
COSENZA 5 MARZO 2021 – I militari della Stazione Carabinieri di Corigliano unitamente ai colleghi di Oriolo e Castrovillari hanno nei giorni scorsi dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo di terreni emesso dal G.I.P. del Tribunale di Castrovillari lungo le sponde del fiume Crati ricadenti nel territorio comunale di Corigliano-Rossano area urbana di Corigliano. Le indagini da parte dei militari dell’Arma Forestale coordinate dal Sostituto Procuratore Luca Primicerio hanno evidenziato come diversi terreni, in gran parte agrumeti, posti lungo le sponde idrografiche del corso d’acqua sono risultati ricadenti su terreni facente parte del demanio catastale del fiume Crati o di proprietà dell’attuale “ARSAC – Gestione Stralcio e da anni sono occupate abusivamente.
I rilievi effettuati dai militari, così come già accaduto con una serie di sequestri a maggio scorso, hanno accertato che tutti gli agrumeti ricadono negli argini del Fiume Crati e che l’area interessata alle piantagioni è una zona sottoposta a vincolo paesaggistico e area R4 a rischio elevato di inondazione. Nei giorni scorsi sono stati posti i sigilli a circa 30 ettari di terreni di agrumeti e denunciate 16 persone per invasioni di terreni demaniali, deviazione di acque e deturpamento.
Ferrovie della Calabria esprime apprezzamento per l’operato dei Carabinieri della Stazione di Casali del Manco che attraverso un’attività di indagine ed appostamenti, nella notte compresa tra il 3 e 4 febbraio, hanno tratto in arresto, in flagranza di reato, una persona che stava sottraendo gasolio dai serbatoi degli autobus aziendali in sosta presso la Stazione FdC di Serra Pedace.
Dopo aver costruito una recinzione dell’area di sosta, risolvendo temporaneamente la problematica di una serie precedenti di furti analoghi, oltre ad interessare i carabinieri, Ferrovie della Calabria si è prontamente attivata avviando l’iter per installare un impianto di videosorveglianza che sarà realizzato a brevissimo termine.
Si ringrazia il Comandante della Stazione dei Carabinieri per l’impegno profuso e per il risultato ottenuto che, oltre ad evitare un danno economico alla Società, ha consentito il regolare svolgimento del servizio di Trasporto Pubblico Locale programmato, a beneficio dei residenti del comprensorio.
Cosenza, 30 gennaio 2021
COSENZA – 1 febbraio 2021 – Due impianti fognari del Comune di Luzzi sono stati posti sotto controllo dai Carabinieri Forestale di S.Pietro in Guarano i quali dopo aver accertato il loro malfunzionamento hanno denunciato all’Autorità Giudiziaria gestori e amministratori cittadini. I due impianti sono situati nelle località “Boccalupo” e “Linze” del comune cosentino ed entrambi sono gestiti dalla società acque potabili servizi idrici integrati s.r.l.
Dal controllo effettuato nei giorni scorsi dai militari sono emerse diverse irregolarità nel loro funzionamento. In particolare, per quanto concerne l’impianto ubicato in località “Linze”, si è accertato che questo versa in condizioni di abbandono ed incuria, ed i reflui smaltiti si immettono attraverso una condotta direttamente in un canale di bonifica per poi terminare il loro percorso nel Fiume Crati, tutto ciò senza avere quindi un idoneo processo di depurazione. Inoltre una delle vasche di raccolta era lesionata, motivo per cui i reflui presenti dopo aver tracimato raggiugono per ruscellamento i terreni adiacenti. Irregolarità sono state riscontrate anche nell’impianto fognario di località “Boccalupo”, già sottoposto a sequestro da alcuni anni ma rimasto in uso al Comune, dove non sono stati effettuati ancora interventi di miglioramento. I militari in questo caso hanno accertato l’attività di scarico dei reflui fognari non depurati direttamente sul suolo che ha creato un piccolo invaso formato da acque stagnanti e liquami fognari. Entrambi gli impianti per il loro stato manutentivo e di funzionamento non rispondono a quanto previsto dalla normativa ambientale, generando così pericolo per l’igiene e la salute pubblica in quanto i reflui non vengono sottoposti a un idoneo processo di trattamento e depurazione.
Si è pertanto proceduto al sequestro dell’impianto di località “Linze” e alla denuncia dell’amministratore della società di gestione, del tecnico comunale e del Sindaco che dovranno rispondere delle ipotesi di reato di attività di gestione rifiuti e scarico di acque reflue non autorizzata. Per tali reati verrà inoltre redatta sanzione amministrativa per mancata autorizzazione allo scarico dei due impianti.