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RIPRENDERSI LA VITA

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gigginoKarl Marx nella “Guerra Civile in Francia” scriveva: “ La classe lavoratrice non ha utopie belle e pronte da introdurre par décretdupeuple ‘per decreto popolare’. Sa che per realizzare la sua propria emancipazione, e con essa quella forma più alta a cui la società odierna tende irresistibilmente per i suoi stessi fattori economici, dovrà passare per lunghe lotte, per una serie di processi storici che trasformeranno le circostanze e gli uomini”.

Gli esseri umani non devono realizzare ideali, ma devono liberare gli elementi della società che verrà in quanto la vecchia e cadente Struttura socio-economica è pregna di elementi distruttivi quali corruzione, violenza, desiderio di sopraffare e condannare da parte della sua classe dirigente le future generazioni di quella umanità che è stata per secoli spremuta fino a quasi l’ultima goccia.

Questo atteggiamento da parte del potere precostituito non va tollerato, va invece combattuto a tutti i costi, con la più pura ed espressiva manifestazione della volontà che è la lotta, e lo è in quanto tutte le manifestazioni delle volontà potrebbero essere considerate, in senso molto lato, come lotta. Cosa viene richiesto agli uomini di lotta, che tipo di accadimenti devono essere messi in atto affinché abbiano luogo le azioni tese a sconvolgere la realtà che vede soccombere gran parte dell’umanità? In maniera più semplice: quali sono le espressioni nell’esistenza degli esseri umani, nelle quali si riflettono con forza e con immediatezza l’intera loro essenza e, in riferimento a quest’ultima, gli avvenimenti più tipici? Cosa simboleggia in maniera inequivocabile la vita di un essere umano? Il carattere conflittuale è ciò che più di ogni altra cosa simboleggia la vita di un individuo nel suo quasi isolamento e nei contenuti. E’ questa l’azione che riesce ad afferrare la sua essenza in quanto uomo-protagonista e in possesso del suo destino. L’obbiettivo è senza dubbio la lotta che investe la vita intera dell’essere umano alla conquista della sua libertà, indipendenza che dovrebbero consentirgli la creazione di un nuovo mondo scevro da padroni e padroncini.

Si stima che le famiglie che impiegano lavoratori domestici in condizioni di lavoro forzato risparmino circa 7 miliardi di euro all'anno non pagando o sottopagando i propri lavoratori. Tali risparmi sono stati calcolati sulla base della differenza tra il salario che i lavoratori domestici dovrebbero ricevere e il salario effettivo pagato ai lavoratori domestici nel lavoro forzato.
Per contrastare questa pratica fraudolenta, è fondamentale utilizzare il potere della pressione legale, sia a livello nazionale che internazionale, nei confronti di coloro che ancora utilizzano o condonano il ricorso al lavoro forzato.

Ci sono milioni di uomini, donne e bambini intrappolati nei lavori forzati nell'economia privata di oggi. Il lavoro forzato – situazioni in cui le persone sono costrette a lavorare attraverso l'uso della violenza o dell'intimidazione – assume forme diverse, tra cui la schiavitù per debiti, la tratta e altre forme di schiavitù moderna. Le vittime sono le più vulnerabili: donne e ragazze costrette a prostituirsi, migranti intrappolati in schiavitù con tattiche chiaramente illegali e pagati poco o nulla.

Quello dello sfruttamento dell’uomo sull’uomo, è stato da sempre rappresentato dall’industria cinematografica. Le prime forme di film d'exploitation, sono film che vennero additati come sensazionali pellicole create sotto l'effetto di droghe o con attività ricreative negli anni trenta e quaranta. All’epoca risultarono sensazionali, e furono prodotti indipendentemente dalle compagnie degli studios hollywoodiani.

Per aggirare le restrizioni dellaMotion Picture Association che esercitava ed esercita mediazioni tra le principali majors americane e il mondo politico, indicando ad esempio quali argomenti o questioni sociali, culturali, economiche, etniche o strategiche privilegiare nella scelta dei copioni cinematografici. Con questo escamotage hanno cercato di far ottenere alle sale che li proiettavano un discreto guadagno. Uno dei più famosi film di questo genere è stato ‘Reefer Madness,(Follia refrigerata) un sensazionale e notoriamente inaccurato tentativo di demonizzare la marijuana durante gli anni del proibizionismo negli Stati Uniti.

Cosa viene richiesto, oggi, agli uomini di lotta, che tipo di accadimenti devono essere messi in atto affinché abbiano luogo le azioni tese a sconvolgere la realtà che vede soccombere gran parte dell’umanità? In maniera più semplice: quali sono le espressioni nell’esistenza degli esseri umani, nelle quali si riflettono con forza e con immediatezza l’intera loro essenza e, in riferimento a quest’ultima, gli avvenimenti più tipici?

Cosa simboleggia in maniera inequivocabile la vita di un essere umano? Il carattere conflittuale è ciò che più di ogni altra cosa simboleggia la vita di un individuo nel suo quasi isolamento e nei contenuti. E’ questa l’azione che riesce ad afferrare la sua essenza in quanto uomo-protagonista e in possesso del suo destino. L’obbiettivo è senza dubbio la lotta che investe la vita intera dell’essere umano alla conquista della sua libertà, indipendenza che dovrebbero consentirgli la creazione di un nuovo mondo scevro da padroni sfruttatori.

Gigino A Pellegrini & G elTarik

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