
Redazione TirrenoNews
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Crotone. Rivolta dei migranti al Centro di Sant'Anna. Spranghe e sassi sui poliziotti
Martedì, 18 Giugno 2013 17:06 Pubblicato in CrotoneIl centro Sant’Anna di isola Capo Rizzuto è un CIE, cioè un Centro di identificazione ed espulsione. Nel centro sono ospitati emigranti che dovranno essere identificati ed espulsi coattivamente .
Oggi un gruppo di immigrati ha dato luogo ad una intensa protesta
Ed ha aggredito i poliziotto intervenuti a colpi di spranga e con nutrito lancio di sassi
Non è la prima volta che nel Cie avvengono violenti proteste
Gli immigrati protestano per la vita all’interno del centro
Solo all’alba di oggi 18 giugno 2013, le forze dell’ordine, intervenute sono riuscite a riportare la calma
Numerosi poliziotti però sono stati feriti. Alcuni sono stati trasportati in ospedale. Altri sono stati medicati nella infermeria del centro
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« Libertà, libertà», «Freedom, freedom», e gli immigrati fuggono.
Martedì, 18 Giugno 2013 13:53 Pubblicato in Reggio CalabriaStanno arrivando a migliaia, in fuga dai propri paesi. Non vengono più solo dalla Libia, ma anche dall’Egitto e dalla Siria.
E non ci stanno ad aspettare non si sa bene che cosa chiusi in una scuola adattata alla bisogna, senza un destino certo, senza speranze.
Ed allora così come sono fuggiti dai loro paesi fuggono anche da questo nuovo “recinto”.
Siamo a Roccella Ionica dove ci sono circa 150 immigrati di nazionalità siriana ed egiziana sbarcati sabato scorso.
Si sono sparsi per le vie della cittadina e molti si sono diretti verso la stazione ferroviaria gridando «freedom, freedom» (libertà, libertà).
Ma subito sono scattate le ricerche e gli emigranti sono stati riportati nei locali di accoglienza
Per ora la situazione sembra sotto controllo. Ma per quanto?
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Vibo Valentia, 19enne marocchino annega in mare
Martedì, 18 Giugno 2013 12:13 Pubblicato in Vibo ValentiaArriva il caldo. Cominciano i bagni. Ed ecco il primi annegamenti.
Probabilmente una congestione la causa del decesso di un giovane marocchino di 19 anni Abdul Abderham.
Il giovane lavorava in un albergo di Vibo
Alcuni bagnanti vedono il corpo del giovane galleggiare e danno l’allarme
Il fatto è avvenuto nello specchio di mare davanti alla caserma dei pompieri
Arrivano i Vigili del Fuoco, la Guardia Costiera ed il 118.
Il corpo del giovane viene tirato a terra e coperto da un lenzuolo.
Resta lì alcune ore in attesa del medico legale che deve stabilire le cause del decesso( come e le cause del decesso le stabilisse sulla spiaggia).
Giornali e televisioni però contestano che i presenti abbiano continuato a fare il bagno come se nulla fosse.
In questi casi cosa deve fare un cittadino per non essere giudicato negativamente?
Chiudere l’ombrellone raccogliere il tutto ed andare via?
O semplicemente raccogliere tutto e spostarsi più in là, dove la gente non ha nemmeno saputo del fatto?. ( Ma informandosi , informerebbe e dovrebbe ancora spostarsi?)
Semplicemente raccogliere il tutto e spostarsi più in là ad una distanza acconcia? Già ma quale è la distanza acconcia?
O forse sarebbe bastato raccogliersi in preghiera sotto l’ombrellone recitando qualche preghiera per il giovane marocchino?
Difficile rispondere. Ai giornali ed alle TV una sola domanda. Come mai nessuno di loro si è perché per far giungere un medico legale dalla stessa Vibo ci sono volute ore? E come mai il giovane è stato lasciato lì sulla spiaggia per ore?.Non è che come al solito si è guardato il dito e non la luna?
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