
Redazione TirrenoNews
Dal 2005 la Redazione di TirrenoNews.Info cerca di informare in modo indipendente e veloce.
Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Incredibile: Befera di Equitalia diventa più buono
Sabato, 18 Maggio 2013 12:41 Pubblicato in ItaliaEquitalia si trasforma. Per mesi è stata lo spauracchio dei contribuenti. E' stata accusata di essere troppo rigida e di non capire le condizioni dei lavoratori.
Adesso, nel giro di poche ore, l'agenzia diretta da Attilio Befera, sembra aver cambiato volto.
Lo ha fatto annunciando una serie di provvedimenti: "Sta uscendo una comunicazione di servizio e poi seguirà una modifica della circolare che dà la possibilità, su richiesta dell'interessato, di eliminare le sanzioni per il ritardato versamento". Lo ha annunciato lo stesso Befera parlando della detassazione dei premi di produttività nel corso del Forum del Lavoro 2013 del Sole 24 Ore.
Le sanzioni saranno sospese fino a luglio. "Questo riguarda il periodo da gennaio a luglio - ha spiegato Befera - perché gli accordi collettivi possono intervenire successivamente alla data di effettivo accordo informale sugli incrementi di produttività. Non può essere retroattivo dal punto di vista fiscale però ci sembra giusto che le sanzioni non vengano applicate".
Non basta: Befera ha anche annunciato che l'Agenzia delle Entrate sta per emanare "una direttiva in cui si semplificano notevolmente i criteri di controllo per le richieste di rimborso Iva per accelerare ancora di più questa procedura". E che "i rimborsi maturati nel 2012 saranno liquidati entro la fine dell'anno"
L'annuncio segue di 24 ore un altra novità attesa soprattutto da pensionati e lavoratori dipendenti. Non sarà possibile alcun pignoramento sui conti correnti bancari o postali dove vengono versati stipendi e pensioni. "Riscuotere le imposte - ha detto Befera - è fare il nostro dovere ma dobbiamo certamente farlo cercando di tener conto dell'attuale situazione di crisi. E con lo stop dei pignoramenti Equitalia si è mossa a favore dei cittadini".
A queste boccate d'ossigeno se ne aggiunge un'altra, legata al Redditometro. Lo strumento, studiato per confrontare spese ed introiti in modo da scovare gli evasori, non sarà un grande fratello fiscale, come da molti temuto. Un "nuova" versione partirà a maggio e prevede controlli solo in casi di evasione "spudorata" e garantirà più spazio al confronto con i contribuenti.
Un cambiamento repentino da parte della politica di Equitalia che non è passato inosservato. Le condizioni degli imprenditori italiani hanno avuto un ruolo primario.
Ma alcuni rumors raccolti all'interno dell'agenzia ipotizzano anche un'altra motivazione. Il mandato di Befera si sta avvicinando alla scadenza naturale per raggiunti limiti di età e non è escluso che il direttore dell'Agenzia delle Entrate stia puntando su una nuova immagine per aprirsi la strada verso la presidenza di una banca. E c'è chi ricorda che il cammino di Befera è partito proprio da un istituto di credito, Efibanca.
NdR Non lo sapevamo! Ora capiamo di più!!! Banca-Equitalia-banca!
“ e adesso pagami” : Arrivano i soldi ai comuni di Amantea, Aiello, eccetera.
Sabato, 18 Maggio 2013 12:38 Pubblicato in CalabriaUn tempo quando il committente non pagava la prestazione della banda, questa si metteva sotto casa o sotto il municipio ed intonava una musichetta “ pataban, pataban, pataban” che tutti sapevano avesse queste parole “ vuoglju i sò” ( sordi), “ vuoglju i sò ”, “vuoglju i sò ”. E molto spesso li ricevevano perché il committente non voleva essere conosciuto come “ malu pagaturu”.
Oggi si può invocare “Bella senz’anima” di Riccardo Cocciante nel verso che dice “ e adesso “pagami” come puoi fare tu, ma non illuderti, io non ci casco più”, nel senso che non ti do più credito!
Oggi, perché il Ministero dell’economia sta riempiendo i comuni di soldi a fronte di un pagherò che non si sa se sarà mai pagato.
Tanti comuni e perfino province. Per esempio:
La Provincia di Cosenza che ottiene 7,3 milioni di euro a fronte degli 11,7 richiesti.
La Provincia di Catanzaro, invece, arrivano 2,2 milioni di euro a fronte dei 3,6 richiesti.
La provincia di Crotone che riceve 5,8 milioni, a fronte di una richiesta di 9,8.
La Provincia di Vibo Valentia,che si vede arrivare 4,1 milioni di euro a fronte di una richiesta di quasi 6,6 milioni.
Ovviamente questo significa che le Province non saranno più soppresse!!!!
E poi Reggio Calabria, Vibo Valentia, Cosenza , mentre Catanzaro, e Crotone non hanno avanzato richieste al Ministero.
Ma andiamo a noi!!!
Amantea riceve 4.375.068 su 7 milioni richiesti. Finiranno di pagarli i nostri figli, nipoti e pronipoti il 31 maggio 2042 che sicuramente ci diranno :”GRAZIE!!” Posto che ci sia ancora Amantea!!
Aiello Calabro riceve 472.507,40 euro su 756.000,00 richiesti
Belmonte Calabro riceverà 418.674,06 euro su 669.868,00 richiesti
Longobardi riceverà 1.358.044,54 euro su 2.172.837,26 richiesti
Fiumefreddo Bruzio riceverà 2.008.156,42 euro su 3.213.000,00 richiesti
Lago riceverà 985.823,80 euro su 1.577.293,41 richiesti
Serra d’Aiello riceverà 470.888,62 euro su 753.410,00 richiesti
San Lucido riceverà 1.625.526,44 euro su 2.600.801,62 richiesti
Etichettato sotto
Processo contro il clan Giampà, ecco tutte le 36 condanne
Sabato, 18 Maggio 2013 09:46 Pubblicato in Lamezia Terme36 inquisiti,36 condannati. Decimato il clan Giampà.
Il pubblico ministero, Elio Romano, aveva chiesto la condanna di tutti gli imputati a pene tra 15 anni e due anni e quattro mesi.
Il gup distrettuale di Catanzaro, Giovanna Mastroianni, a conclusione del dibattimento con rito abbreviato ha invece disposto le seguenti condanne:
Notarianni Aldo - 13 anni 8 mesi
Notarianni Aurelio - 12 anni + 8.000 € multa
Giampà Francesco - 12 anni
Giampà Pasquale - 12 anni
Bonaddio Vincenzo - 11 anni 8 mesi
Giampà Vincenzo cl. 70 - 10 anni 2 mesi
Catroppa Pasquale - 10 anni 4 mesi + 40.000 euro di multa
Notarianni Giovanni - 10 anni + 12.000 euro di multa
Notarianni Luigi cl. 74 - 10 anni
Giampà Domenico - 9 anni 6 mesi
Molinaro Maurizio - 9 anni
Catroppa Giuseppe - 9 anni 4 mesi + 8.000 € multa
Chirico Domenico cl. 82 - 9 anni 4 mesi
Arcieri Vincenzo - 9 anni 4 mesi
Torcasio Alessandro - 9 anni
Notarianni Antonio - 8 anni e 10 mesi
Cappello Giuseppe - 8 anni 8 mesi
Voci Antonio - 8 anni 8 mesi
Giampà Vincenzo "Camacio” - 8 anni + 2.000 € multa
Notarianni Rosario - 8 anni e 8 mesi
Giampà Saverio - 8 anni 8 mesi
Paola Claudio - 8 anni 4 mesi
Giampà Davide - 7 anni 8 mesi
Giampà Giuseppe - 6 anni 8 mesi
Muraca Umberto - 6 anni 4 mesi e 24.000 € multa
Cerra Nino - 6 anni 4 mesi e 24.000 € multa
Gidari Roberto - 6 anni
Giampà Rosa - 5 anni 4 mesi + 2.200 multa
Bonaddio Pasqualina - 5 anni + 2.200 multa
Notarianni Luigi cl. 92 - 5 anni e 4 mesi
Giampà Vanessa - 4 anni
Piraina Luca - 4 anni + 2.400 di multa
Meliadò Franca Teresa - 3 anni 2 mesi
Paradiso - 2 anni 4 mesi e 2.400 euro multa
Chirico Domenico cl. 77 - 1 anno 2 mesi + 6.000 euro di multa
Il capo del gruppo criminale, Francesco Giampà, detto "il professore", è stato condannato a 12 anni. Per il figlio di Giampà, Giuseppe, collaboratore di giustizia, è stata disposta la condanna a sei anni e otto mesi.
Nel processo era imputata anche la moglie di Francesco Giampà, Pasqualina Bonaddio, condannata a cinque anni.
Il gup ha anche disposto il risarcimento dei danni alle parti civili tra cui figurava il Comune di Lamezia Terme, l'Associazione antiracket lametina, la Federazione nazionale delle associazioni antiracket e antiusura ed alcuni imprenditori vittime delle estorsioni.
Il PM Elio Romano: "Sicuramente è una sentenza storica. Sono state accolte in pieno le richieste della Procura. Tra l'altro è stata disposta la confisca dei beni di alcuni degli imputati come i Notarianni. Alcune pene comminate dal Gup, in qualche caso, sono state superiori alle mie richieste per un calcolo diverso sulle aggravanti. Il Gup, Giovanna Mastroianni, con queste pene ha dimostrato di essere convinta dell'impianto accusatorio da noi presentato. Una sentenza davvero importante. Un'altra cosa da sottolineare è la condanna delle donne della cosca Giampà, si tratta di un fatto notevole perchè in passato non si sarebbe ottenuto".
Il capo Squadra Mobile Catanzaro Rodolfo Ruperti, "Sono molto soddisfatto per questa sentenza perchè significa che il nostro lavoro è stato apprezzato, prima dalla Procura ed ora anche da una sentenza. Non avevamo dubbi su riconoscimento del 416 bis, perchè il lavoro che abbiamo fatto è stato notevole e di altissimo valore. Adesso continuiamo così per debellare le restanti cosche lametine".
Etichettato sotto