Siamo a Novosibirsk, nella Federazione Russa e del Distretto Federale Siberiano occidentale. Novosibirsk è la terza città per importanza della Russia.
E’ il pomeriggio 12 luglio.
Siamo sulle rive del fiume Ob dove la gente fa il bagno visto il clima torrido
Diverse aree della Siberia centrale e occidentale sono state colpite da una intensa ondata di caldo con picchi di temperature che hanno raggiunto i +35°C +36°C all’ombra, avvicinandosi addirittura alla soglia dei +38°C +39°C nel sud della Russia asiatica.
Nella giornata di ieri, su Novosibirsk, dopo un pomeriggio estremamente caldo e molto umido, con temperature che hanno raggiunto i +37°C (la massima di ieri all’aeroporto di Novosibirsk), intorno alle 07:00 PM (ora locale) il cielo ha cominciato dapprima ad annuvolarsi (cumulogenesi termiche), per poi oscurarsi per il sopraggiungere da S-SO di un imponente “Cluster temporalesco”, sviluppatosi appena fuori la città nelle ore precedenti.
Il cumulonembo formatosi è il responsabile di una grandinata rarissima, forse senza precedenti. Sono piombati a terra chicchi di grandine enormi , simili ad una palla da tennis che hanno fatto scappare i bagnanti che si rinfrescavano nelle acque dell’OB.
Chicchi di grandine pesantissimi e capaci di ferire anche gravemente
La grandine è stata preceduta da un vento fortissimo al quale è seguita una intensa pioggia alla quale ha fatto seguito la estrema grandinata che ha provocato ingenti danni e tanta paura a chi trascorreva una calda serata di luglio all’aria aperta
Un fuggi fuggi
In tanti, soprattutto ragazzi , alla ricerca di un riparo.
I chicchi sono caduti in acqua ( vedi foto in basso) come veri e propri sassi capaci anche di ferire gravemente.
Diversi sono stati i feriti ed i contusi
Un albero, inoltre, sarebbe caduto su una tenda nella quale c’erano 3 bambini, due dei quali sarebbero morti mentre un terzo sarebbe in ospedale in condizioni gravissime
Secondo gli esperti la grandinata sarebbe stata determinata dal fortissimo “gradiente igrometrico” che si è venuto a creare in loco, fra l’aria molto calda e umida, stagnante al suolo da diversi giorni, e l’aria più fredda e secca che è sopraggiunta alle quote superiori della troposfera.
Fuggifuggi
chicchienormi