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riunioneUn confronto sereno e costruttivo che seppur nella diversità delle posizioni ha messo in luce l’obiettivo comune di fare tutto il possibile non solo per salvare la zona di Coreca, ma per restituirle la dignità che merita.

 

La riunione tra i progettisti che hanno ideato il piano di ripascimento costiero che prevede la costruzione di una barriera emersa lunga 107 metri e con un’altezza sulla cresta dell’acqua di due metri, le associazioni che propendono per la realizzazione di una scogliera soffolta come quella costruita a protezione della rupe di Tropea, e l’amministrazione comunale che cerca di determinare una soluzione che oltre a essere la più condivisa possibile garantisca anche il risultato ottimale, ha avuto inizio con qualche minuto di ritardo.

Il sindaco Monica Sabatino e gli ingegneri Alberto Borsani e Franco Lorello, referente dell’ufficio tecnico comunale, hanno effettuato prima dell’incontro l’ennesimo sopralluogo allo Scoglio Grande di Coreca per potersi rendere conto, ancora una volta, della realtà delle cose.

Le criticità non mancano di certo: nella zona a Sud il litorale che protegge il rilevato stradale ed alcuni fabbricati tende progressivamente a ridursi, mentre nella zona a Nord le fondamenta del muro che sorregge il rilevato stradale del vecchio tracciato della Ss 18 è oramai ben visibile. Segni evidenti che è necessario intervenire.

«Oltre a queste necessità – spiega il primo cittadino – incombe la problematica relativa alle diffide che i titolari di alcuni stabili hanno inoltrato all’ente municipale a salvaguardia delle rispettive proprietà, minacciate dal possibile avanzare dal mare. Siamo ben coscienti del valore che la Scogliera di Coreca ha assunto nell’immaginario collettivo e siamo consapevoli che dobbiamo fare qualcosa.

E le variabili non sono certo di poco conto: da un lato la possibilità che il finanziamento stanziato dalla Regione Calabria su disponibilità dell’Unione Europea possa tornare a Bruxelles è concreta, dall’altro il rischio che venga dato il via libera ad un’opera che potrebbe mutare l’aspetto originario di Coreca è quanto mai presente.

Ci troviamo dunque ad agire in questo scenario, ecco perché abbiamo chiesto agli esperti, che sono i nostri punti di riferimento, di confrontarsi tra loro e di sottoporci le proprie conclusioni in tempi strettissimi, consentendoci di non perdere il finanziamento già stanziato.

A breve verrà convocato un tavolo tecnico tra le parti per consentire di analizzare nel dettaglio l’intero iter e dare alla luce un piano unico condiviso da ambientalisti, progettisti e amministrazione. In fondo l’obiettivo comune è dare un futuro a Coreca ed è da questo che dobbiamo ripartire».

Ufficio stampa comune di Amantea

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M5S-AmanteaMancano sei giorni alla scadenza del versamento a saldo della TASI, previsto appunto per il 16 dicembre, e l'unica delibera ufficialmente pubblicata dal Comune di Amantea sul Portale del federalismo fiscale è la delibera di Consiglio Comunale n. 28 del 9 settembre 2014.

 

E' a questa delibera , dunque, e solo a questa che contribuenti ed operatori del settore, caf e studi commercialisti, devono far riferimento per determinare il calcolo delle aliquote della TASI.

E questo al di là delle "amenità" che i nostri amministratori scrivono sul sito istituzionale del Comune. Lo diciamo a ragion veduta e solo dopo avere interpellato il Mef che ha risposto con chiarezza: per quanto riguarda IMU e TASI la pubblicazione delle relative deliberazioni ha efficacia costitutiva e solo le aliquote indicate nelle delibere oggetto di pubblicazione vanno applicate, e non altre che vengano diversamente indicate.

La grande confusione generata dai famosi"refusi" non è stata dunque risolta dall'amministrazione comunale cui avevamo anticipato nel corso del consiglio comunale del 24 ottobre scorso che neanche la nuova delibera di "emendamento" avrebbe risolto il problema: la delibera n. 39, infatti non ha alcuna efficacia così come nessuna efficacia ha l'avviso pubblicato sul sito comunale.

Refusi si aggiungono a refusi, e nell'era della semplificazione amministrativa il Comune di Amantea, al quale avevamo chiesto di azzerare il tributo per l'anno 2014, è capace di generare solo incertezza e confusione. A tutta questa confusione rispondiamo con l'unica certezza al momento esistente che deriva dalle risposte del MEF,che si fondano -peraltro- sulla normativa vigente: le aliquote applicabili sono quelle della delibera pubblicata sul portale del Ministero dell'economia e delle finanze, Dipartimento delle finanze, secondo il decreto legge 201/2011.


Indichiamo il link relativo e, nella consapevolezza della mancanza di chiarezza del deliberato che parla di abitazioni diverse dalle principali e nulla dice sugli immobili diversi dalle abitazioni, rimaniamo a disposizione di chi volesse confrontarsi per ulteriori approfondimenti della questione. Per chi voglia comunicare con noi indichiamo la mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. e la nostra pagina Facebook Movimento 5 Stelle Amantea.

Certi che l'istituzione della TASI è stata, sotto diversi aspetti, un'altra pagina "oscura" della giunta Sabatino.

consiglio-comunale-aperto-sulla-legalita

www.amantea5stelle.it

 

 

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Nei giorni scorsi abbiamo segnalato che la stazione ferroviaria di Amantea era completamente al buio

 

E ci eravamo chiesti perché mai di ben 16 organi illuminanti non uno funzionasse.
Solo 4 giorni dopo ecco la novità.
Abbiamo visto il camioncino della RFI davanti al piazzale della Stazione Ferroviaria.

Ed insieme 3 operai che montavano una impalcatura..
Poi le spiegazioni.
“Le luci non sono fulminate.

Il problema è che l’intero impianto è andato in corto.
Ora abbiamo trovato la causa.
Questo organo illuminante esterno proprio sopra l’ingresso del bar è responsabile del tutto.

È completamente pieno d’acqua ed ha fatto andare in corto tutta la rete illuminante.
Ora siamo costretti a sostituirlo integralmente e speriamo così di dare luce a tutta la stazione”.

Non insistiamo, non provochiamo ma poniamo solo una domanda: “ C’era davvero bisogno che un giornale ed un sito web parlassero di questa situazione perché voi interveniste ?”.
“La manutenzione era affidata ad una azienda esterna e noi non potevamo intervenire. Ora ci hanno detto di intervenire e lo abbiamo fatto con tempestività!”.
Poi un’altra domanda” Ed i bagni?”.

“Non è compito nostro !” risponde il caposquadra della RFI.

Si affaccia alla porta la titolare del bar che aveva richiamato la nostra attenzione .

Sorride.
Stasera andremo a veder se funziona e se la stazione è illuminata.
Intanto evidenziamo il fatto che le ferrovie sono intervenute e che il nostro lavoro di segnalazione e di denuncia funziona. Almeno così pare e soprattutto con le RFI.
Talvolta anche con altri enti ed istituzioni. Purtroppo non con tutti.
Ma noi non disperiamo. Affatto. E chissà che a fronte di palei omissione non ci sia qualcuno che se ne accorga!

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