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Un consiglio comunale “vero” come l’ultimo svoltosi ad Amantea ed alla presenza del sindaco Tonnara è spesso una fonte di importanti notizie sulla città.

Notizie che, diversamente, né l’amministrazione partecipa, né gli assessori anticipano, né la stampa diffonde

Sono due notizie delle quali l’assessore Mazzei ha dato anticipazione a margine della discussione sulla impossibilità di mandare in esecuzione la scogliera di Coreca ( Amantea. L’impossibile difesa di Coreca. Come il ripascimento?)

La prima notizia è quella che a breve si realizzeranno le opere per permettere il soccorso del 118 ad eventuale ammalato abitante nel centro storico. Purtroppo da anni è impossibile usare una barella per trasportare un ammalato fino al parcheggio della stradella che serve il centro storico cittadino ( a proposito l’ennesimo esempio di progettualità infelici ma che vengono comunque approvate e pagate!!!!).

La seconda è che si porrà mano 8 sia pure con carattere di parzialità ad interventi di manutenzione dei muri di Via Indipendenza che mostrano abbondanti segni di abbandono se non di possibile crollo. Anche in questo caso era ora visto che sono quasi NOVANT’ANNI che la strada è stata realizzata e peraltro spesso usando pietrame di ogni tipo , anche proveniente da vecchie abitazioni demolite.

Plaudiamo alle entrambi le iniziative che finalmente muovono nella direzione delle “piccole” opere da basso costi e grande utilità ed importanza.

Ce ne sono altre, ma intanto va bene così.

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Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato dell’associazione L’Incontro di Amantea:

“La rivoluzione di Grillo è arrivata anche ad Amantea ed ha lasciato il segno. Un bellissimo segno. Zorro lasciava la sua “Z”, Grillo la sua “5S”.

Non ci sono teste tagliate solo perché non c’erano elezioni comunali, ma siamo curiosi di sapere cosa sarebbe successo se contemporaneamente ci fossero state le elezioni comunali, quelle provinciali, quelle regionali.

Si vedono in giro però molte “teste coronate” perplesse che si interrogano da dove sia venuto questo vento che con incredibile energia ha liberato il cielo dalle nuvole grigie che ormai stagnavano da tempo su Amantea ( e sull’Italia)portando una buona aria, un’aria pulita e respirabile.

Ad Amantea il movimento 5Stelle ha surclassato tutte le altre compagini politiche ed i loro antichi vezzi istituzionali risultando il PRIMO partito, sia alla Camera che al Senato.

Anche la politica comunale si interroga su come sia nato questo tsunami che ha spazzato gran parte della costa da quanto la occupava mettendo a nudo parte delle vergogne che la coprivano.

Forse ora i politici di professione manderanno “Rocco Cima” a pulire dai resti di quelle costruzioni abusive che erano state realizzate approfittando di un popolo che non parlava?

E basterà? Crede davvero la vecchia, desueta politica amanteana di poter continuare in questo modo? Senza assumere scelte corrette e funzionali agli interessi del paese e della sua gente? Ha creduto davvero di poter addormentare il popolo, si è illusa davvero che il silenzio degli amanteani fosse una resa, non si era accorto che invece il popolo aspettava l’onda di piena?.

E l’onda di piena è arrivata, anzi, un’onda tsunamica che deve portarsi via con sè ingiustizia, disonestà, immoralità , becero perbenismo, disparità, diseguaglianze

Il disperato bisogno di giustizia , di onesta, di correttezza, di etica, noi dell’Incontro lo avevamo già avvertito, quando tanti amici si rivolgevano a noi per avere voce.

Oggi gli amanteani stanno gridando con il loro voto la propria forte rabbia contro le prepotenze e le in giustizie, contro la mal’amministrazione, contro la città che muore, contro le super tasse, contro i photored per far soldi.

Una voce potente e che ci auguriamo continui a gridare ma anche a costruire il nuovo, a dare un nuovo volto a questa nostra amata Amantea, a liberarla da chi la ha occupato piantando le proprie tende ma senza dare nulla al popolo se non i resti delle loro cene.

Una voce che deve continuare a restare forte e libera e che deve denunciare quello e quanto non va, deve indicare le linee di cambiamento, deve proporre uomini nuovi, idee nuove, per una nuova città.

Auguri agli amanteani che possano diventare artefici della nuova Amantea.

L’Incontro è su questa linea

Amantea 26.2.2013                                                               Il Presidente Luigi Rubino”

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Ieri il pubblico presente nella sala consiliare era costituito da 4( QUATTRO) cittadini( oltre, ovviamente, l’addetto stampa del comune di Amantea). E stamattina mi sono sentito dire “Ma che ci vai a fare, tu, una persona intelligente, in Consiglio? “. Ovviamente non ho risposto come avrei voluto, temendo, poi, di offendere il mio interlocutore, gli ho solo detto : “Vai sul sito e scoprirai che già non si sa granchè del nostro paese, ma se nemmeno frequenti il Consiglio certamente ne saprai ancora meno. E magari leggerai ciò che i giornali ed i blog scrivono per interposta persona ”.

Ciò posto cominciamo con il tema più importante trattato dal pubblico consesso cittadino a seguito della sollecitazione della minoranza. La spiaggia di Coreca ormai inesistente( foto del 19 febbraio)

Attenta la risposta del Sindaco Tonnara, risposta che sostanzialmente può essere espressa dalla drammatica affermazione che la pur importante opera non può essere realizzata per via del patto di stabilita che sarebbe infranto se si dovesse assumere il mutuo di 900 mila euro pur se garantito dalla regione.

La soluzione, quindi, si avrà solo e se lo Stato allenterà questa condizione capestro che limita i comuni nei loro investimenti.

In sostanza la regione garantisce i ratei del mutuo di 900 mila euro che il comune dovrebbe assumere per realizzare l’opera, un’opera quindi che non graverebbe sul bilancio dell’ente, ma irrealizzabile per il vincolo del patto di stabilità

La minoranza ha allora chiesto di impiegare quota del mutuo già assunto dal comune per il lungomare ( pari a 2,5 milioni) , ma, a parte il fatto che l’ente ritiene tale opera indispensabile, il problema del patto di stabilità non sarebbe risolto.

Comunque sia, il Sindaco Tonnara ha ricordato l’impegno assunto lo scorso anno con gli abitanti di Coreca e le associazioni ambientaliste per la tutela ambientale del luogo dall’oltraggio costituito da una scogliera emergente.

Da qui la necessità di una scogliera soffolta ma, nel contento, la necessità della valutazione tecnica della validità di siffatta opera. Si ritiene cioè necessario eseguire studi specialistici, tra cui le prove tecniche in vasca, per verificare se la scogliera ipotizzata sarà efficace e permetterà il ripascimento della spiaggia di Coreca o se potrà creare altri danni.

Troppo grave la ferita della SS18 a sud del porto, e che in tanto ascrivono proprio a questa opera, per poter sottovalutare il rischio. Se davvero qualcuno citerà il comune per tale opera ed il tribunale dovesse dare ragione alla parte saremmo al dissesto.

Il sindaco ha ricordato che lo studio costa tra 200 e 250 mila euro( le sole prove in vasca costano tra 170 e 180 mila euro)

Intanto, qualcuno si chiede se davvero le prove in vasca servano a qualcosa.

Non è forse vero che le prove erano state effettuate anche per il porto? Ed allora, a cosa sono servite?

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