BANNER-ALTO2
A+ A A-

Tutta la verità sulle elezioni in Basilicata

Vota questo articolo
(0 Voti)

elezioni regionali urnaLe elezioni di domenica in Basilicata si possono leggere sostanzialmente sotto cinque aspetti. Il primo. La corsa inarrestabile della Lega, che cinque anni fa in terra lucana neppure s’era candidata. E l’anno scorso, alle politiche del 4 marzo, aveva ottenuto il 6,3%. Domenica ha portato a casa il 18,8%, il triplo in un anno. Certo, ha mancato al fotofinish d’essere il primo partito com’era accaduto in Abruzzo, ma il risultato è comunque positivo. Salvini sa coinvolgere le piazze e parla il linguaggio del popolo, e il popolo lo segue.

Il secondo aspetto. La vittoria del centrodestra, che in appena un anno porta a casa cinque Regioni su cinque, tutte strappate al centrosinistra. La formula della coalizione sui territori funziona ancora, e dappertutto ma ora è a traino leghista. Forza Italia, infatti, pur esprimendo il candidato presidente (il generale Vito Bardi, vincente con oltre il 42% dei voti), si ferma al 9,1%, mentre il 4 marzo aveva ottenuto il 12,4%. Deludente. Bene invece Fratelli d’Italia che, rispetto alle politiche, guadagna più di due punti, passando dal 3,7% al 6%.

Il terzo aspetto riguarda il M5S. Tutti scrivono che si è trattato un tonfo, ma in realtà non ė così. In Basilicata, lo scorso anno, i 5Stelle avevano portato a casa uno strepitoso 44,3%, ma fare confronti tra il dato nazionale e quello locale lascia il tempo che trova. Il Movimento, al di là del fatto che abbia confermato – sul dato delle politiche - di essere il primo partito della regione, ha più che raddoppiato i voti di lista rispetto alle regionali di cinque anni fa, passando dall’8,97% al 20,53%. E la cosa è tanto più sorprendente se si pensa che ha ottenuto questo risultato senza di fatto fare campagna elettorale.

Il quarto aspetto riguarda il centrosinistra. La Basilicata era nelle mani del Pd da un quarto di secolo. Alle ultime elezioni regionali, quelle del 2013, la coalizione aveva ottenuto circa il 60% dei voti, domenica poco meno del 33%. Lo scorso anno, alle politiche, il 19,6%. C’è stato quindi un apprezzabile miglioramento rispetto all’anno scorso, ma sui dati locali è una debacle, soprattutto del Pd. Alle regionali del 2013 il partito democratico aveva registrato un fragoroso 24,83%, mentre domenica – sotto mentite spoglie per non farsi riconoscere – un misero 8,19%. L’effetto Zingaretti non c’è stato.

Quinto ed ultimo aspetto. Il dato lucano conferma, in linea di massima, quello che è il trend di tutte e cinque le elezioni regionali dell’ultimo anno. Da un lato la vittoria della coalizione di centrodestra, dall’altro il fatto che i due partiti di governo incontrano il favore degli elettori, mentre le opposizioni, a partire da Forza Italia fino ad arrivare al Pd, continuano a perdere terreno nei voti di lista. È vero che quando si parla di regionali e comunali i pentastellati arrancano e la Lega vince alla grande, ma quantomeno il dato abruzzese e quello lucano dimostrano che il tonfo del Movimento 5 stelle non c’è stato

Fonte notizia liberoquotidiano.itliberoquotidiano.it

Lascia un commento

Assicurati di inserire (*) le informazioni necessarie ove è consentito

BANNER-ALTO2

I Racconti

© 2010 - 2021 TirrenoNews.Info | Liberatoria: Questo sito è un servizio gratuito che fornisce ai navigatori della rete informazioni di carattere generale. Conseguentemente non può rappresentare una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità predefinita. Non può, pertanto, essere considerato un prodotto editoriale ai sensi della legge 62 del 7 marzo 2001. L'Autore del sito non è responsabile dei commenti inseriti nei post o dell’utilizzo illegale da parte degli utenti delle informazioni contenute e del software scaricato ne potrà assumere responsabilità alcuna in relazione ad eventuali danni a persone e/o attrezzature informatiche a seguito degli accessi e/o prelevamenti di pagine presenti nel sito. Eventuali commenti lesivi dell’immagine o dell’onorabilità di persone terze non sono da attribuirsi all’autore del sito, nemmeno se il commento viene espresso in forma anonima o criptata. Nei limiti del possibile, si cercherà, comunque, di sottoporli a moderazione. Gli articoli sono pubblicati sotto “Licenza Creative Commons”: dunque, è possibile riprodurli, distribuirli, rappresentarli o recitarli in pubblico ma a condizione che non venga alterato in alcun modo il loro contenuto, che venga sempre citata la fonte (ossia l’Autore). Alcune immagini pubblicate (foto, video) potrebbero essere tratte da Internet e da Tv pubbliche: qualora il loro uso violasse diritti d'autore, lo si comunichi all'autore del sito che provvederà prontamente alla loro pronta. Qualunque elemento testuale, video, immagini ed altro ritenuto offensivo o coperto da diritti d'autore e copyright possono essere sollecitati inviando una e-mail all'indirizzo staff@trn-news.it. Entro 48 ore dalla ricezione della notifica, come prescritto dalla legge, lo staff di questo Blog provvederà a rimuovere il materiale in questione o rettificarne i contenuti ove esplicitamente espresso, il tutto in maniera assolutamente gratuita.

Continuando ad utilizzare questo sito l'utente acconsente all'utilizzo dei cookie sul browser come descritto nella nostra cookie policy, a meno che non siano stati disattivati. È possibile modificare le impostazioni dei cookie nelle impostazioni del browser, ma parti del sito potrebbero non funzionare correttamente. Informazioni sulla Privacy