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Redazione TirrenoNews

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Ci passano in tanti, amministratori compresi, funzionari comunali compresi, personale e dirigente della banca in primis ed ogni giorno.

Ma nessuno vede niente.

Non è un mistero è un fatto sociale, ormai.

Nessuno si scandalizza, nessuno protesta, tutti tacciono e si fanno i fatti loro.

Il rischio è terribile.

Potresti apparire anomalo rispetto al contesto sociale che ti ospita e di cui fai parte .

D’altro canto anche l’altro rischio è terribile.

Domani ognuno potrebbe trovarsi davanti casa propria una discarica, un camion che ti impedisce di uscire.

A chi ti rivolgi allora ?

Al tuo assessore?

E se hai sbagliato ed il tuo parente non è stato eletto, che fai?

Forse per questo ci hanno segnalato il più grande cestino per rifiuti di tutta Amantea ( e forse non solo), un cestino dove ognuno può buttare tutto e continuamente e dove ( davvero da Guinness) nasce anche il verde.

Non sappiamo a chi appartenga ( riteniamo alla banca).

Non sappiamo chi ha progettato , realizzato ed autorizzato il cestino

Non sappiamo a chi spetti pulirlo( alla banca? Al comune?)

Sappiamo solo che un popolo che fa finta di non vedere e che non parla forse non è un popolo ma un gregge.

Noi intanto ve lo proponiamo

E siamo anche certi che da qualcuno sarà pulito

Anche per evitare che qualche altro cittadino ci segnali queste vicende o che qualcuno apponga un segnale turistico che inviti i pochi ospiti in Amantea a cogliere gli angoli più belli della nostra città!

Le due Calabrie ed il Pd. Oliverio e Callipo.

Venerdì, 25 Luglio 2014 20:07 Pubblicato in Calabria

Questo è il comunicato del PD nazionale Area Renzi:

“La riunione di ieri, giovedì 24 luglio, presso la sede nazionale del Pd, alla presenza del vicesegretario nazionale del pd Lorenzo Guerini, del segretario regionale del pd calabrese, Ernesto Magorno, del sottosegretario sen Marco Minniti, di parlamentari, consiglieri regionali e dirigenti del pd calabrese, ha preso atto, con forte rammarico, dell'insuccesso della candidatura dell' avvocato Massimo Canale alle primarie per la presidenza della Regione Calabria.

Candidatura unitaria, forte e vera, proposta dai vertici del pd calabrese e condivisa dal vicesegretario nazionale Lorenzo Guerini che l'ha fortemente sostenuta fino all'ultimo momento.

La candidatura è stata poi condivisa da altre aree della minoranza pd, ma respinta dalla parte dell'ex area-Cuperlo che sostiene la candidatura di Mario Oliverio.

La candidatura unitaria di Massimo Canale avrebbe potuto rappresentare un momento di straordinaria unità e compattezza del pd calabrese, secondo gli auspici della segreteria nazionale del partito.

Preso atto di tutto ciò, e ringraziato l'avv. Canale per la disponibilità e la sensibilità dimostrate, è stato deciso di convergere sul sindaco di Pizzo Calabro, Gianluca Callipo, quale candidato alle primarie del centro-sinistra per la presidenza della regione.

Si tratta di una scelta giovane e di fortissimo rinnovamento, capace di dare vita ad una vera e propria svolta generazionale, programmatica e culturale, come mai si era visto prima in Calabria.

Pd- Area Renzi Calabria .”

NdR. Vi chiederete perché parliamo di due Calabrie, vero? Stiamo ricordando la Calabria Citra flumen Nhetum e di Calabria Ultra flumen Nhetum.

Sotto il dominio francese la Calabria citra era suddivisa nei seguenti distretti:

E guada un po’ tutto il resto era la Calabria ulteriore.

Anche oggi sotto il dominio renziano la calabria ha due potenziali governatori simbolo di due distinte Calabrie

La calabria della montagna l’uno e la calabria del mare l’altro

La calabria del caciocavallo il primo e la calabria del tonno il secondo

La calabria stanziale l’uno e la calabria del viaggio e dell’avventura l’altro

La calabria del passato il primo e la calabria del futuro il secondo

Ma forse non è così; forse sono soltanto due facce del potere.

Però una forte differenza c’è .

Il primo ha già la sua corte i suoi vassalli, i valvassori, i valvassini ed al di sotto tutti noi gli schiavi a lavorare e produrre.

Il secondo ancora no e non sappiamo se li vuole

W la Calabria libera e democratica.

Spesse volte le frasi sibilline utilizzate dai giornalisti sembrano profetiche

Potrebbe essere il caso dell’articolo di oggi a firma di Stefania Sapienza su “Il Garantista” , là dove si legge” Molto presto, dunque, la verità sarà portata a galla e non dovrebbe stupirci se qualche politici dovesse essere iscritto nel registro degli indagati, considerando che parte della documentazione nelle scorse settimane è stata acquisita dalla magistratura”.

Sembra una perfetta sintonia con quanto dichiarato da Massimiliano Ianni della CGIL che ha recentemente detto “Noi riteniamo, invece, che si tratta di soggetti troppo “buoni” nel senso che si sono fatti abbindolare da qualche assessore o da qualche consigliere comunale di turno che ha continuato a millantare promesse, mai mantenute”

Ed infatti la acuta giornalista segnala che “Un precario ha illustrato tutti i giochi politici sul caso alla magistratura” .

Bellissimo il termine “ giochi politici”, quasi come se ognuno di loro avesse le conoscenze tecniche e giuridiche sufficienti ad impostare strategie amministrative “border line” tali da sfuggire ad ogni indagine, in particolare se condotta da investigatori “non competenti”.

Non solo, ma il sottotitolo” Un valzer tra concorsi, modifica del fabbisogno e graduatorie” sembra una sintesi fortemente espressiva di un ente che da anni vive nel limbo di una precarietà che oggi appare in tutta la sua potenza.

Solo che queste cose vengono fuori SOLTANTO se denunciate da un precario incazzato, cioè come se nessuno nell’ente cercasse la verità e denunciasse le ingiustizie, come se nessuno controllasse niente.

E poi quell’altra frase sibillina dell’assessore che è stato costretto a dimettersi nemmeno un mese dopo la sua nomina solo perché non è stato concretizzato il passaggio che impegnava l’ente a far entrare nell’organico i precari che sono stati definiti nientemeno che nel 2004 dalla giunta La Rupa.

Eppure siamo a 10 anni di distanza da quella data nella quale venne effettuata una selezione per assumere 6 persone per 45 giorni

Certo che la storia ad Amantea sembra ripetersi come il giorno e la notte

6 erano i posti della selezione dei vigili precari, ma poi crebbero fino ad esaurimento della graduatoria

6 sono stati i posti del concorso dei vigili urbani definitivi che poi sono cresciuti fino ad esaurimento della graduatoria

Ed ecco perché Ianni si domanda “Perché il comune non può fare un concorso interno per questi giovani che sono in servizio da diversi anni?” e temendo di essersi lasciato sfuggire qualcosa vuole un incontro al sindaco di Amantea, “giusto per capire se l’ipotesi del concorso è stata esclusa a prescindere da tutto ed indipendentemente da ogni discussione”.

Voci sussurrano che non è così.

Voci sussurrano che sarebbe stata adottata la delibera ( n 92 ancora non pubblicata) di costituzione della commissione per la stabilizzazione, fermo restando che in tanti sostengono che in un momento di confusione ( anche per la CGIL) bene fa il sindaco Sabatino a RICHIEDERE ( era stato già chiesto in precedenza) il parere del dipartimento della funzione pubblica.

E bene farebbe anche la CGIL a sollecitare la risposta.

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