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Redazione TirrenoNews

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E’ il parere dell’avvocato Nicola Bruno.

Ecco la sua nota :

Lo scorso 25 luglio, presso il Tar Calabria, è stato discusso il ricorso elettorale proposto dai consiglieri di minoranza Nicola Bruno e Francesco Cicerelli, difesi dallo stesso Bruno, contro il comune di Longobardi, difeso dal professore avvocato Fabio Saitta, e nei confronti degli eletti alle ultime elezioni comunali dello scorso 25 maggio, non costituitisi.

<<Sussistono i presupposti -secondo l’avvocato Bruno- per far annullare le passate elezioni comunali >>.

Con ordinanza collegiale n° 01201/2014, il Tar ha disposto “la rinnovazione della notificazione nei confronti dei controinteressati Aldo Garritano e Donatella Attanasio” perché “non risultava perfezionata”.

<<L’amministrazione –commenta il capogruppo Bruno- probabilmente sperava che il processo si chiudesse alla prima udienza.

In realtà, l’unico effetto ottenuto è il rinvio al prossimo 17 ottobre. Infatti, malgrado il ricorso sia stato inviato al comune ed a tutti gli eletti, non si sa che fine abbia fatto la raccomandata indirizzata al consigliere di maggioranza Aldo Garritano, mentre la raccomandata indirizzata alla collega Donatella Attanasio è in giacenza presso l’ufficio postale di San Lucido.

Stupisce che il ricorso non sia stato ritirato dal consigliere di minoranza Attanasio nonostante sia stato indirizzato al suo studio legale.

E’ un comportamento che non trova spiegazioni soprattutto sul piano politico, visto che l’interesse comune ad entrambi dovrebbe essere quello di vedere annullate le elezioni comunali>>.

Ed ecco la sentenza integrale:

N. 01201/2014 REG.PROV.COLL. N. 01006/2014 REG.RIC.          

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Calabria (Sezione Prima) ha pronunciato la presente ORDINANZA

sul ricorso numero di registro generale 1006 del 2014, proposto da:

Nicola Bruno, Francesco Cicerelli, rappresentati e difesi dall'avv. Nicola Bruno, con domicilio eletto presso Tar Segreteria in Catanzaro, via De Gasperi, 76/B;

contro

Comune di Longobardi, rappresentato e difeso dall'avv. Fabio Saitta, con domicilio eletto presso Demetrio Verbaro in Catanzaro, via Vittorio Veneto, 48;

nei confronti di

Giacinto Mannarino, rappresentato e difeso dall'avv. Nazareno Pergolizzi, con domicilio eletto presso Nazareno Pergolizzi in Messina, via F. Bisazza, 14; Aurelio Garritano, Aldo Garritano, Antonio Costabile, Francesco Saliceti, Salimbeni Stancato, Carmela Patitucci, Marisa Gaudio, Donatella Attanasio;

per l'annullamento

del verbale delle operazioni elettorali dell'ufficio centrale relativo alla elezione del sindaco e del consiglio comunale del comune di Longobardi.

Visti il ricorso e i relativi allegati;

Viste le memorie difensive;

Visti tutti gli atti della causa;

Visti gli atti di costituzione in giudizio di Comune di Longobardi e di Giacinto Mannarino;

Relatore nella up speciale elettorale del giorno 25 luglio 2014 il dott. Giovanni Iannini e uditi per le parti i difensori come specificato nel verbale;

Rilevato che non risulta perfezionata la notificazione del ricorso introduttivo nei confronti dei controinteressati Garritano Aldo e Attanasio Donatella;

Rilevato, pertanto, che il contraddittorio non è integro;

Ritenuta la necessità di disporre la rinnovazione della notificazione nei confronti degli indicati soggetti, assegnando ai ricorrenti, per l’effettuazione dell’incombente, il termine perentorio del 20 settembre 2014, fornendone prova mediante deposito in Segreteria entro lo stesso termine;

P.Q.M.

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Calabria (Sezione Prima) dispone la rinnovazione della notificazione del ricorso ai soggetti di cui in motivazione, nei termini nella stessa indicati.

Si comunichi alle parti.

Rinvia per il prosieguo alla pubblica udienza del 17 ottobre 2014.

Così deciso in Catanzaro nella camera di consiglio del 25 luglio 2014 con l'intervento dei Signori Magistrati:

Guido Salemi, Presidente

Giovanni Iannini, Consigliere, Estensore

Emiliano Raganella, Referendario

DEPOSITATA IN SEGRETERIA Il 25/07/2014

La locandina fa sgranare gli occhi a chiunque abbia modo di leggerne il testo “Vigili urbani precari e cooperative sociali. Ipotesi voto di scambio”

Ed è una città incredula quella che si interroga sulla veridicità dell’assunto giornalistico.

Diverse le posizioni degli amanteani. Alcune terribilmente critiche, del tipo “ Ma davvero se ne sono accorti?”, ricordando le voci sulla “normalità” delle recenti elezioni . Altre caustiche del tipo “ Vida mò. Pure questa finirà a taralluzzi e vinu”.

Ed è comunque e per tutti una corsa ad acquistare il giornale.

La penna questa volta è di Stefania Sapienza de “Il Garantista” , non di Paolo Orofino del “Il quotidiano del Sud”, gli unici Giornalisti a trattare queste vicende.

Ed appena comprato il giornale è il titolo interno che solleva l’attenzione:” IL PARTICOLARE. Già un assessore ed un consigliere con delega, in tempi meno sospetti, avevano preso le distanze dal gruppo “dei furbetti” per paura di problemi futuri con la giustizia”

I nomi non sono riportati ma non è difficile scendere indietro nella memoria alla precedente giunta Tonnara e tentare di capire quello che la giornalista segnala.

Ed ecco la domanda sparata istintivamente dal primo lettore appena fuori dall’edicola con il giornale in mano e senza averlo ancora letto “Ma allora è una storia che riguarda la precedente giunta, non questa!”.

Gli occhi si sgranano.

Caspita potrebbe esserci del vero.

Due mani giunte si muovono alternativamente verso l’alto ed il basso a chiedere al lettore se stia facendo lo gnorri o se ancora non si sia svegliato, poi il dito batte tre volte sull’articolo del giornale come a dire “Svegliati” e soprattutto “Leggi”.

L’articolo viene letto non una ma più volte nell’intento di capire ogni passaggio.

E piano piano emerge qualche iniziale verità.

  1. La questione è stata trattata dalla Digos.
  2. Ora la questione è nelle mani della DDA non della Procura di Paola da cui ha preso il via.
  3. A far partire il tutto alcune denunce nelle quali si segnalavano anomalie sia per quanto attiene ai lavori affidati ad alcune cooperative sociali, sia per la mancata stabilizzazione dei vigili urbani “precari” al fine di far scorrere la graduatoria del dopo concorso pubblico ed agevolare qualcuno che era rimasto fuori dal bando ufficiale?
  4. E queste sono SOLO DUE delle situazioni delle quali la stampa è venuta a conoscenza ma altre questioni ben più pesanti sono al vaglio della DDA
  5. Una conferenza stampa mai tenuta

Ma è la chiosa finale che fa restare ancora più allibiti, quando segnala che “saranno sentiti coloro i quali avevano fatto trapelare di giochi poco puliti da part di avversari politici legati alla promessa di stabilizzazione, all’affidamento di incarichi ed alla liquidazione immediata di denaro per servizi resi all’amministrazione”.

E’ un fermento di ipotesi che coinvolgono alcuni candidati di più liste delle recenti elezioni

Ed i dicunt fioccano.

Ora non resta che attendere i prossimi atti della DDA.

Come dice qualcuno “ L’Estate 2014 sarà fresca e piovosa ma sotto il profilo giudiziario si annuncia molto calda!”

Recentemente abbiamo ricordato quanto ripete il M5S e cioè che “il sindaco si trova in un enorme conflitto di interessi data la presenza del padre nel ruolo centrale di responsabile del settore finanziario e di vicesegretario generale dell'ente. E' intuitivo ma è anche stabilito dalla legge (art.61 comma 1 n.2, TUEL, d. lgs. 267/2000, che cita testualmente “Non può essere eletto alla carica di sindaco o di presidente della provincia coloro che hanno ascendenti o discendenti ovvero parenti o affini fino al secondo grado che coprano nelle rispettive amministrazioni il posto di segretario comunale o provinciale”

La vicenda era esposta nella lettera della consigliera Francesca Menichino alla segretaria Mercuri insieme al problema della “mancata collocazione a riposo del suddetto Dott. Giuseppe Sabatino, beneficiario di una proroga di venti mesi concessa dall’Ente con delibera di giunta n.81 del 26/6/2013 sulla cui legittimità si chiede alla S.V. una prudente valutazione, nonché la trasmissione degli atti agli uffici competenti per i dovuti controlli di legittimità”

Non solo ma il M5S ribadiva che “Quello che altresì impressiona è la scarsa cautela mostrata anche dal Segretario Comunale che è apparsa quasi quale difensore d'ufficio del sindaco Sabatino e la cui riflessione giuridica a parer nostro alquanto fragile è stata seguita da un applauso scrosciante che l'ha messa in evidente imbarazzo. Sarebbe stato forse più prudente rimettere di sua iniziativa la questione al Prefetto e non solo dietro richiesta della consigliera Menichino, che tra l'altro si è trovata a dover insistere per ottenere una trasmissione di atti cui- è nostro avviso- doveva procedersi d'ufficio”

Ed oggi sempre la consigliera Menichino insiste ricordando la “ apodittica risposta della segretaria con annesso di ovazione”, cui conseguì la convalida degli eletti votata dallo stesso sindaco Sabatino”

Certezze della segretaria a cui corrisposero dubbi del Prefetto il quale “ ha esperito apposita istruttoria chiedendo ufficialmente al sindaco di contro dedurre nell’immediatezza dei fatti”

Alla risposta immediata della segretaria i ritardi del sindaco così come dichiara il M5S” la risposta del sindaco si è fatta attendere e dopo essere stata sollecitata è giunta lunedì scorso( 21 luglio 2014!)”

E popi aggiunge sempre il M5S. “ in rapida successione la conclusione del Prefetto: il problema c’è e si pone, le funzioni di segretario titolare e di vicesegretario sono analoghe, la norma è integrata”

Ciònonostante non viene dichiarata la decadenza ma per prudenza viene interessato il ministero dell’Interno cui viene rivolto uno specifico quesito”

Ora aspettiamo che si pronunci il Ministero.

E successivamente non si esclude il ricorso al competente tribunale .

E vista la unanime posizione della minoranza non si esclude che a farvi ricorso sia tutta la opposizione e qualche cittadino al fine di ripartire le spese.

In quella sede la possibilità per l’attuale sindaco di chiedere la conferma della sua supposizione, quella ricordata sempre da Francesca Menichino quando dichiarò di avere rilevato il problema della ineleggibilità e di aver ricevuto la risposta ironica del sindaco "le elezioni si vincono con i voti e non con i cavilli giuridici".

Il prefetto, però, non li ritiene esattamente cavilli e ha chiesto ufficialmente il parere del Ministero dell’interno. Staremo a vedere.

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