Redazione TirrenoNews
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La solidarietà di Concetta Veltri ad Anna Montemagno
Martedì, 24 Febbraio 2015 09:52 Pubblicato in Economia - Ambiente - EventiTanti e diversi sono stati gli interventi di solidarietà alla vigilessa Montemagno , tra cui quelli del Presidente Morelli, del Sindaco Sabatino, della consigliera Veltri, della Consigliera Menichino, del consigliere Ruggiero, dal Vicesindaco GB Morelli, del consigliere Mazzei, eccetera. Impossibile riportarli tutti. Ci limitiamo a riportare una sola parte di quello che né è una brillante sintesi perché unisce alla solidarietà allo Stato, che la vigilessa rappresenta, anche quello alla donna ed alla madre.
“E’ passato pochissimo tempo dall’ultimo consiglio comunale – dice Concvetta Veltri- che ha avuto come unico punto all’o.d.g. lo stesso triste e tragico tema e cioè gravi atti intimidatori a danno di rappresentanti delle istituzioni.
Oggi come ieri siamo di nuovo qui a chiederci cosa stia succedendo nella nostra città.
A questo punto non penso basti soltanto reagire con forza andando avanti con determinazione , ognuno nel proprio ruolo, ma occorre interrogarsi a partire proprio dalle vittime di tali vili atti, guardando in retrospettiva e ripassando tutti i momenti vissuti della propria vita lavorativa e non, al fine di collaborare con gli organi inquirenti riportando a loro anche un piccolissimo indizio che potrebbe essere fondamentale al fine della risoluzione del caso.
E oltremodo necessario vincere ogni forma di umana paura e collaborare a 360 gradi.
Non c’è altra via d’uscita se non vogliamo che Amantea sprofondi in un baratro senza ritorno.
Quanto successo è gravissimo, per questo mi sento di dare la mia profonda solidarietà alla vigilessa Anna Montemagno, egregiamente diretta dal comandante Emilio Caruso, che per quanto ne so, ha sempre svolto il suo lavoro in modo esemplare, e non per questo deve essere penalizzata con tanta ferocia.
Ho provato per un attimo ad immaginare come mi sarei sentita se lontano dal mio paese, dalla mia famiglia, avessi subito un attentato incendiario alla mia autovettura.
Avrei avuto paura? Forse. E non sarebbe stato certamente strano.
Anche gli eroi hanno paura e la vincono solo grazie al loro coraggio.
Avrei pianto di rabbia, consapevole di non aver fatto altro che il mio dovere?
Forse. Ed ancora una volta non sarebbe stato strano.
Le lacrime non sono un indice di debolezza
Avrei avuto bisogno di solidarietà?
Certamente. Ed avrei gradito che la gente del posto mi avesse espresso il proprio rammarico per quanto occorso.
Avrei gradito sentire gli amanteani condannare come vile quanto occorsomi.
E questo rammarico e questa condanna non sarebbe servito soltanto a me per capire meglio il luogo in cui mi trovavo ad operare, sarebbe servito anche agli amanteani per mettersi definitivamente e costantemente dalla parte della onestà, della correttezza, della giustizia, della civiltà.
E con questo spirito che osservo la vigilessa Anna Montemagno.
Una donna come me. Una madre come me.
Ma diversamente da me lontana dal suo paese, lontana dalla sua famiglia.
E per questo necessariamente più fragile, anche Anna so che è una donna forte come tante altre donne che affrontano con sereno coraggio i fatti della propria vita anche quelli che diventano problemi ed è questo che voglio dirle.
Tra di noi, io come altri amanteani, possiamo, vogliamo essere la sua famiglia, aiutarla a superare questo momento difficile, chiederle di andare avanti, dirle di non mollare.
Continui ad operare con la forza e la dignità che ha sempre manifestato nel suo lavoro.
Non defletta mai dal giusto, conservi il suo animo sereno.
Sappia che Amantea è nelle mie, nelle nostre parole, non nel gesto vile e vergognoso che lei ha subito
Quella non è Amantea . Non lo dico solo a lei, lo dico a me stessa ed a tutta la città.
Anna Montemagno deve essere conosciuta come il simbolo della correttezza professionale in un paese nel quale qualcuno non è abituato alle regole, alle leggi.
I Vigili non devono rimanere soli.
L’ intera comunità si deve schierare con il corpo della Polizia Municipale e deve esprimere il proprio apprezzamento ed il proprio rispetto, soprattutto se e quando fanno il proprio dovere .
Chiedo, inoltre, al sindaco di trovare il modo per ripagare il danno subito dalla vigilessa, e mi sento di suggerire, contribuendo, con una parte delle nostre indennità di carica. Si tratta di un gesto di
solidarietà concreta che onorerebbe la città e l’amministrazione comunale.
Tutti noi, inoltre, abbiamo il dovere di denunciare affinché si ritorni a vivere in quell’isola felice che era Amantea non molti anni fa, altrimenti il rischio di avere una cattiva nomea come cittadina, ahi noi, è sempre più elevato e concreto che mai.
Dobbiamo ribellarci a quanto sta accadendo dando un grande esempio di resistenza e forza.
Il messaggio deve essere Amantea non si piega e non si ferma davanti a niente e nessuno.
Questo lo dobbiamo ai cittadini onesti e laboriosi che nonostante tutte le avversità ogni mattina rendono il proprio servizio con amore e speranza e che hanno investito tutto nella nostra città , e non da meno ai nostri figli che già in partenza sono penalizzati da un periodo difficile a livello mondiale ed ai quali non possiamo lasciare quest’ulteriore fardello.
I giovani sono senza dubbio il futuro e ogni grande Maestro dice che l’esempio è il miglior mezzo per trasmettere i valori più importanti, a noi il compito di farlo.
Ma il mio appello và , anche e soprattutto allo stato al quale chiedo a gran voce un incremento delle forze dell’ordine nel nostro territorio e soprattutto nella nostra città, per far sentire la legalità in ogni
dove, e non solo, ma anche dare la certezza dello stato di diritto e della pena.
Affinché la paura che si avverte si ribalti dall'altra parte.
Perché ricordiamoci sempre che l'unione fa la forza. In questo caso delle persone per bene.
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Il consiglio comunale della solidarietà alla vigilessa Anna Montemagno
Martedì, 24 Febbraio 2015 09:47 Pubblicato in Primo PianoA pochi giorni dall’attentato con il quale è stata incendiata l’auto della vigilessa Anna Montemagno si è tenuto il consiglio comunale convocato per esprimere alla dipendente del locale corpo di Polizia Municipale la solidarietà di tutte le forze politiche di maggioranza e di minoranza.
Ed è stato, come ci si aspettava, un coro unanime di solidarietà, espressa in modalità e forme diverse da tutti i consiglieri comunali.
Solidarietà espressa all’appartenente al corpo di polizia Municipale, ma anche, se non soprattutto, alla donna ed alla madre.
Della vigilessa è stato apprezzato il coraggio ad andare avanti, la forza d’animo di continuare il lavoro per il quale ha dovuto abbandonare, speriamo temporaneamente, il proprio paese, la propria famiglia ed i propri figli.
Se però il sindaco, gli assessori, i consiglieri di maggioranza e minoranza sono stati corali nella espressione degli apprezzamenti non così si può dire delle istituzioni
Mancava il signor Prefetto pur intervenuto nel caso delle minacce agli amministratori, quasi che questi valessero più di un vigile urbano.
Mancava il signor Questore pur invocato dalla minoranza .
Mancava il comandante provinciale dei carabinieri pur intervenuto nel caso delle minacce agli amministratori.
Erano presenti solo i Carabinieri della locale stazione a conferma ulteriore della attenzione data al caso ed alla vigilessa sin dai primi minuti successivi all’attentato.
Mancava, pur invocato, il mondo della scuola, presente, invece, nel consiglio comunale di solidarietà agli amministratori, ad ulteriore conferma che ci sono “attentati ed attentati”, anche se, forse, gli attentatori hanno la medesima matrice di violenza.
Nessun politico è venuto a dare solidarietà alla Montemagno ed al corpo di Polizia Municipale, ed anche questa assenza è la dimostrazione che ci sono forti distinguo tra politici e “l’altra gente”.
Nemmeno la solita e pur trita solidarietà verbale, come se nulla fosse accaduto in questa città difficile che sta diventando Amantea
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Giovane amanteano di 25 anni arrestato per droga
Lunedì, 23 Febbraio 2015 22:34 Pubblicato in CronacaSi chiama T. Alex il giovane camporese di 25 anni arrestato dai Carabinieri della Radiomobile in uno ai carabinieri di Amantea
Alex 25enne, disoccupato, già noto alle forze dell'ordine, per detenzione ai fini di spaccio di droga è stato sottoposto ad una prolungata attività di osservazione
Poi ieri sera è stato rintracciato in una sala giochi e sottoposto a controllo
Ne è seguita una iniziale perquisizione.
Successivamente i militi si sono recati nella sua abitazione
In seguito ad una accurata perquisizione sono stati rinvenuti circa 300 grammi di marijuana
La droga era nascosta in vari nascondigli
Oltre alla marijuana sono stati rinvenuti centinaia di grammi di sostanza da analizzare, verosimilmente utilizzata per il “taglio” della droga.
Inoltre sono stati trovati altri materiali utilizzati le finalità di spaccio.
In conseguenza il giovane camporese è stato dichiarato in arresto dai militari della Stazione di Amantea ed è stato posto ai domiciliari
Sul fatto dovrà pronunciarsi l’Autorità Giudiziaria di Paola.
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