Tempi duri per gli amministratori di Nocera Terinese.
La Guardia di Finanza di Lamezia Terme, infatti, ha eseguito il sequestro preventivo di beni immobili, per un valore di circa 500.000 euro.
Il sequestro è stato disposto dal Gip Carlo Fontanazza del tribunale di Lamezia, su richiesta della Procura della Repubblica nella persona del sostituto procuratore Santo Melidona
L’indagine è stata condotta dalle fiamme gialle diretta dal colonnello Fabio Bianco.
I finanzieri hanno ribattezzato questa operazione “Hopless", vale a dire "senza speranza", proprio dal nome del bar che tradotto "hope" significa "speranza".
L'accusa sostiene che gli amministratori indagati avrebbero deliberato la vendita di un immobile del Comune favorendo due commercianti.
Le accuse sono per tutti di abuso di ufficio in concorso ed ai due imprenditori è stato contestato anche il reato di falso ideologico.
Gli atti avrebbero consentito di ottenere un'indebita ed ingiustificata riduzione del prezzo dell'immobile, da 300.000 euro circa a 137.763 euro, con equivalente danno alle casse dell'ente.
In uno al sequestro l’avviso di garanzia a sei amministratori e funzionari pubblici ed ai due gestori del bar "Hope".
Gli indagati
Ferlaino Luigi, nella sua qualità, all’epoca dei fatti, di sindaco e responsabile del servizio tecnico finanziario del comune di Nocera Terinese;
Rocca Gaspare, nella sua qualità, all’epoca dei fatti, di componente della giunta comunale, attualmente sindaco del paese;
Macchione Vincenzo, all’epoca dei fatti, di componente della giunta comunale, attualmente vicesindaco;
Russo Saverio, nella sua qualità, all’epoca dei fatti, di componente della giunta comunale;
Vocaturo Michele, nella sua qualità, all’epoca dei fatti, di componente della giunta comunale;
Amatruda Felicia Angela, nella sua qualità, all’epoca dei fatti ed anche attualmente, di segretario comunale del comune di Nocera Terinese;
Macchione Gregorio, commerciante;
Macchione Federico, 30 anni, commerciante.