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movimento 5 stelle amanteaMentre i vari assessori e consiglieri pensano a fare consuntivi di fine anno, al porto di Campora San Giovanni ogni giorno i pescatori si industriano per capire come sbarcare il lunario.

 

Dall’11 di novembre infatti la Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Vibo Valentia Marina con l’ordinanza n. 48 ha disposto il divieto di ingresso e di uscita dal porto a qualunque tipologia di unità navale fino a nuova disposizione. Quindi il porto è chiuso, i pescatori non possono uscire , dunque non possono lavorare. E il Comune cosa fa? Come risolve questo disservizio dovuto alle incapacità amministrative di chi non è mai riuscito ad affrontare l’eterno problema dell’insabbiamento.

Eppure sono stati spesi molti soldi pubblici per costruire un bypass cui non è mai arrivata la corrente elettrica e che quindi non ha mai funzionato. Siamo stati sul posto con i pescatori, abbiamo constatato la situazione e non abbiamo visto nessuna ruspa, nessun mezzo al lavoro per risolvere il problemi.

Ma il sindaco o l’ assessore competente Cannata o il responsabile dell’ufficio manutentivo Pileggi cosa fanno? Come pensano di risolvere questo problema? Se ne stanno occupando o sono “in tutt’altre faccende affaccendati”? Dopo il sequestro nel mese di giugno la giunta nell’ambito del consiglio comunale del 4 luglio aveva mostrato grande sensibilità verso il problema dei pescatori. O almeno così sembrava fino al provvedimento di dissequestro pronunciato dal Tribunale del riesame il 18 luglio.

Aveva preannunciato un impegno per risolvere il problema del demanio nei cui confronti- è bene ricordarlo- esiste un debito del Comune di Amantea per un importo di tre milioni di euro.

Ma appena si sono spenti i riflettori tutto l’impegno è svanito insabbiandosi insieme al porto. Abbiamo recentemente raccolto informazioni presso la Direzione Regionale del demanio di Catanzaro e sappiamo per certo che nessuno dei nostri amministratori si è visto o sentito.

Nessun impegno sul fronte della concessione e degli indennizzi demaniali e nessun impegno sul fronte dell’insabbiamento e dell’inagibilità. Eppure le casse del comune si finanziano anche con le entrate derivanti dalla gestione del porto.

Dove finiscono questi soldi se non si fa la manutenzione necessaria per consentirne l’uso ai pescatori? Domande che poniamo con forza e decisione, domande poste da cittadini che a farsi prendere in giro non ci stanno più!

www.amantea5stelle.it

 

Video dell'incontro 

https://www.youtube.com/watch?v=_pBpqjKhepk

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Sembra questo il motto adatto alla situazione del Porto Città di Amantea

 

Siamo a fine anno 2014 e la mannaia caduta sulla fragile testa della neo Giunta Sabatino per il sequestro giudiziario del porto, mannaia poi rialzata dalla favorevole pronuncia del tribunale della libertà ed infine drammaticamente ricalata dalle mareggiate che hanno chiuso il piccolo porto, resta sempre lì, insieme alle cose che son sospese.

 

Nessuno che se ne preoccupi di questo “benedetto” porto.

Tutti che attendono la nuova galattica opera del “grande porto”, in specie ora che Renzi ha dimostrato che il suo governo, come tanti altri prima, si tengono con le “mance” a spese del bilancio statale, come avvenuto per i 10 milioni donati per il porto di Molfetta! Lì è bastato che il consiglio comunale restituisse il porto alla Regione Puglia , da noi il porto è ancora della Regione Calabria.

E forse è questa la soluzione , togliere al comune di Amantea la gestione del porto.

Ed il motto riguarda anche i politici locali.

Di questo porto non ne parla quasi nessuno, né della maggioranza, né della minoranza, come dire “ in tutt’altre faccende affaccendati” ( si sa a NATALE siamo tutti impegnati a fare Turdilli, monacelle, ed altre leccornie, od a cantare la Ninna) se non Francesca Menichino con la seguente nota :

“Mentre i vari assessori e consiglieri pensano a fare consuntivi di fine anno, al porto di Campora San Giovanni ogni giorno i pescatori si industriano per capire come sbarcare il lunario. Dall’11 di novembre infatti la Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Vibo Valentia Marina con l’ordinanza n. 48 ha disposto il divieto di ingresso e di uscita dal porto a qualunque tipologia di unità navale fino a nuova disposizione.

Quindi il porto è chiuso, i pescatori non possono uscire , dunque non possono lavorare. E il Comune cosa fa?

Come risolve questo disservizio dovuto alle incapacità amministrative di chi non è mai riuscito ad affrontare l’eterno problema dell’insabbiamento.

Eppure sono stati spesi molti soldi pubblici per costruire un bypass cui non è mai arrivata la corrente elettrica e che quindi non ha mai funzionato.

Siamo stati sul posto con i pescatori, abbiamo constatato la situazione e non abbiamo visto nessuna ruspa, nessun mezzo al lavoro per risolvere il problemi.

Ma il sindaco o l’ assessore competente Cannata o il responsabile dell’ufficio manutentivo Pileggi cosa fanno?

Come pensano di risolvere questo problema?

Se ne stanno occupando o sono “in tutt’altre faccende affaccendati”?

Dopo il sequestro nel mese di giugno la giunta nell’ambito del consiglio comunale del 4 luglio aveva mostrato grande sensibilità verso il problema dei pescatori.

O almeno così sembrava fino al provvedimento di dissequestro pronunciato dal Tribunale del riesame il 18 luglio.

Aveva preannunciato un impegno per risolvere il problema del demanio nei cui confronti- è bene ricordarlo- esiste un debito del Comune di Amantea per un importo di tre milioni di euro.

Ma appena si sono spenti i riflettori tutto l’impegno è svanito insabbiandosi insieme al porto. Abbiamo recentemente raccolto informazioni presso la Direzione Regionale del demanio di Catanzaro e sappiamo per certo che nessuno dei nostri amministratori si è visto o sentito.

Nessun impegno sul fronte della concessione e degli indennizzi demaniali e nessun impegno sul fronte dell’insabbiamento e dell’inagibilità.

Eppure le casse del comune si finanziano anche con le entrate derivanti dalla gestione del porto.

Dove finiscono questi soldi se non si fa la manutenzione necessaria per consentirne l’uso ai pescatori?

Domande che poniamo con forza e decisione, domande poste da cittadini che a farsi prendere in giro non ci stanno più!”

Restiamo in attesa di ricevere le opportune risposte per pubblicarle.

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Chiude così, con una fortissima affermazione la nota di Francesca Menichino del M5S.  Quasi che anche lei, come tanti, ne avesse un dubbio, non amletico, ma un dubbio corroborato da dati di fatto, un dubbio confermato dal ritardo negli interventi e dalla eccessiva discrezione degli interventi.

 

A che serve infatti lasciar “trasparire” una telefonata , di cui si parla, fatta dagli uffici della Prefettura di Cosenza, alla segretaria Maria Luisa Mercuri, nella sua qualità di dipendente del Ministero dell’Interno che segnalava( ove ce ne fosse bisogno) la non legittimità dell’incarico di Peppe Sabatino nell’Ufficio di staff, se tanto il rimedio della pezza messa allo strappo è ancora peggiore del danno?

Ora che cosa si aspetta in Prefettura per intervenire questa volta nella dovuta forma sostanziale che ne parlino quei pochi coraggiosi amanteani i quali, come Andrea Ianni Palarchio, Gigino el Tarik e Francesca Menichino (un altro parla ma non lascia comunicati), non temono reazioni?

Che cosa aspetta il Ministero per inviare ispettori capaci di “leggere” le carte, come invocava la senatrice Lo Moro”

Tanto, si sa, a giorni verrà ad Amantea “ Chi l’ha visto” per cercare la opposizione politica.

Ed , allora, ecco la dura reprimenda della Menichino:

“Che dietro la candidatura a sindaco di Monica Sabatino ci fosse l’ombra lunga e ingombrante del padre, ragioniere dell’Ente da quarant’anni, era più che ovvio.

Che il comune di Amantea fosse gravemente malato di familismo è un altro fatto acquisito e risaputo.

Ma che si arrivasse a tanto, a studiare e a cercare ogni stratagemma con sembianze di legalità per mantenere al posto di ragioniere chi è stato collocato a riposo è una situazione inaccettabile e vergognosa.

Che non fa onore a chi la pone in essere, sindaco e sodali, a chi la consente e la organizza, segretaria dell’ente, ed al ragioniere stesso che invece di rimanere arroccato sulle proprie funzioni avrebbe dovuto cercare di trasmettere, e già da molto tempo, le proprie competenze al successore da assumere attraverso pubblico concorso che era stato programmato già con una delibera del giugno del 2013, la stessa che, riteniamo illegittimamente, prorogava di 20 mesi la sua permanenza in comune.

Ed invece in un anno e mezzo il concorso non è stato ancora espletato, il decreto n. 90 ha costretto il responsabile del settore finanziario al collocamento a riposo a partire dal 1° novembre scorso, mentre “qualcuno “ studiava il metodo per farlo rimanere non solo in comune ma esattamente nelle sue funzioni.

Prima con la delibera 187 del 4 novembre che lo collocava a titolo gratuito nell’ufficio dello Staff del sindaco, situazione la cui già chiara illegittimità è stata esplicitata esattamente un mese dopo dalla circolare n. 6 del Ministero per la semplificazione e la pubblica amministrazione http://www.funzionepubblica.gov.it/media/1209105/circolare_6_2014.pdf .

E poi con la delibera 226 del 12 dicembre con cui Sabatino esce dallo staff e viene collocato ad “accompagnare nuovi incarichi di posizione organizzativa”, cioè la dott.ssa Mercuri .

Ma si dà il caso che la dott.ssa Mercuri non sia titolare di un nuovo incarico, e non ricopra posizioni organizzative, anzi ricordiamo alla dott.ssa Mercuri che ella non è dipendente del Comune ma del Ministero dell’Interno, e che solo temporaneamente svolge le funzioni dirigenziali nel caso che il comune sia privo dei relativi responsabili.

Ma se è prevista per legge questa sorta di “sostituzione temporanea” in capo al segretario si dovrebbe ritenere che sia capace di svolgerla senza aiuto di nessuno.

O si ritiene che la segretaria non sia all’altezza?

Da tutto ciò emerge una certezza: questa amministrazione ritiene di non potere fare a meno del ragioniere Sabatino, e cerca ogni strumento possibile per mantenerlo illegittimamente al suo posto.

Adesso però il M5S dice basta: ricordiamo al Sindaco il doveroso rispetto della legge, alla segretaria il suo compito di garantire la conformità dell’azione amministrativa allo statuto, alle leggi e ai regolamenti e a tutti i cittadini che ancora vanno in comune a parlare con il ragioniere di pretendere il rispetto dei propri diritti, primo fra tutti quello di avere un ragioniere che sia tale al Comune di Amantea.

Che ormai, in questa situazione, ci sembra alla deriva, come se fosse “una nave senza nocchier in gran tempesta”.

Ci rivolgiamo al Prefetto perché intervenga e restituisca così ai cittadini la possibilità di fidarsi ancora delle istituzioni, fiducia messa ormai a durissima prova.

Perché lo Stato, se c’è, deve fare sentire la sua presenza.

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M5S-AmanteaMancano sei giorni alla scadenza del versamento a saldo della TASI, previsto appunto per il 16 dicembre, e l'unica delibera ufficialmente pubblicata dal Comune di Amantea sul Portale del federalismo fiscale è la delibera di Consiglio Comunale n. 28 del 9 settembre 2014.

 

E' a questa delibera , dunque, e solo a questa che contribuenti ed operatori del settore, caf e studi commercialisti, devono far riferimento per determinare il calcolo delle aliquote della TASI.

E questo al di là delle "amenità" che i nostri amministratori scrivono sul sito istituzionale del Comune. Lo diciamo a ragion veduta e solo dopo avere interpellato il Mef che ha risposto con chiarezza: per quanto riguarda IMU e TASI la pubblicazione delle relative deliberazioni ha efficacia costitutiva e solo le aliquote indicate nelle delibere oggetto di pubblicazione vanno applicate, e non altre che vengano diversamente indicate.

La grande confusione generata dai famosi"refusi" non è stata dunque risolta dall'amministrazione comunale cui avevamo anticipato nel corso del consiglio comunale del 24 ottobre scorso che neanche la nuova delibera di "emendamento" avrebbe risolto il problema: la delibera n. 39, infatti non ha alcuna efficacia così come nessuna efficacia ha l'avviso pubblicato sul sito comunale.

Refusi si aggiungono a refusi, e nell'era della semplificazione amministrativa il Comune di Amantea, al quale avevamo chiesto di azzerare il tributo per l'anno 2014, è capace di generare solo incertezza e confusione. A tutta questa confusione rispondiamo con l'unica certezza al momento esistente che deriva dalle risposte del MEF,che si fondano -peraltro- sulla normativa vigente: le aliquote applicabili sono quelle della delibera pubblicata sul portale del Ministero dell'economia e delle finanze, Dipartimento delle finanze, secondo il decreto legge 201/2011.


Indichiamo il link relativo e, nella consapevolezza della mancanza di chiarezza del deliberato che parla di abitazioni diverse dalle principali e nulla dice sugli immobili diversi dalle abitazioni, rimaniamo a disposizione di chi volesse confrontarsi per ulteriori approfondimenti della questione. Per chi voglia comunicare con noi indichiamo la mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. e la nostra pagina Facebook Movimento 5 Stelle Amantea.

Certi che l'istituzione della TASI è stata, sotto diversi aspetti, un'altra pagina "oscura" della giunta Sabatino.

consiglio-comunale-aperto-sulla-legalita

www.amantea5stelle.it

 

 

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Francesca MenichinoIl comunicato stampa ufficiale del Comune di Amantea esordiva dicendo: " nessuna prescrizione da parte dei Vigili del Fuoco" per la scuola di Campora San Giovanni. Ed invece stamane facciamo un accesso agli atti e, nonostante qualche resistenza da parte dell'Ing. Pileggi, riusciamo ad avere le carte (Richiesta accesso atti intervento V.V.F.F. e Richiesta accesso atti certificato di agibilità e antisismica scuole).

 

Leggendole scopriamo che la verità è un'altra e che sono presenti precise prescrizioni in quella che è una "Comunicazione d'intervento fatta ai fini dell'adozione di ulteriori provvedimenti":

a) mettere in sicurezza,

b) ripristinare l'agibilità dei luoghi;

alla fine si conclude dicendo, in grassetto, "Con somma urgenza, sono necessari lavori di ripristino delle parti interessate precedentemente menzionate". Così come si dice che potranno aversi eventuali ulteriori accertamenti e successive indicazioni per i lavori da eseguire. Mettiamo a disposizione di tutti il verbale, nella scelta di una completa e autentica trasparenza.

Cosa vuol dire tutto ciò? Che forse prima della nostra "visita concordata e poi impedita" nulla era stato fatto se non una rapida pitturazione delle macchie d'umido , mentre i Vigili sottolineano la necessità di ulteriori e necessari interventi a tutela della sicurezza e dell'agibilità? Una cosa è certa:lunedì giungevano gli operai e i barattoli di materiale impermeabilizzante. Solo dopo che le mamme autonomamente, lasciate fuori dalla porta mentre il consigliere Menichino era a colloquio con la dirigente, interpellavano i vigili del fuoco. E a rilevare che erano in corsi dei lavori è la stessa comunicazione dei Vigili che, oltre ad evidenziare "pregresse macchie di umido dovute ad infiltrazioni d'acqua sia nell' atrio di accesso, nel punto di accostamento tra la trave e il muro portante delle due strutture... sia in due aule del piano superiore", constatava anche che "sul piano di calpestio del terrazzo vi erano in corso lavori di impermeabilizzazioni delle parti lastricate". Quindi come mai si stavano eseguendo dei lavori se , a dire della dirigente era tutto ormai risolto? Ma soprattutto come può un'amministrazione dichiarare cose non corrispondenti alle attività tecniche espletate dai Vigili del Fuoco ? E gravi sono anche le responsabilità dell'addetto stampa che è pagato con soldi pubblici e che svolge o dovrebbe svolgere un servizio pubblico, assumendosi la responsabilità di ciò che scrive.

M5s AmanteaE non solo, nell'ambito di questa inattendibile ricostruzione il sindaco finisce per accusare di malafede dei cittadini che, inascoltati per un mese circa dall'amministrazione prima e dalla scuola poi, hanno ritenuto di tutelarsi chiamando, come nel diritto di ogni cittadino, i vigili del fuoco i quali , riteniamo, sappiano valutare l'opportunità dei loro interventi , indipendentemente dalle lezioni che voglia impartire loro il sindaco Sabatino.

Da parte del Movimento 5 Stelle un plauso a queste mamme e a tutti i cittadini che si rendono attivi per tutelare i propri diritti, soprattutto quando anche il solo sospetto di un pericolo riguardi i figli. E la constatazione ancora una volta dell'incapacità amministrativa e di ascolto da parte di questa amministrazione che non riesce a svolgere compiti minimali, che non riesce a creare dialogo con i cittadini e che , addirittura "confonde" le attestazioni tecniche trasmesse dal Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco. E che infine cerca di creare divisioni tra i genitori. Noi rifiutiamo ogni strumentalizzazione politica, invitiamo i cittadini a stare ben al di sopra delle parti, perché qui non si tratta di stare da una parte o dall'altra ma solo di risolvere problemi e di tutelare diritti. E li invitiamo a guardare alla sostanza delle questioni concrete e a stare uniti, creando un clima di collaborazione e di condivisione nella realtà della scuola. E' un bene che siano venuti i vigili, che abbiano rassicurato tutti circa il fatto che "la struttura non presenta alcun evidente segno di dissesto", ma che abbiano anche prescritto gli interventi di ripristino da porre in essere.

Chiediamo all'amministrazione di assumersi le proprie gravissime responsabilità e di entrare nel merito delle questioni, rispondendo nel concreto alla nostra mozione relativa all'8xmille per finanziare interventi nelle scuole, e di rispondere alla nostra richiesta di visionare i certificati di agibilità degli edifici scolastici.

Alle offese gratuite rispondiamo col sorriso e con la certezza di lavorare solo per il bene della collettività. Anche perchè forse è proprio vero che siamo delle Cassandre come si legge nel comunicato del Comune : seppure siamo rimasti inascoltati, noi e i genitori, è emerso che i lavori vanno eseguiti secondo le attestazioni dei vigili. La prossima volta ascoltateci per tempo, noi esoprattutto ascoltate i cittadini e le cittadine di Amantea.

Pubblicato in Politica

Il M5S non viene fatto entrare nella scuola per verificare le infiltrazioni di acqua.

 

Ecco cosa dichiara la consigliera comunale Francesca Menichino:

“In data 6 novembre un gruppo di genitori provvedeva, mediante lettera protocollata presso il Comune di Amantea, a segnalare una infiltrazione di acqua verificatasi all'interno dell'Istituto Scolastico di Campora San Giovanni.

Tale lettera perveniva il giorno 20 novembre anche al Movimento politico Cinque Stelle rappresentato in seno al consiglio comunale da Francesca Menichino che sette giorni dopo si attivava telefonicamente a contattare il Dirigente Scolastico per chiedere di poter visitare i locali della scuola previa comunicazione.

La consigliera riceveva ampia disponibilità da parte della Dirigente, tant'è che veniva contattata per concordare l'orario di visita.

Pertanto, in data 28 novembre, il Consigliere Comunale M5S, Francesca Menichino, protocollava, presso l'Istituto di cui sopra, formale istanza di visita dei locali del plesso scolastico, ma nel giorno previsto in data 29 novembre si scontrava con una inaspettata risposta della dott.ssa Nella Pugliese la quale comunicava la impossibilità di effettuare qualsiasi visita di tipo ispettivo da parte di un componente di un partito politico, poiché non prevista da alcun tipo di norma senza, però, far riferimento ad alcuna legge o regolamento disciplinante tale caso.

Contestualmente rassicurava che il problema lamentato fosse stato segnalato e risolto comunicando, altresì, che qualsiasi ispezione dovesse essere effettuata, avrebbe dovuto prevedere la presenza di controparte o autorizzazione del Sindaco, essendo il locali della scuola di proprietà comunale.

Le ragioni del rifiuto sarebbero nella avvenuta soluzione del problema, ma il M5S osserva che:

“Detto ciò, apprendiamo favorevolmente che si sia provveduto alla soluzione del problema ma, nonostante la notizia, non si comprende l'atteggiamento del Dirigente Scolastico resasi dapprima disponibile alla visita dei luoghi ed improvvisamente mutato nell'arco di pochi giorni impedendo, quindi, l'ingresso nella scuola al consigliere comunale e anche ai genitori presenti.

Al di là della legittimità di tale ostruzionismo sulla quale faremo le nostre valutazioni, ci chiediamo il perchè di questo rifiuto e ci domandiamo come sia possibile considerare un Sindaco ed un consigliere comunale "controparti" laddove il problema di cui si discute e relativo alla salute e alla sicurezza dei minori dovrebbe interessare e coinvolgere tutti ugualmente e nella stessa misura, indipendentemente dalle parti politiche.

Questo è ciò che riteniamo e siamo esterrefatti che tale sensibilità non sia stata manifestata nelle vicende che raccontiamo.

Poi il suggerimento all’amministrazione:

“Cogliamo l'occasione, inoltre, per far presente al comune di Amantea in persona del Sindaco e del Presidente del Consiglio, che è stata fissata al 15 dicembre la data di scadenza per presentare le richieste di finanziamento per l'edilizia scolastica.

Grazie, infatti, ad un emendamento del M5S in Parlamento l'8xmille devoluto alla Stato potrà essere investito per la soluzione di problemi strutturali, miglioramento, messa in sicurezza, adeguamento sismico ed efficientamento energetico delle scuole.”

Infine la pretesa :”Pretendiamo, pertanto, che la mozione da noi presentata a metà novembre e finora rimasta senza seguito, venga presa in seria considerazione ed attendiamo solerte risposta nel merito.

Laddove fosse dunque necessario un intervento nella scuola di Campora, come crediamo, il comune accogliendo la nostra mozione entro i termini indicati potrebbe reperire i finanziamenti necessari. Il M5S oltre a segnalare tale possibilità e a sollecitare l' amministrazione In tal senso rimane disponibile ad ogni forma di collaborazione, nell' intento che speriamo sia condiviso di migliorare le nostre scuole.”

Pubblicato in Cronaca

Amantea sembrava aver dimenticato le numerose intimidazioni a danno di politici e cittadini avvenute nel recente passato e sembrava essere ridiventata la cittadina tranquilla degli anni novanta e precedenti.

 

Oggi si sveglia con nuovi atti intimidatori ed ha paura. Gli Amanteani hanno paura di parlare, di esprimersi. Hanno, perfino, paura di essere visti tra i presenti del consiglio comunale straordinario e preferiscono frequentare il Campus per sentire canzoni e commedie teatrali che fanno sorridere. Al più una monacella od una pasta con la mollica per avere la bocca piena ed avere la scusa di non poter parlare.

 

In merito qualche domanda ed una auto domanda

 

Cose ne pensi di quanto successo?

Penso che niente accada senza una ragione e che lo sforzo di chi sta lavorando sulle indagini debba muoversi alla ricerca delle ragioni che stanno dietro l’accaduto, e sono convinta che chi riceva le intimidazioni possa e debba dare alle forze inquirenti gli spunti giusti per orientare le indagini. Sempre che vi sia la volontà, quella vera, di collaborare.

 

Temi possa essere l’inizio di una nuova stagione di intimidazioni ?

No, non penso. Se un segnale doveva arrivare, è arrivato. Spero profondamente che questo segnale serva alla Magistratura perché dopo l’inchiesta Nepetia si facciano passi in avanti, e non si arretri.

 

Ritieni che la Magistratura e le Forze dell’ordine riusciranno a dare risposta all’esigenza di sicurezza della intera città e che sapranno assicurare i responsabili alla giustizia?

Ne sono convinta, e questa convinzione mi dà la forza di andare avanti in un percorso politico irto di difficoltà, in cui da “non politica” ma da cittadina osservo una realtà politica affaristica e clientelare, molto lontana dagli ideali (forse utopistici) che hanno motivato il mio impegno.

 

Ti trovi d’accordo con la Lo Moro in particolare quando afferma che le persone che hanno subito intimidazione devono collaborare con la Magistratura e le Forze dell’ordine in particolare quando sono politici dovendo dare l’esempio ai cittadini?

Vedi la prima risposta…e ancora non avevo letto questa domanda…

 

Ed ancora, come commenti la sollecitazione, sempre della Lo Moro, quando invita maggioranza e minoranza a rileggere gli atti politici alla ricerca delle ragioni delle intimidazioni? Ritieni che la maggioranza eserciti un intenso autocontrollo? Ritieni che la minoranza controlli con fermezza gli atti dell’amministrazione?

Un giorno prima delle elezioni, a maggio, ero a colloquio con la segretaria comunale nella sua stanza, perché denunciavo un comizio illegittimo che la lista rosa arcobaleno (oggi giunta Sabatino) aveva tenuto nel quartiere di Santa Maria (un buon inizio no?), e parlai a lungo con la dott.ssa Mercuri che mi sembrava armata di buoni propositi. Tra le altre cose mi disse che prima di fare la segretaria comunale aveva svolto la professione forense e che aveva poi trasferito i metodi della professione nel ruolo di segretario comunale: cercare di accontentare il cliente trovando le soluzioni per assecondarne le richieste. Questa descrizione fotografa il metodo seguito da maggioranza e segretaria. Buon andamento ed imparzialità dell’amministrazione sono belle parole e basta, l’autocontrollo non è contemplato nemmeno.

Noi come minoranza dobbiamo intensificare il controllo, soprattutto rivolgendoci agli organi superiori.

 

Cosa ne pensi, infine, del richiamo fatto da SE il Prefetto Tomao quando ha affermato che la legalità comincia dalle piccole cose, dai comportamenti di ognuno di noi, dai piccoli atti della PA.? Ti sembra che si faccia ad Amantea?

L’ho molto apprezzato, ed era in sintonia con il contenuto del mio intervento, quando dicevo che la “la legalità è uno stile di vita, e per gli amministratori è un dovere irrinunciabile in ogni atto amministrativo, un esempio di cui andare fieri e orgogliosi”. Così ad Amantea, e non solo, non è: per questo sono andata via da quel palco, pur nel rispetto delle istituzioni presenti, ed in particolare del prefetto.

 

Ti sembra cioè dovere di ognuno segnalare e denunciare i comportamenti anomali, irrituali, illeciti, illegittimi ed ancora le omissioni, i ritardi, le disparità, vincendo la naturale ritrosia dettata dalla paura dei poteri o del potere?

Noi del M5S facciamo della denuncia un dovere che attiene istituzionalmente ai compiti di sindacato ispettivo, connessi al mandato elettivo. E del potere abbiamo una visione molto diversa da quella comune, e di questa visione la paura non fa parte, anche perché gli amministratori, quelli veri, per noi non sono coloro che detengono il potere ma piuttosto coloro che svolgono un servizio.

 

Cosa occorre fare per aiutare Amantea ad essere una città totalmente onesta in ogni sua parte, in ogni sua componente ?

Vedo tre obiettivi fondamentali:

-          Cambiare la mentalità delle persone per trasformarle da sudditi in cittadini consapevoli e attivi;

-          Partire dai giovani, che sono ancora incontaminati dal marcio della politica, e coinvolgerli interessandoli e motivandoli, donandogli qualcosa in cui credere;

-          Proporre con il proprio esempio un modello diverso, e far capire che l’unica strada che si deve percorrere è il rispetto delle regole, perché delinquere o aderire alla malavita organizzata sono scelte alla fine perdenti per i singoli e per la società.

Cosa faresti tu se fossi all’amministrazione del paese?

Tante cose, parto da tre obiettivi:

-          Osservare “da vicino” e cercare di sistemare i conti per trovare risorse e investire nello sviluppo dell’economia della città. Per farlo bisogna percorrere due strade: il risparmio e la progettualità capace di intercettare finanziamenti nazionali ed europei;

-          Efficientare e modernizzare la macchina comunale, mettendola concretamente al servizio dei cittadini;

-          Praticare TRASPARENZA e PARTECIPAZIONE effettive, restituendo sovranità ai cittadini.

 

Cosa ti senti di suggerire alla maggioranza?

Di dimettersi al più presto. Come unica forma di autocontrollo.

 

Ora fatti una domanda alla quale ti piacerebbe rispondere.

Chi te l’ha fatta fare, Francesca, di candidarti e di calarti nello sporco e difficile mondo della politica che hai sempre osservato con diffidenza e disprezzo? Ti sei pentita?

L’unica condizione possibile era ed è la mia appartenenza: il M5S è un luogo sano della politica, fatto di cittadini al servizio dei cittadini: questa l’unica condizione possibile per me e per il mio impegno di cui, nonostante tutto non mi sono ancora pentita, anche grazie al fatto che pur essendo sola in consiglio sono la portavoce di un gruppo che ad Amantea, pur tra tante difficoltà, ci crede e fa la sua parte.

grillo amnateaRiceviamo e pubblichiamo la seguente nota stampa

Quasi ogni giorno piovono puntuali i comunicati stampa dell’amministrazione comunale.

 

E quasi ogni giorno ci domandiamo a chi e a che cosa servano questi comunicati, che più che informare disinformano, più che chiarire confondono le idee, e poi promuovono o tentano di promuovere in una passerella infinita questo o quel personaggio dell’apparato di governo cittadino.

Tutto è utile: la fiera, i cantanti, i concerti, le grispelle, e persino una cosa seria come i proiettili viene utilizzata per trasformare la realtà, la triste realtà della ‘ndrangheta in occasione pubblicitaria.

Ma quando poi si utilizza il lavoro, offrendo notizie false e tendenziose si commette qualcosa di gravissimo perché si abusa della disperazione della gente: da ieri sera ho già ricevuto diverse telefonate, una persino da Monza, per sapere quali fossero le assunzioni che sta effettuando il Comune di Amantea.

Sia detto a chiare lettere: il comune non assume nessuno e non ha “varato nessun provvedimento legislativo per facilitare l’occupazione”, come titola Pastore, nemmeno fossimo in Parlamento!! Semplicemente la Regione Calabria ha emesso un decreto al fine di approvare gli elenchi delle istanze ammissibili, quella del comune di Amantea è solo una tra le 223 ammesse e finanziabili.

Ma cosa vuol dire concretamente? Dice il comunicato: “saranno più di centoventi le persone che, a vario titolo, inizieranno a collaborare e a lavorare nei prossimi giorni per il comune di Amantea”.

Falso: il comune dovrà sottoscrivere il protocollo d’intesa con il Centro per l’impiego, poi elaborare i bandi relativi, ai quali potranno partecipare solo i percettori di mobilità in deroga, in un numero che presuntivamente sarà di 80 , tra cui preferibilmente soggetti che non abbiano partecipato in precedenza.

Ma la cosa fondamentale e nuova che il comunicato non spiega è che l’indennità di 400 euro che i soggetti utilizzati percepiranno , come chiaramente prescritto, non si cumulerà con l’indennità già percepita, ma la sostituirà, per cui si dovrà rinunciare a quanto già corrisposto dall’INPS, e questo ovviamente ridurrà l’interesse alla partecipazione.

Bisogna sottolineare pure che la domanda obbliga poi alla partecipazione, ponendo come sanzione la perdita della mobilità per cui sarà necessario valutare in anticipo l’effettivo interesse alla partecipazione a queste politiche attive che dovrebbero favorire il reinserimento nel mondo del lavoro, almeno nelle logiche dell’U.E.

In realtà non fanno null’altro che dare un misero contentino , solo in un’ottica clientelare, umiliando ancor di più la categoria degli “esclusi” dal mondo del lavoro e senza valorizzare in alcun modo la loro “utilizzazione”, né per i lavoratori né per gli enti utilizzatori.

Per di più gli ultimi soggetti utilizzati non hanno ancora ricevuto tutte le indennità spettanti per l’ultimo periodo: si impegni il sindaco in questo senso per capire dove siano questi soldi che rimbalzano senza chiarezza tra la regione e il “carrozzone” Calabria Lavoro, ente pagatore con il quale non si riesce nemmeno a comunicare telefonicamente.

Si impegni piuttosto il sindaco nella programmazione e nella creazione di sviluppo, nel settore del turismo o in quello della raccolta differenziata dei rifiuti che finalmente dovrebbe iniziare (questa l’unica notizia che speriamo sia attendibile) : una politica efficiente dovrebbe trasformare in una risorsa ed in un nuovo settore industriale soprattutto in un contesto vergine come la Calabria.

Concludiamo dicendo che la partecipazione ad una manifestazione di interesse per l’utilizzazione quasi gratuita di lavoratori fuori dal mercato del lavoro è un impegno davvero minimale: un’amministrazione seria dovrebbe fare altro, come incentivare la partecipazione di soggetti privati, dovrebbe informare e formare le aziende del comprensorio che potrebbero ad esito del percorso formativo prospettare seriamente nuove assunzioni, anche offrendo loro una riduzione del carico tributario comunale.

Mentre scriviamo sfogliamo velocemente la Gazzetta e ritroviamo, a firma di M.F. Calvano (moglie di Pastore) gli stessi comunicati stampa del comune di Amantea: cominciamo a comprendere. Non tanto a cosa servano questi comunicati ma senz’altro a chi.

-- www.amantea5stelle.it


SONDAGGIO:

Calabria Maran 10 Years ago
Elezione Calabria 2014: Andrai a votare? Se SI per chi?

Nella nostra regione si va al voto per le Elezioni Regionali.
Una buona occasione per fare una riflessione e votare per la tua terra.
Tra i politici, partiti e movimenti chi ti rappresenta di più in questo momento.
(Risultati OnLine solo a sfoglio aperto)

1
17

Voti

Voto
Cono Cantelmi - MoVimento 5 Stelle

10 Years ago

2
11

Voti

Voto
Mario Oliverio - Partito Democratico

10 Years ago

3
8

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Domenico Gattuso - L’Altra Calabria

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Pubblicato in Cronaca

Stasera 8 novembre apertura della campagna elettorale regionale del M5S ad Amantea:

L'Evento in previsione delle prossime elezioni Regionali in Calabria con il candidato alla carica di Presidente del Consiglio Regionale della Calabria, Cono Cantelmi.

 

In Piazza Commercio l'evento vedrà la partecipazione ad Amantea di:

Alessandro Di Battista,

Nicola Morra,

Dalila Nesci,

Giulia Sarti,

Manlio Di Stefano,

Luigi Gaetti,

ed i candidati alla regione Calabria per il MoVimento 5 Stelle a Piazza Commercio, Amantea (CS) alle ore 17:30.

I portavoce del M5S incontreranno i cittadini non solo per raccontare il loro progetto per le regionali ma anche per ascoltarli e invogliarli ad una partecipazione attiva ed una cittadinanza consapevole.

Appuntamento allora in Piazza Commercio.

Pubblicato in Primo Piano

Amantea. La consigliera comunale Francesca Menichino non ha firmato il verbale della commissione elettorale , e per di più lo ha contestato.

Anzi, la consigliera ha scritto al sig Prefetto chiedendogli “di volere annullare le operazioni di nomina degli scrutatori avvenute nel Comune di Amantea nella data del 31 ottobre scorso e di voler convocare nuovamente la commissione elettorale comunale, o in ogni caso assumere tutti i provvedimenti che riterrà più opportuni”.

La Menichino ha dichiarato che il verbale “ non rappresenta affatto .. l’ accaduto, mentre rappresenta qualcosa di diverso, sia rispetto alla nomina degli scrutatori effettivi, sia rispetto alla nomina degli scrutatori supplenti, che anzi questi ultimi non la commissione ma altri hanno provveduto a nominare”

Non solo, ma la consigliera, e componente della commissione elettorale, contesta la mancata pubblicazione del verbale “di cui alla sottoscritta la segretaria non ha inteso fornire copia”.

La consigliera di M5S sostiene “ proprio, precipuo ed irrinunciabile, dovere rilevare ogni illegittimità che si osservi ed in qualsiasi momento la si osservi, nel corso dello svolgimento del mandato elettivo”.

In sostanza, secondo la consigliera, “tutta la procedura è viziata da illegittimità e non si conforma alle prescrizioni individuate dalla legge e dalla circolare ministeriale n.81/2014/ Area II/ S.E. che stabilisce che si debba procedere “alla nomina di quattro scrutatori per ogni sezione, ai sensi dell’art.20, primo comma, del T.U. 16 maggio 1960, n.570” e non   alla nomina di “ un elenco congiunto di N.56 scrutatori scelti congiuntamente” come risulta dal verbale.

Non solo, ma, come detto relativamente ai componenti supplenti, non sarebbe stata la commissione a votarli, come per legge, e nemmeno a sceglierli, più o meno congiuntamente, “ ma altri” non identificati.

E quel che è più grave è che la consigliera chiede a SU il Prefetto “Laddove lo ritenga opportuno”. “ di valutare il comportamento complessivo della segretaria generale dell’ente dott.ssa Maria Luisa Mercuri.”

Un vero e proprio attacco frontale che sicuramente non resterà senza esito.

Sono possibili e forse da prevedere, cioè, reazioni dell’amministrazione e della stessa segretaria comunale.

Il problema che si pone ora è la logicità della notifica della nomina viste le osservazioni presentate.

Se la nomina, infatti, dovesse essere ritenuta non legittima, donde la sua ripetizione, che senso ha una tempestiva notifica?

Ma è ripetibile la riconvocazione della commissione o piuttosto il Prefetto nominerà un commissario ad acta che potrà scegliere il sorteggio?

Sono domande alle quali solo la Prefettura può rispondere.

Insomma un vero pasticciaccio!

Sicuramente però la Prefettura dovrà sciogliere con immediatezza il dilemma non potendosi mettere il dubbio le elezioni.

Nella foto la Menichino con l’ex sindaco ff Michele Vadacchino

Pubblicato in Politica
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