possibilità per ogni singolo sponsor dell’evento di assegnare riconoscimenti ai candidati prescelti.
Tutti gli eventi saranno presenziati e seguiti da professionisti del settore quali giornalisti, blogger, influencer, buyer, stilisti affermati e tecnici del mondo della moda con l’unico scopo di offrire agli stilisti sempre maggiori possibilità per mettere in mostra il loro talento.
GDD FASHION WEEK
Direzione artistica – Press office
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Questo è stato il grido di dolore di una bambina di 13 anni. Ha chiesto aiuto alla mamma perché due banditi erano entrati in casa dopo aver rotto i vetri di una finestra, dopo averla legata ad una sedia e messo la casa a soqquadro. Non era vero niente. E’ stata una grossa bugia. La bambina stanca di essere lasciata sola in casa perché i genitori lavorano si è inventato tutto. Non è stata legata, i ladri non hanno rotto i vetri della finestra, non hanno rubato nulla. Ricevuta la telefonata da parte della bambina tutta agitata e sotto shock la mamma si era precipitata in casa avvisando il marito e l’Arma dei Carabinieri. Ha abbracciato la bambina, baciata, coccolata, consolata. Era esattamente quello che voleva, desiderava ardentemente. Desiderava amore, affetto, vicinanza. Quando sono intervenuti i Carabinieri subito si sono accorti che qualcosa non quadrava, hanno incominciato ad avere qualche dubbio sulla rapina. I rapinatori non avevano portato via nulla, la ragazzina non presentava nessun segno ai polsi e alle caviglie, nonostante secondo il suo racconto fosse rimasta legata ad una sedia per più di un’ora. Alla fine, però, tra le lacrime ha dovuto ammettere che si era inventato tutto. Non c’era stata nessuna rapina, non era stata legata ed era stata lei stessa a mettere la casa a soqquadro. Ma perché l’ha fatto? Perché si è inventata questa brutta storia? Era stanca di passare tutti i pomeriggi sola in casa. A causa del Coronavirus era costretta a non vedere nessuno, neppure le sue amichette, le sue compagne di scuola. Sola in casa senza i genitori a guardare la televisione, a chattare sullo smartphone. Non ce l’ha fatta più. Ad un certo punto ha detto basta ai pomeriggi in solitudine, alla televisione, ai giochi tecnologici e ha inscenata la rapina. Con questa ha pensato la bambina convincerò i miei genitori a non lasciarmi più sola in casa. C’è riuscita, però ha commesso un reato. Non è punibile perché la bambina ha solo 13 anni. Ora la cosa più importante è che questa bambina ritrovi la serenità e la spensieratezza dei suoi 13 anni e che i genitori non la lascino a casa mai più da sola.
Sono arrivati i risultati dei tamponi effettuati lo scorso sabato ai migranti in quarantena presso abitazioni private sul nostro territorio.
Ci aspettavamo di peggio, solo 4 nuovi positivi al coronavirus tutti migranti e nessuno che si sia negativizzato, segno, per quanto riguarda i nuovi contagi, che comunque il virus non è molto contagioso e che sta perdendo per via forza e capacità di contagio.
Per loro da domani dovrebbe iniziare il trasloco forzato presso una struttura idonea e confortevole quasi sicuramente nel catanzarese, ancora per la stampa top secret, al fine di negativizzare tutti e comunque di evitare ulteriori nuovi contagi.
Scende anche se di poco il numero dei nuovi contagi in Calabria, dove si contano 48 nuovi positivi.
Il maggior numero di casi ancora una volta nel reggino mentre in provincia di Cosenza si contano 9 contagi, 5 di questi in un nuovo focolaio a Celico.
Analizzando i dati e i numeri sul contagio in Calabria, compresi i residenti e le persone da fuori regione, sono 798 le persone positive al virus, 25 in più rispetto a ieri.
Le vittime totali sono 104 mentre nelle ultime 24 ore si registrano 19 guariti in più che porta il totale delle persone che hanno sconfitto la malattia a 1.486.
Stabile da ieri il numero di persone ricoverate in ospedale: sono 43 in totale.
Di queste 18 sono a Catanzaro (di cui uno in terapia intensiva), 10 all’Annunziata di Cosenza e 15 al GOM di Reggio Calabria e 2 allo Jazzolino di Vibo Valentia.
Infine sono 755 le persone positive al Covid-19 in isolamento domiciliare con sintomi lievi o asintomatiche, 25 in più rispetto a ieri.
Dall’ultima rilevazione, le persone che si sono registrate sul portale della Regione Calabria per comunicare la loro presenza sul territorio regionale sono in totale 789.