
Il quotidiano britannico Metro riferisce che la vittoria del conservatore Boris Johnson alle elezioni britanniche ha sollevato timori tra i musulmani che hanno iniziato a prepararsi a lasciare il paese per paura sulla “sicurezza personale”.
Boris Johnson ha vinto le elezioni del 12 dicembre.
Durante la campagna elettorale, si è scusato ed ha promesso un’inchiesta dopo che alcuni candidati conservatori avevano condiviso messaggi anti-musulmani dall’attivista nazionalista Tommy Robinson, ha osservato il quotidiano Metro.
I messaggi di persone che esprimono preoccupazione per la vittoria dei conservatori nel Regno Unito sono stati pubblicati sui social media:
“Da quando Boris Johnson ha vinto la maggioranza, cinque diverse famiglie hanno parlato con me del loro piano di lasciare il Regno Unito nel caso in cui il razzismo peggiori.
Siamo spaventati ”
Nell’agosto 2018, Boris Johnson si è trovato particolarmente sotto il fuoco delle critiche a seguito delle sue osservazioni sulle donne velate.
Riferendosi alla decisione della Danimarca di vietare il velo integrale nello spazio pubblico in una colonna pubblicata dal Telegraph, ha definito i burqa “assolutamente ridicoli”, paragonando le donne che indossano il velo pieno a “cassette delle lettere” e “rapinatori di banche”. fr.sputniknews.com
Leggiamo che sul lungomare di Palmi un marocchino avrebbe minacciato di fare esplodere una bombola di gas ma che è stato "disarmato" dagli stessi abitanti e poi fermato ed identificato dai carabinieri insieme a quattro connazionali.
Il gesto si è verificato alla Tonnara di Palmi venerdì sera ed ha provocato panico tra i residenti del posto che si sono immediatamente riversati per strada quando uno dei 5, Mohamed Laaraky, di 32 anni, ha minacciato di far esplodere sul lungomare la bombola presa nell'abitazione dove, insieme agli altri connazionali, aveva trovato alloggio da pochi giorni grazie alla compiacenza del proprietario.
Verso le 18.30, è la ricostruzione dei carabinieri, l'uomo, in evidente stato di ebbrezza alcolica, è uscito dall'abitazione con la bombola, minacciando di morte i connazionali e tutti i presenti, appiccando fuoco con un accendino e provocando una fiammata di circa un metro. Alcuni residenti più coraggiosi, hanno riferito i carabinieri, sono riusciti a strappargli dalle mani la bombola e a chiudere il rubinetto.
Quando i Carabinieri sono arrivati l'uomo è stato portato in caserma, non prima di aver affermato di essere "il prescelto". Poco dopo sono stati fermati anche gli altri 4 extracomunitari.
Al termine delle verifiche, il Prefetto di Reggio Calabria ha emesso il decreto di espulsione dal territorio italiano nei confronti dei cinque marocchini, che sono stati inoltre denunciati per permanenza clandestina sul territorio nazionale.
Nei confronti di Laaraky, il Prefetto, ha adottato un provvedimento di espulsione per motivi di pubblica sicurezza.
L'uomo è stato immediatamente condotto al Cpr di Bar, in attesa di rimpatrio.
L'abitazione affittata in nero dai cinque è stata sequestrata.
Leggiamo ancora che per i cinque cittadini marocchini, tutti irregolari in Italia, è poi scattato il provvedimento di espulsione.
5 espulsioni ? Magari tutte insieme ?
E chi le eseguirebbe?
Le uniche espulsioni, che si sappia, sono quelle fatte dalla Germania che espelle i profughi sbarcati in Italia.
In Italia solo pagliette e pure verbali.
L’unica cosa buona è che sia stata sequestrata l’abitazione illecitamente fittata ai migranti.
Speriamo avvenga dappertutto.
I flussi di denaro inviati da residenti nell’Unione europea verso paesi extra-Ue, indicati come trasferimenti personali, sono stati pari nel 2018 a 35,6 miliardi di euro, rispetto ai 32,6 miliardi di euro dell’anno precedente.
Gli afflussi verso l’Ue sono stati pari a 10,9 miliardi di euro nel 2018, un dato invariato rispetto al 2017.
Ciò ha comportato un saldo negativo (24,6 miliardi di euro) per l’Ue con il resto del mondo. Questi i dati di Eurostat, l’Ufficio di statistica dell’Ue.
La maggior parte dei trasferimenti personali consiste in flussi di denaro inviati dai migranti nel loro paese di origine.
Tra gli Stati membri, i deflussi di trasferimenti personali nel 2018 sono stati più elevati da Francia (11,4 miliardi di euro), seguita da Spagna (7,7 miliardi di euro), Regno Unito (7 miliardi di euro), Italia (6,5 miliardi di euro) e Germania (5,2 miliardi di euro).
Al contrario, gli afflussi più alti sono stati registrati in Portogallo (3,6 miliardi di euro), davanti a Romania (3 miliardi di euro), Polonia (2,9 miliardi di euro), Regno Unito (2,3 miliardi di euro) e Italia (2 miliardi di euro).
Di conseguenza, le maggiori eccedenze nei trasferimenti personali sono state registrate nel 2018 in Portogallo (3,1 miliardi di euro), Romania (2,7 miliardi di euro) e Polonia (2,5 miliardi di euro), mentre la Francia (10,5 miliardi di euro) ha registrato il disavanzo di gran lunga maggiore, seguita da Germania (5,1 miliardi di euro), Regno Unito (4,7 miliardi di euro) e Italia (4,5 miliardi di euro). Agenzianova