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Seguendo il filone di incontri con la comunità amanteana, in primis con quella lontana dai centri di potere, quella di fatto dimenticata, quella che non ha voce sufficiente per farsi sentire, nei suoi bisogni, nelle sue necessità, il Circolo PD di Amantea ha incontrato gli abitanti della popolosa frazione Gallo di Amantea, ai quali si sono uniti gli abitanti della medesima località ma chedipendono dal comune di San Pietro in Amantea.

L’incontro si è svolto nel frantoio Magnone ed allo stesso hanno partecipato, oltre a diversi iscritti del circolo PD , moltissimi residenti nel borgo rurale. Ha preso la parola il segretario Salvatore Pirillo che ha spiegato la scelta del Partito Democratico di non attendere più la voce degli iscritti e degli amanteani, ma di incontrarli lì dove operano e vivono in quello che è una ferma volontà di dare attenzione alle esigenze della popolazione che non ottiene il giusto interesse da parte dell’amministrazione comunale e, di conseguenza, tantomeno da parte dell’ente provincia e dell’ente Regione.

Ha di seguito preso la parola il consigliere di minoranza Antonio Rubino il quale ha garantito una ancor più maggiore considerazione in termini di stimolo alla soluzione dei problemi della borgata da parte delle pubblica amministrazione.

In questa ottica i numerosi e ripetuti interventi dei naturali della borgata i quali hanno parlato dei problemi della zona e delle necessità dei suoi abitanti .

E’ emerso che le strade versano in condizioni così pietose da rendere problematico il servizio scuolabus ed il soccorso del 118: è stato raccontato che recentemente un marito ha dovuto prendere in braccio la moglie e portarla verso l’autoambulanza che non poteva arrivare fino alla loro abitazione.

E’ emerso che la intera borgata ha l’acqua potabile solo grazie al comune di San Pietro in Amantea, per quanto talora insufficiente e la assurdità che una zona ricchissima di acqua che deve essere servita dalla Sorical. Sono 30 anni che il Comune di Amantea disattende l’impegno di realizzare un pozzo artesiano indispensabile alle esigenze della borgata.

Il terzo problema è certamente la rete fognante che appare essere stata realizzata senza opportuna preventiva progettualità intercomunale. In tale servizio sono state denunciate tante insufficienze progettuali.

Due ore di dibattito, di discussione, durante i quali sono sorti diversi altri problemi minori e che si sono concluse con precisi impegni assunti dal circolo del PD quali un prossimo incontro più tecnico al quale sarà chiesta la partecipazione del Comune di San Pietro in Amantea.

Un incontro di intensa democrazia partecipata che ha indotto uno dei partecipanti ad affermare: “Grazie, è da 35 anni che noi di Gallo non partecipavamo più ad un incontro con la politica ma per parlare dei nostri problemi”. Una dichiarazione che riempie di orgoglio e che ci induce a continuare su questa strada.

La prossima riunione aperta si terrà in località Colongi venerdì 19 aprile alle ore 19.

Salvatore Pirillo

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“Si avvicina l’estate, ma ad Amantea non si parla di nessun tipo di servizio (informatico?) da erogare al turista o al cosiddetto “bagnante” che viene ad estivare e a trascorre del tempo nella nostra cittadina. Vivendo in una società multimediale e tecnologica è indispensabile considerare che in media una famiglia su due, sia in possesso di portatile, palmare, smartphone o telefonino, strumenti con i quali è possibile accedere a reti wireless per la connessione ad internet. Oggi più che mai un Ente locale ha l’obbligo di dotarsi di infrastrutture tecnologiche capaci di coprire un’intera area, dove l’utente (turista) sia capace di accedere alle informazioni multimediali della città, con visualizzazione di video, percorsi culturali e commerciali guidati, download di “App” da realizzare per pubblicizzare la fiera di ottobre, la notte bianca, le imminenti manifestazioni e o altre iniziative. Immettere una quantità innumerevole di informazioni su una piattaforma online, significa risparmiare sui costi ed investire in tecnologia ed innovazione. E’ importante stimolare gli imprenditori, i cittadini verso soluzioni di questo tipo, che sono diventate fruibili con facilità ad ogni età ed in ogni momento della giornata.

Una cittadina a vocazione turistica deve tenersi preparata ed aggiornata per accogliere quanti cercano mete alla portata come Amantea. L’Amministrazione comunale di Amantea nell’ottobre 2010 presentò il progetto “Wi-Fi Una città per viaggiare” come qualcosa di innovativo, utile e efficiente. E’ importante sapere dove sono finiti i servizi ai quali “accedere gratuitamente tramite la tecnologia per il rilancio dell’immagine della città, con valori aggiunti per lo scenario regionale e nazionale per la conoscenza dell’economia avanzata ?” (per come riportava il comunicato di allora). Si arrivò a pensare che a limitare il tutto fosse stato solo il disastroso decreto Pisanu che imponeva limiti agli accessi liberi al Wi-Fi; l’imperativo era di non ricorrere a servizi di “secondo piano” o “precari”, onde incappare in strade deviate o a scorciatoie come poi avvenne.

Il progetto di un Internet Point a cielo aperto, in poche parole, è ad oggi un flop.

Non è stata la rivoluzione che si intendeva fare, per trasformare Amantea in città dell’informatica, anche se non tutto è perduto. Il termine wireless (o Wi-Fi, con l’aggiunta di un tipo particolare di trasmissione ad alta velocità) significa letteralmente “senza fili” e viene usato per descrivere qualsiasi tipo di rete, che non necessita appunto di cavi di collegamento. Una dimensione che è stata persa nel tempo e che ora, seppure in modo differente, si spera di riconquistare. Per questo è fondamentale sviluppare degli hot spot del Comune in modalità free Internet indoor ed outdoor, per cercare di far diventare Amantea una delle città più avanzate nell’offerta pubblica di connessione Wi-Fi per tutti.

Obiettivo del progressivo incremento dell’offerta di connettività libera è quello di migliorare l’attrattività sia in ambito di promozione turistica, sia come centro dello sviluppo economico, produttivo e della ricerca: una città, capace di essere davvero competitiva anche nella sua offerta ai giovani studenti.

L’amara realtà è quella che nessun Amministratore è a conoscenza del reale funzionamento del servizio Wi-Fi.

Tra i pochi punti di accesso all’attuale servizio Wi-Fi non v’è la Piazzetta degli Emigranti, di recente costruzione e luogo di ritrovo di tanti giovani.

Anche a Campora San Giovanni il servizio Wi-Fi è pressoché inesistente.

Prima di lanciare nuovi grandi progetti, sarebbe meglio iniziare a volare bassi.

                               

 

  Il circolo PD Amantea Amantea 4 aprile 2013                        

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Questa Amantea è sempre più strana. Forse. Intanto una stranezza è che le locandine dei quotidiani locali ( Calabria Ora, Il Quotidiano, La gazzetta del sud), talora nemmeno veritiere( visto che riportano sotto la voce Amantea fatti occorsi altrove) occhieggiano sulle vie principali del centro abitato, nel percorso del quadrilatero costituito da via Margherita (2), Via Vittorio Emanuele( 1), Via Baldacchini( 1) e Statale 18 (1), costituiscono l’indizio degli articoli principali che riguardano la città.

Ma talora, come occorso stamattina, esse sono integrate .

E’ il caso della locandina che segnala la presenza in Amantea del presidente della provincia di Cosenza Mario Oliverio che effettuerà un sopralluogo sulla Statale 18, in località Principessa, dove il mare sta riprendendo quello che un tempo era suo, in una logica perversa se volete, ma assolutamente naturale di do ut des.

Perversa perché l’uomo ha occupato i terreni formatisi per via del deposito di materiale inerte portato dai fiumi, nella arrogante supposizione che il ciclo fosse infinito, eterno. E così le cose più vicine al mare subiscono danni , anche gravi, per rimediare ai quali si sperperano risorse economiche che avrebbero potuto( e dovuto) essere usate per servizi e non per riparazione dei danni della incoscienza od imbecillità umana.

Non solo, ma la cosa forse peggiore è quella che in tanti vengono a mostrarsi, come su una passerella del teatro di un tempo in quella sorta di fiction che lascia vincente chi fa parare di sé non chi fa.

Ed allora un attento lettore del saggio che Carlo Freccero dedica alla genesi e allo sviluppo del medium, la dove scrive che “(…) nell’era del video si realizza la dittatura della maggioranza. La norma coincide con la media statistica. Si tratta di una democrazia, di un potere popolare filtrato attraverso il video, ma si tratta altresì di un potere che in nome della maggioranza rifiuta qualsiasi tipo di limitazione o controllo. Per la prima volta la verità e il potere vengono espressi in termini quantitativi anziché qualitativi”.si pone come un buon cristiano il dubbio di San Tommaso e scrive sulla locandina “2 Atto……E poi”.

Bella domanda. Ed allora gli ho chiesto:

Il primo atto era per il ponte sul Savuto poi finanziato dall’assessore regionale Pino Gentile?

La risposta in un sorriso.

Si ma il poi?

La risposta in una alzata di occhi verso il cielo nel contempo aprendo le mani come se dovesse recitare il Pater Nostro. E due parole “Toc, toc.”

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