
Redazione TirrenoNews
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Gli scritti del Comune di Amantea “bocciati” in “italiano”.
Mercoledì, 06 Luglio 2016 18:47 Pubblicato in PoliticaCi stiamo chiedendo: ”la commissione del concorso dei vigili urbani avrebbe promosso gli scritti ( e gli scrittori, chiunque loro siano) del comune di Amantea?”
Provate voi a valutare come scrivono, ripeto chiunque loro siano.
- Alla consigliere comunale Francesca Menichino. Si doveva scrivere od al consigliere comunale od alla consigliera comunale. Indecisi!
- Ha inoltrato alla presidente della commissione. Si doveva scrivere od al presidente della commissione od alla presidentessa della commissione. Indecisi!
- Manca l’articolo “la” (o almeno l’articolo “una”) tra le parole concorso e richiesta.
- Manca la preposizione “in” tra “ e pertanto si è –in- grado di riscontrare…).
- Al punto 1) si legge che “la valutazione 3 non è stata mai utilizzato”. Occorreva dire utilizzata, visto che” valutazione” è femminile!
- Al punto 3 si legge che le correzioni portano “ l “ firma di tutti i commissari. Si doveva leggere “la” firma. Distrazione!
- Sempre al punto 6 manca il verbo è. La commissione a questi due articoli si ( è ) attenuta. Approssimativi!.
- Al punto 4 si legge “nel riportato nel verbale 7”. Ad abundantiam!
- Nel punto 6 si legge “i criteri per li espletamento” anziché per l’espletamento. Distratti!
- Più avanti si legge “vizi procedimentali che abbiamo causato” . Volevano sicuramente scrivere “abbiano causato”. Approssimativi!
- Ma la perla è sicuramente l’apostrofo all’articolo “un” che si rileva nell’ultimo periodo quando si legge che le ricorrenti c”chiedevano “un ‘ intervento”.
Ecco il testo della lettera :
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L'incredibile vicenda del vigile Francesca Perna; prima a Scilla, bocciata ad Amantea
Mercoledì, 06 Luglio 2016 17:18 Pubblicato in Comunicati - Sport - GiudiziariaFrancesca Perna è una giovane laureata che ha prestato attività lavorativa per 10 anni in qualità di Vigile Urbano per conto del comune di Amantea ottenendo costante ed univoco apprezzamento da parte dei cittadini, degli amministratori e dei comandanti della polizia Municipale.
La dottoressa Perna Francesca però è stata bocciata addirittura alla prima prova scritta del concorso per vigile urbano indetto dal comune di Amantea .
Un concorso gestito dalla “atipica” commissione costituita dalla commissione giudicante costituita dalla dottoressa Maria Gabriella Sicilia , funzionaria della prefettura di Cosenza, dal luogotenente dei carabinieri Gerardo Sica, già comandante della stazione dei CC di Paola, e dal comandante della polizia provinciale di Cosenza, in pensione, Colaiacovo Giuseppe, una commissione nominata con delibera di giunta n 124 del 23.6.2015 dopo aver tentato inutilmente una sua più rappresentativa costituzione tentata con la delibera di Giunta n 19 del 30.11.2014 quando si chiese che a costituirla fossero nominate le persone indicate dal Prefetto, dal Questore e del presidente del Tribunale di Paola.
Ma il mondo gira e quello che non è stato buono per Amantea lo diventa per il Comune di Scilla
Francesca partecipa ad un concorso per vigile urbano per titoli nel comune di Scilla ed è PRIMA.
Prima su 261 candidati.
Un bella soddisfazione per Francesca
Una vicenda strana per noi nel constatare che quello che è migliore per il comune di Scilla non è buono per Amantea, il suo paese.
Ecco la delibera.
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Ecco la risposta del comune alla interrogazione di Francesca Menichino.
Mercoledì, 06 Luglio 2016 14:14 Pubblicato in Economia - Ambiente - EventiScrive la consiglie ra del M5s Francesca Menichino in relazione alla risposta del comune alla sua interrogazione sul concorso dei vigili:
“E’ una “non risposta” il riscontro che ci forniscono il sindaco di Amantea e il responsabile dell’ufficio personale alla nostra interpellanza sul concorso per la stabilizzazione dei vigili.
C’erano stati il ritardo ingiustificato, l’intervento del TAR e la bocciatura di tutti i vigili precari, tranne una, la moglie dell’attuale vice del comandante Caruso.
C’era stata poi una denuncia pubblica di una delle vigilesse in un nostro comizio verso la politica “affamata di potere” e autrice di “facili promesse elettorali”
Di lì un accesso agli atti e il riscontro di tanti, troppi errori: griglie modificate, valutazioni non presenti nelle griglie, voti corretti che in un caso, per l’unica vigilessa promossa, hanno modificato l’esito stesso del concorso, visto che con le correzioni la candidata Faceto è passata dalla bocciatura (20,5) alla promozione (21,5).
Il 6 giugno avevamo interpellato il sindaco, il consigliere Adelmo Mannarino delegato al personale, il funzionario Mario Aloe e la segretaria generale; qualche giorno fa ci è giunta via mail-pec la risposta.
E’ veramente imbarazzante leggere il testo di questa risposta, per diverse ragioni:
-Al di là degli errori ortografici che balzano all’occhio (ne abbiamo contati dieci) ciò che più colpisce è che per dare risposta il responsabile del personale non ponga in essere osservazioni proprie, ma abbia dovuto chiedere “controdeduzioni” alla Presidente di Commissione dott.ssa Sicilia.
Quasi volesse delegare a lei anche le proprie responsabilità.
-Di fatto poi non vengono date risposte nel merito e non v’è alcuna chiarezza rispetto ai rilievi mossi, che, e questo è l’assurdo, la dott.ssa Sicilia dichiara esplicitamente di non aver compreso.
Ed infatti in alcuni punti risponde in modo difforme dalla interrogazione posta.
-Nulla poi si dice sul perché questa procedura che era un atto dovuto sia stata rinviata fino al punto che i concorrenti si son dovuti rivolgere al Tribunale amministrativo regionale che poi ha condannato il Comune al pagamento delle spese.
-E nulla si dice sulla necessità di non far gravare queste spese sui cittadini, come richiesto dal M5s.
In sostanza una risposta incompleta e pilatesca che affidiamo ai giudizi dei cittadini.
E che arriva mentre una delle vigilesse bocciate, Francesca Perna, risulta prima su 261 concorrenti in una graduatoria per soli titoli presso il Comune di Scilla. Dovrebbe essere un vanto per il Comune di Amantea per il quale lei ha lavorato per circa 10 anni. Lo stesso Comune che l’ha mandata a casa.
E se non lo meritava ha mortificato lei e la comunità.
E’ ora di restituire meritocrazia, trasparenza, imparzialità e legalità alle istituzioni pubbliche, e alle procedure di assunzione del personale. In modo che non si possa nemmeno dubitare che la politica sia intervenuta né per favorire né per danneggiare coloro che concorrono per un posto di lavoro.
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