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scuolabus-3-3-2Cavallo: «Partiamo in sicurezza». Lockdown, saranno rimborsati i mesi di sospensione del servizio  

CROSIA (Cs) – Venerdì, 11 Settembre 2020 – Sono aperte le iscrizioni al servizio di trasporto scolastico 2020/2021. Le famiglie potranno presentare domanda entro il prossimo 18 settembre. Nuove e scrupolose regole per gli spostamenti a bordo degli scuolabus che saranno adeguati alle normative anti-covid. A bordo saranno presenti dispenser per l’igienizzazione delle mani e sarà obbligatorio l’utilizzo delle mascherine di protezione.

Tutti i dettagli per usufruire del servizio sono contenuti nell’avviso pubblico redatto dall’ufficio pubblica istruzione comunale, guidato dal vicesindaco Gemma Cavallo.

«Partiamo subito con il servizio scuolabus – precisa Cavallo – perché riteniamo sia importante dare un segnale di ritorno alla normalità ai bambini e anche alle famiglie. Certo, sarà un ritorno alla normalità graduale. Per il momento, infatti, sarà consentito il trasporto per gli studenti delle scuole primarie e per gli asili. Non sarà possibile, almeno per ora, accompagnare i ragazzi delle scuole secondarie di primo grado. E questo perché gli orari delle corse, studiate mettendole in sincrono con gli orari di inizio attività della maggior parte degli istituti cittadini, non coincidono con l’avvio delle lezioni delle medie. Ma è un problema che cercheremo di superare a breve anche con la preziosa collaborazione della dirigenza scolastica. C’è da evidenziare, inoltre, che essendo un servizio a numero chiuso e ridotto, causa le disposizioni anti-covid, saranno valutate le domande in ordine cronologico di arrivo. Ecco perché il ticket annuale dovrà essere versato solo una volta ricevuto il visto da parte degli uffici comunali. A proposito di ticket – aggiunge il Vicesindaco – così come da impegno assunto con i cittadini, il Comune ha pianificato già il rimborso di euro 30 a famiglia per l’interruzione del servizio scuolabus avvenuto nello scorso anno scolastico a causa del lockdown».

Le famiglie interessate ad usufruire del servizio di trasporto scolastico potranno presentare la richiesta direttamente al protocollo dell’Ente. Dovrà essere redatta su apposito modello, disponibile presso l’Ufficio Pubblica Istruzione, entro e non oltre il prossimo venerdì 18 settembre 2020. Alla domanda dovrà essere allegata fotocopia di un documento di riconoscimento in corso di validità, del genitore richiedente o di chi ne fa le veci.

Non è tacita l’iscrizione per gli alunni che hanno usufruito del servizio nell’anno scolastico 2019/20. La mancata iscrizione al servizio, infatti, non consente l’utilizzo degli scuolabus. La quota annuale di contribuzione è così determinata: per un solo figlio Euro 80, per due o più figli Euro 120.

A tutela degli alunni, verranno posti all’interno degli scuolabus dei dispenser di prodotti igienizzanti.

Gli alunni trasportati indosseranno la mascherina per la protezione del naso e della bocca. Tale disposizione non si applica agli alunni di età inferiore ai sei anni, nonché agli studenti con forme di disabilità non compatibili con l’uso continuativo dei dispositivi di protezione delle vie aeree.

©Ufficio stampa e comunicazione istituzionale

Pubblicato in Calabria


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La nostra redazione è in stretto contatto con i medici del USCA di San lucido, oltre che con i funzionari dell'Igiene Pubblica di Amantea, in merito all'attuale situazione presente nel nostro comune relativa al Covid 19.

Complessivamente dall'inizio della nuova vicenda legata al CAS "Ninfa Marina" di Amantea siamo arrivati ad oltre 250 tamponi effettuati sul nostro territorio.

Questa mattina sono stati effettuati 60 tamponi in varie attività commerciali ed agricole sul nostro territorio, ove i residenti del centro di accoglienza hanno prestato direttamente o indirettamente la loro attività lavorativa.

Per fine settimana ulteriori 40 tamponi verranno effettuati a completamento dello screening sulle attività agricole/commerciali da parte del USCA di San Lucido.

Tutto ciò previsto da parte dei medici sanitari nella attività di controllo e monitoraggio al contenimento della propagazione del virus in città, e infine, non per ultimo, inteso a  tranquillizzare la popolazione del comprensorio di Amantea.

Inoltre il centro d'Igiene Pubblica di Amantea ha stretto una collaborazione fattiva con il Funzionario responsabile dell'ufficio Anagrafe del Comune di Amantea, in merito alla presenza di extracomunitari in appartamenti privati nella nostra città, che verranno anche essi sottoposti a tampone nei prossimi giorni.

I numeri delle attività di screening svolte da parte dell'USCA e dei positivi è un numero importante nel Comune di Amantea, che desta forte preoccupazione all'intero hinterland del comprensorio del Comune di Amantea.

Tuttavia c'è da mettere sul piatto della bilancia che, da fonti autorevoli ci fanno sapere che, la carica batterica presente nei soggetti positivi al coronavirus non è come quella di inizio anno, ne è dimostrazione che molti familiari delle persone che hanno contratto il coronavirus sono risultate negative ai precedenti tamponi.

I medici sanitari comunque tengono a tranquillizzare la popolazione, informandoci che si sono adottate tutte le misure tecniche per arginare e contenere le positività all'interno del territorio.

Al momento, Amantea, ha solo un cittadino del Comune di Amantea, positivo al coronavirus, più un numero di 32 persone del centro CAS "Ninfa Marina" positive al covid 19.

Questi attualmente sono i numeri ufficiali in mano alle autorità sanitarie, vi aggiorneremo di volta in volta non appena avremo coscienza di altre novità.

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Amantea 4.9.2020

 

Per la Città di Amantea ieri è stata, nuovamente, una giornata molto pesante, chiusa la sera prima con una leggera protesta di alcuni cittadini residenti, in merito alle preoccupazioni, tutte ampiamente giustificate, sulla gestione dei positivi del centro CAS di via Firenze, aperta, l'indomani ovvero ieri, con l’arrivo di tutte le Forze dell’Ordine e l’arrivo anche delle Forze Armate.

 

La mattinata, inoltre, di ieri è stata una carrellata di media televisivi e Forze dell’Ordine, in mezzo alla quale i poveri migranti, ripresi in una protesta dipesa fondamentalmente dalla mancanza di informazioni relativa alla loro situazione, hanno cercato di comprendere e farsi comprendere, inutilmente.

 

Oggi la situazione continua ad essere confusa, stamattina sono arrivati tutti i dispositivi di quarantena per gli ospiti del Centro migranti emessi, in ampio ritardo dal Comune di Amantea, in mezzo al quale la struttura del Centro Migranti di via Firenze, con tanto di operai e ditte al lavoro, in fretta costruisce ed assembla separatori in muratura e ferro, simili a lagher tedeschi.

 

In tutto questo si capisce che nessun migrante verrà trasferito, ne ora ne in futuro, ne positivo ne in quarantena, perché non conviene a nessuno di coloro che hanno potere decisionale, ne tanto meno conviene spostarli dove potrebbero, a loro parere, creare maggiori problemi.

 

Vorremmo proporvi una riflessione sulla vicenda dei 26 positivi al Covid, almeno per ora questi sono i numeri, nel centro accoglienza di via Firenze.

  1. Ogni simile struttura necessita di un accredimento per poter ospitare i cosiddetti migranti;
  2. L’accreditamento viene rilasciato dalla Prefettura competente dopo accurata visita ispettiva di un nucleo tecnico di valutazione.

Nucleo che, ovviamente, racchiude diverse competenze specialistiche. 

 

Ciò, si premette, perché l’atto di accreditamento è la vera “chiave di volta” sul da farsi.

Ora, acclarato che su 97 ospiti un quarto di loro risulta positivo, ovvero ben 26, questa struttura può continuati a mantenere lo status di “struttura accreditata”? 

 

Ecco, credo che chi ha accreditato ha l’obbligo di rimandare nuovamente il nucleo di valutazione per dare risposta a questa semplice domanda:

I 26 soggetti positivi possono all'interno della struttura essere separati dai restanti 75 al fine di evitare ulteriori ed inevitabili contagi? 

Se ciò non è possibile, così come crediamo non sia possibile, allora è bene che venga sospesa con immediatezza la certificazione di accredito con contestuale spostamento di tutti i soggetti ivi allocati.

 

Poi, si proceda alla sanificazione della intera struttura con l’esecuzione delle opere ritenute fondamentali e solo dopo si potrà riaccreditare la struttura e ricollocarci gli ospiti.

Mi pare invece che di tutto ciò, che è di una semplicità disarmante, non vi sia traccia alcuna. 

Il rischio concreto, se non si procede con tutte le precauzioni del caso, è di avere nel bel centro della città un vero e proprio focolaio con 97 positivi.

 

Sarebbe davvero un errore madornale che le Autorità competenti non possono permettersi.

Ne va della salute di una intera comunità. 

Si lavori con coscienza e con generosità per salvaguardare tutti.

 

Questo è il nostro auspicio.

 

 

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Sono 25 migranti, tra cui due minori, e un operatore del Centro CAS “Ninfa Marina” di Amantea i positivi al Coronavirus CoVid19.

 

Questo è il risultato finale dello screening posto dall’U.S.C.A. di San Lucido che ha effettuato il test lo scorso Lunedi.

 

La popolazione è abbastanza preoccupata dalla notizia, pochissimi coloro che hanno occupato la statale 18, molti stanno attendendo le decisioni da parte della prefettura di Cosenza, che sono arrivate in redazione pochi minuti fa.

 

Sostanzialmente nulla di che, nessuna zona rossa, solo un maggiore e costante controllo del Centro di Accoglienza, con una meticolosa separazione degli ospiti attraverso un isolamento all’interno della struttura.

 

In un ottica di rafforzamento della vigilanza ai CAS, il Comitato Provinciale Ordine e Sicurezza ha deciso l’impiego di unità delle Forze Armate, queste ultime utilizzate in servizi antimovida a Diamante, che arriveranno su Amantea nelle prossime 48 ore.

 

Avevamo scritto profeticamente, a mò di battuta, in un articolo precedente, che ad Amantea i Militari sarebbero arrivati a Settembre, e cosi è stato.

 

 

In tutta onestà, crediamo sia al momento la cosà più corretta da fare.

Ci auguriamo in un futuro imminente che il centro di accoglienza venga almeno spostato al di fuori del centro abitato,  a tutela delle numerose famiglie che abitano nel circondario.

 

 

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Tanto tuonò che piovve.

 

E’ Appena arrivata la notizia ufficiale in redazione che nel centro di Accoglienza migranti “Ninfa Marina” di Amantea vi sono 25 positivi.

 

E’ il risultato, al momento parziale, ma quanto mai preoccupante, dei 97 tamponi effettuati lo scorso Lunedi nel centro CAS di via Firenze dall’USCA di competenza, guidata dalla dottoressa Benavoli.

 

E’ notizia di pochi minuti fa che presso la Prefettura di Cosenza è in corso una Riunione del Comitato Provinciale per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica, sicuramente il Centro di Accoglienza “Ninfa Marina" sarà dichiarato zona rossa, probabilmente anche ad Amantea ci sarà un forte ristringimento da parte delle Forze dell’Ordine delle libertà individuali.

A presto nuovi aggiornamenti.

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Incessante la ricerca da parte delle autorità di Pubblica Sicurezza del cittadino Nigeriano, residente presso il centro CAS di Amantea, in stato di quarantena, positivo al coronavirus, uscito dal medesimo nella mattinata di oggi e mai tornato.

 

Dalle informazioni ricevute, da ben informati, si tratta di un ragazzo Nigeriano poco più che ventenne dal carattere introverso ma non violento, magari la notorietà della positività, dato la giovane età, ha scatenato in lui una “fujitina” improvvisa, speriamo venga al più presto ritrovato e posto in stretta sorveglianza e con le cure mediche del caso.

 

Intanto la USCA di competenza, ovvero la Unità Speciale di Continuità Assistenziale, alla guida della quale nella nostra zona vi è la dottoressa Benavoli, ha effettuato, completandola stasera, lo screaning di circa 100 test, per sospetto SARS CoV 2 nel centro di Accoglienza CAS “Ninfa Marina” di Amantea.

 

Nei prossimi giorni, magari già domani, avremo dei risultati definitivi, così da avere un quadro certo della problematica nel centro, anche se è da oggettivamente stabilire dove e come i poveri migranti, da più anni residenti in città, abbiamo contratto il Coronavirus.

 

Ci hanno comunque rassicurato, i medici del Igiene Pubblica di Amantea, che attualmente la carica batterica presente in città sia dei migranti che del giovane ragazzo amanteano è molto bassa, quindi difficilmente contagiosa.

 

Ci corre l’obbligo di tenervi sempre aggiornati in merito per ogni eventuale nuova informazione.

La redazione

 

 

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Dodici positivi nella provincia di Cosenza, uno di loro a Praia a Mare e un altro ad Amantea.

 

Si tratta di due calabresi, un giovane del 1996 quello di Amantea e una ragazza del 1982 quello di Praia a Mare.

 

In poche ore sono state attivate le misure di sicurezza per mettere in quarantena chi è entrato in contatto con le due persone risultate positive, in primis le loro famiglie.

 

I tamponi sono stati effettuati nella giornata di ieri e comunicati, agli stessi ed alle forze dell’ordine in mattinata. 

 

Dalle informazioni avute in redazione al momento è tutto sotto controllo, sono stati emessi ad Amantea tre diverse ordinanze di quarantena per il ragazzo ed per i suoi familiari.

 

Il ragazzo originario è di Amantea, ma domiciliato fuori regione, pare comunque sia tornato da una vacanza in Sardegna.

 

La redazione augura al ragazzo una pronta guarigione.

 

 

 

 

 

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gigiLa natura non si cura degli esseri umani. Può sembrare esageratamente duro, ma a rigor di logica, la natura non si preoccupa di nessuno e di niente, tranne veicolare i geni alle generazioni future. Questa conoscenza l’uomo ce l’ha, avendo studiato qualcosa sull’evoluzionismo.
È stato il grande risultato di Charles Darwin a spiegare l'adattamento degli organismi senza fare ricorso a strani disegni divini o all'idealismo mistico. L'evoluzione darwiniana è vera (corroborata da una infinità di prove). Basta pensare al falco della tarantola, una vespa gigante che caccia le tarantole come riserva di cibo per le sue larve. La vespa paralizza una tarantola con il suo potente pungiglione e depone un uovo sul corpo paralizzato del ragno. Quando la larva di vespa si schiude, si nutre lentamente della tarantola ancora viva, evitando anche accuratamente di consumare gli organi vitali funzionanti, per garantire una freschezza prolungata. Nemmeno gli scrittori di Hollywood più creativi riuscirebbero a raccontare storie così fantastiche, eppure è il pane quotidiano della biologia.
Molte persone religiose vedono qualcosa di benevolo nella natura, o almeno vedono uno scopo vagamente compreso nell'interazione della biologia. Ma c'è qualcosa di ancora più profondo dell'ottimismo religioso. Esiste una concezione più ampia della natura, condivisa da monoteisti, politeisti, animisti indigeni ed ora anche politici e amministratori politici. È la visione di chi ama inventare favole in natura, o formare miti.  È l'istinto universale di trovare (o progettare) una trama in natura. Un modello o prospettiva mitopoietica vede il mondo principalmente come una storia drammatica di intenzioni personali concorrenti, piuttosto che un sistema di leggi oggettive e impersonali. È una visione del mondo prescientifica, ma ancora viva e vegeta nella mente contemporanea.
Il presidente americano Donald Trump, ad esempio, ha descritto il coronavirus come il nostro grande nemico in una "guerra a tutto campo", dicendo: "Il virus non avrà nessuna possibilità di vittoria contro di noi" e poche settimane dopo, "Vinceremo questa guerra!" Ma da sempre, le guerre vengono combattute contro altri esseri umani. Uomini contro altri uomini. Il coronavirus è come ogni altro virus o patogeno, e non significa che vuole distruggere l’umanità. Vuole solo riprodursi. Dopo Darwin vediamo che la natura può essere orribile, ma non malvagia (né buona). Quando il signor Trump incornicia moralmente la diffusione del corona- virus lo fa in modo mitopoietico, e lo comprendiamo chiaramente perché anche noi applichiamo la cornice mitopoietica facilmente e naturalmente senza porci troppe domande.
Se dobbiamo inquadrare tutto questo in termini politici, la sinistra è mitopoietica quanto la destra. Ultimamente molti commentatori liberali hanno fatto del moralismo sulla base di un costrutto della nostra invasione della natura incontaminata e l’hanno interpretata come una punizione della natura. La sinistra, proponendo una tragedia mitopoietica della superbia, suggerisce che ce la siamo “cercata”. Papa Francesco, semplicisticamente, ha suggerito che le pandemie potrebbero essere una rappresaglia della natura per l'abuso ambientale da parte dell'uomo. "Non so se queste siano la vendetta della natura", ha detto, "ma sono certamente le risposte della natura".

Gigino A. Pellegrini & G el Tarik 

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usca

Oggi possiamo tirare un bel sospiro di sollievo visto che l’USCA di competenza, nel nostro caso quella di San Lucido, ovvero Unità speciali di continuità assistenziale, ha appena comunicato ufficialmente, ai diretti interessati, l’esito dei tamponi nasofaringei per la ricerca del Covid-19 effettuati ad una trentina di persone Giovedi scorso, risultato per tutti negativo.

 

 

Quindi al momento Amantea risulta essere Covid 19 free.

 

Le Usca sono state pensate per essere il braccio operativo dei medici di famiglia durante l’emergenza covid.

Ma in Calabria le USCA, sono molto macchinose, difficile capire il loro funzionamento e la loro burocrazia, sicuramente il periodo è quanto mai da bollino rosso anche per loro, ma una maggiore collaborazione fra le figure apicali della sanità sarebbe auspicabile e necessaria.

 

Sono mesi davvero particolari e difficili, le nostre citta rivierasche sono letteralmente presse d’assalto una folla di gente proveniente da diversi luoghi nazionale ed internazionali, folle di gente che non si vedeva da molti anni, tutto questo crea in tutti noi un campanello d'allarme.

 

Si vivono momenti di grande tensione e preoccupazione, non è semplice per chi opera in questo periodo, tra strutture recettive e chi offre servizi.

Speriamo di passare indenne questo periodo e di iniziare l’autunno con maggiore serenità.

 

 

Pubblicato in Primo Piano

la-torrettaIl contagio comunicato dal sindaco del piccolo centro. Avviati ulteriori controlli sui contatti più stretti

Un caso di coronavirus è stato registrato nelle scorse ore a Fiumefreddo Bruzio, nel Cosentino. Lo comunica il sindaco, Fortunato Rosario Barone, attraverso una nota stampa: «Le notizie pervenutami, riguardanti alcuni turisti presenti nel nostro comprensorio – spiega il primo cittadino – danno contezza dell’esito positivo di un tampone e di talune situazione a rischio ma sotto stretto controllo».

Inoltre l'amministratore, nel tranquillizzare la comunità, evidenzia: «Tutte le persone sono state poste in quarantena e sono state avviate le procedure per ulteriori controlli».

fonte notizia

Aggiornamento in corso

Pubblicato in Cronaca
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