La pandemia di Covid-19 ha modificato nel profondo l’economia italiana e mondiale, con conseguenze disastrose per alcuni settori e, al tempo stesso, con l’apertura di nuove opportunità per chi possiede risorse da investire. Non è affatto vero, infatti, che tutte le aziende stiano vivendo un periodo di crisi: basti pensare al comparto delle vendite online, che ha rapidamente moltiplicato il suo volume d’affari, oppure alle imprese specializzate in servizi di pulizia, igienizzazione e sanificazione di locali, fondamentali per la ripresa delle attività. Con questo articolo, quindi, vogliamo rispondere ad una domanda posta con particolare frequenza e trattare un argomento molto attuale: come avviare una ditta di pulizie e sanificazioni? Quali sono i requisiti? Quali spese bisogna affrontare in un primo momento? Facciamo subito il punto della situazione e scopriamo insieme i principali passaggi.
Igienizzazione e sanificazione
Prima di illustrare i vari step per aprire un’impresa di pulizie, igienizzazioni e sanificazioni, è necessario avere chiare le differenze tra i suddetti termini. Il concetto di “pulizia” lo conosciamo tutti, mentre gli altri due sono spesso considerati - erroneamente - identici. Riprendendo la circolare n. 5443 del 22 febbraio 2020 del Ministero della Salute, possiamo distinguere gli interventi di sanificazione, necessari in tutti quei casi in cui è stata accertata la presenza di uno o più soggetti con Covid, da quelli di igienizzazione, da effettuarsi prima della riapertura di negozi, uffici, ecc., nei quali non sono stati rilevati casi di contagio.
Come avviare una ditta specializzata?
Gli interventi di igienizzazione e sanificazione sono importantissimi per contenere la diffusione del virus e preservare la salute di lavoratori e clienti. Pertanto, possono essere eseguiti soltanto dalle imprese che soddisfano i criteri stabiliti dalla normativa. Quali sono?
1) Requisiti tecnico-professionali per imprese di disinfestazioni
2) Certificazioni ISO 9001 – ISO 14001
L’avvio della nuova impresa avviene attraverso una pratica telematica chiamata “ComUnica”, che permette di interagire simultaneamente con le Camere di Commercio, l’Agenzia delle Entrate, INPS e INAIL, in modo da adempiere a tutti gli obblighi amministrativi (come l’iscrizione al Registro delle Imprese), fiscali (apertura della Partita IVA), previdenziali, ecc.. Parallelamente alla ComUnica, va presentata anche la cosiddetta “SCIA” presso gli sportelli SUAP del Comune, allegando l’intera documentazione che attesti il possesso dei requisiti: titoli di studio e/o esperienza dimostrabile nel settore, intestazione conto corrente bancario, ecc..