L’Italia, lo sappiamo tutti, è la patria dei misteri.
Ma tutti pensavamo ad altri misteri lontani, come la strage di Piazza della Loggia, quella di Bologna, quella di Ustica.Ed invece no! I misteri continuano. Per esempio per il caso dei marò.
- 1)Che ci facevano sulle navi?. Quale contratto avevano? Erano soldati Italiani( perché non i poliziotti?) impiegati per la difesa dei beni italiani dagli attacchi dei pirati? Od erano privati che per la loro professionalità venivano messi in congedo dall’esercito per essere impiegati da aziende private? Da chi dipendevano? Dal comandante della nave od erano autonomi nella loro azione?
- 2)L’incidente è avvenuto in acque internazionali, da cui la competenza italiana ? .Od è avvenuto in acque indiane, da cui la competenza dell’India? Perché non è stata applicata la normativa internazionale del trattato di Vienna.
- 3) Perché il comandante della nave è andato in un porto indiano praticamente consegnando i due marò? Perché non ha fatto tappa in un altro porto sbarcando i due militari?
- 4)Perché l’Italia non ha preteso di inviare la propria polizia per accertare se davvero i colpi sulla barca erano stati sparati da armi in dotazione ai marò?
- 5)Chi ha deciso di non reinviare i militari in india pur avendo assunto tale impegno? Per quali ragioni? Che cosa pensava di ottenere?
- 6)Troppo blanda è apparsa la reazione dell’Italia al sequestro del nostro ambasciatore in aperto contrasto con le norme internazionali. Troppo strano che dopo tale sequestro qualcuno ha pensato bene di di restituire i marò? A chi appartiene questa decisione? Per quali ragioni? L’ambasciatore ( incolpevole) è più importante dei due marò? O piuttosto dietro ci sono anche ragioni di ordine economico?( vedi in basso 1)
- 7)Perché l’ammiraglio Luigi Binelli Mantelli, capo di Stato maggiore della Difesa dice che questa vicenda è una farsa? Che cosa sa e non dice?
- 8)Ma davvero lasciamo nostri soldati a rischiare la pena di morte per aver fatto il proprio dovere di soldati? Ma che Italia è questa che manda i propri soldati a morire in Afganistan e i propri soldati in carcere per aver fatto il proprio dovere? E che Governo è questo?
Potremmo continuare a lungo ( e forse ne varrebbe la pena) ma vi faremmo perdere troppo tempo.
- 1)I MEDIA INDIANI: TORNATI PER INTERESSI ECONOMICI - I principali giornali indiani si interrogano oggi sull’inaspettata “inversione a U” del governo italiano nel caso dei due marò, rientrati ieri in India dopo che Roma la scorsa settimana aveva annunciato la sua intenzione di non riconsegnare i due soldati, tornati in Italia lo scorso mese con un permesso temporaneo per le elezioni politiche del 24 febbraio. Cosa ha spinto l’Italia a questa svolta “è ancora un mistero” scrive l’Hindustan Times, ma la ragione più probabile è il timore del governo italiano di subire ripercussioni sul piano commerciale. “Roma potrebbe aver realizzato che la sua decisione era controproducente”, visto che l’India era pronta a riconsiderare i rapporti bilaterali nel caso di un mancato rientro dei due marò, accusati di aver ucciso due pescatori indiani in una operazione antipirateria. “Un ridimensionamento dei rapporti avrebbe colpito duramente l’Italia”, scrive l’Hindustan Times, e la “prima vittima” sarebbe stata Finmeccanica, peraltro già coinvolta in un caso relativo al presunto pagamento di tangenti per assicurarsi la vendita di 12 elicotteri Agusta Westland al governo indiano.
Anche il Times of India si chiede se il ritorno dei marò non sia stato “influenzato” da valutazioni di ordine commerciale: “Anche se non è chiaro se gli imprenditori italiani abbiano fatto pressioni al governo italiano per rimandare (in India) i marò e a che livello, questi hanno comunque espresso l’auspicio per una soluzione ‘diplomatica’ della crisi”, affinchè non siano colpiti gli scambi commerciali, “ancora relativamente piccoli ma in crescita”.