BANNER-ALTO2
A+ A A-

Non si configura il reato di occupazione abusiva di case popolari se il fatto è commesso in stato di necessità. Ecco il fatto:“Con sentenza del 4.2.2005 il Tribunale di Roma condannava D. G., concesse le circostanze attenuanti generiche, alla pena di euro 600,00 di multa, avendola ritenuta responsabile del reato di occupazione abusiva di immobile di proprietà dell'Iacp. Con sentenza dell'1.12.2006 la Corte di Appello di Roma confermava la decisione impugnata.

Di parere contrario la Suprema Corte di cassazione Sezione II Penale con sentenza 27 giugno – 26 settembre 2007, n. 35580.

Il Collegio ha evidenziato che, ai fini della sussistenza dell'esimente dello stato di necessità previsto dall'art. 54 c.p., rientrano nel concetto di "danno grave alla persona" non solo la lesione della vita o dell'integrità fisica, ma anche quelle situazioni che attentano alla sfera dei diritti fondamentali della persona, secondo la previsione contenuta nell'art. 2 della Costituzione; e pertanto rientrano in tale previsione anche quelle situazioni che minacciano solo indirettamente l'integrità fisica del soggetto in quanto si riferiscono alla sfera dei beni primari collegati alla personalità, fra i quali deve essere ricompresso il diritto all'abitazione in quanto l'esigenza di un alloggio rientra fra i bisogni primari della persona”.

Ma sempre la Corte di Cassazione, sezione II penale, con sentenza del 3 maggio 2013 n. 19147 ha statuito che “L'illecita occupazione di un bene immobile é scriminata dallo stato di necessità conseguente al danno grave alla persona, che ben può consistere anche nella compromissione del diritto di abitazione, sempre che ricorrano, per tutto il tempo dell'illecita occupazione, gli altri elementi costitutivi della scriminante, quali l'assoluta necessità della condotta e l'inevitabilità del pericolo (Nella specie, in cui gli imputati avevano stabilmente occupato un immobile trasformandolo nella propria residenza abituale, la Corte ha affermato che lo stato di necessità, nella specifica e limitata ipotesi dell'occupazione di beni altrui, può essere invocato solo per un pericolo attuale e transitorio e non per sopperire alla necessità di trovare un alloggio al fine di risolvere, in via definitiva, la propria esigenza abitativa).

Sulla stessa linea la Corte d'Appello Cagliari, sezione II penale, la quale sentenza 19 maggio 2014, n. 652 ha statuito che “ Nel caso di illecita occupazione di un bene immobile di cui all'articolo 633 del codice penale, la suddetta scriminante può essere invocata solo per un pericolo attuale e transitorio e non per sopperire alla necessità di trovare un alloggio al fine di risolvere in via definitiva la propria esigenza abitativa”

Siamo disponibili a pubblicare eventuali apporti specifici sulla problematica al fine di evitare di indurre in errore i cittadini.

Leggi tutto... 0

fotografiaAmantea, almeno per questa settimana, si appresta a diventare capitale ideale della fotografia, trasformandosi in un’agorà aperta e dinamica, pronta ad accogliere gli appassionati dell’immagine, ma soprattutto i capolavori che essi sono in grado di generare.

Grazie all’impegno dell’associazione culturale “Arteaparte”, sarà il comune tirrenico ad ospitare il 67esimo congresso nazionale della Federazione italiana associazione fotografiche (Fiaf). È la prima volta che un evento di tale portata si svolge in Calabria.

Il programma, ricco e articolato, prevede mostre, seminari, incontri e letture che avranno luogo dal 20 al 24 maggio presso il Campus Francesco Tonnara che si conferma così centro culturale poliedrico di altissimo interesse. La kermesse, chiaramente, si rivolge a tutti: agli appassionati di fotografia, ai professionisti, ma anche a coloro che vogliono avvicinarsi a questa arte e che desiderano confrontarsi con esperti ed addetti ai lavori.

«Rivolgiamo – spiegano i vertici della Fiaf – un sentito ringraziamento al sindaco Monica Sabatino ed all’assessore al turismo Giovanni Battista Morelli che hanno creduto fortemente in questo evento di indubbia valenza culturale, oltre che di promozione del territorio. Amantea accoglierà centinaia di appassionati di fotografia da tutta Italia. Il merito di questo risultato va condiviso con gli organizzatori del meeting: il consigliere nazionale Fiaf Attilio Lauria, il delegato regionale Fiaf Valentino Guido e l’imprenditore Egidio Veltri che lavorano su questo progetto da circa un anno».

«Questo evento - spiega il vice sindaco Giovanni Battista Morelli - rafforza il ruolo turistico della città. I fotografi della Fiaf alloggeranno negli ottimi alberghi che Amantea offre, destagionalizzando l'offerta e aprendo in anticipo l'estate. Rivolgiamo, inoltre, la nostra attenzione ad un settore che potrebbe offrire scenari molto interessanti nel prossimo futuro con l’organizzazione di workshop tematici e nuove esperienze».

Tra le undici mostre che verranno allestite al Campus vale la pena menzionare la Personale di Giovanni Gastel, uno dei grandi autori della fotografia contemporanea, e quella di Francesco Francaviglia sul tema “Le donne del digiuno”, pluripremiato lavoro dedicato alle moderne eroine dell’antimafia resistente. L'ingresso alle mostre, agli incontri e tutte le attività promosse dalla Fiaf ed inserite nel congresso amanteano sono completamente gratuite.

In questa particolare occasione, inoltre, verrà presentato il progetto fotografico nazionale “Tanti per tutti, viaggio nel volontariato italiano”, che si concluderà nel giugno del prossimo anno con una grande mostra curata dal “Centro italiano della fotografia d’autore”. Tra i numerosi ospiti del congresso, Giuliana Mancini, direttore generale di Wikimedia Italia, che parlerà dell’edizione 2015 di “Wiki loves monuments”, il contest nazionale che nelle passate edizione ha visto tra i finalisti le città di Fiumefreddo Bruzio e Corigliano Calabro.

Comunicato comune di Amantea.

Leggi tutto... 0

La persona umana, quando avverte un insopportabile peso in fondo all’anima, cerca di fuggire. Come se potesse depositare in qualche altro luogo quello stesso peso. Proverà in tutti i modi di auto ingannarsi “Esce spesso fuori del grande palazzo colui che lo stare in casa ha tediato, e subito ‘ritorna’, giacché sente che fuori non si sta per niente meglio. Corre alla villa, sferzando i puledri, precipitosamente,come se si affrettasse a recar soccorso alla casa in fiamme; sbadiglia immediatamente, appena ha toccato la soglia della villa, o greve si sprofonda nel sonno e cerca l'oblio,o anche parte in fretta e furia per la città e torna a vederla. Così ciascuno fugge sé stesso, ma, a quel suo 'io', naturalmente,come accade, non potendo sfuggire, malvolentieri gli resta attaccato, e lo odia, perché è malato e non comprende la causa del male; se la scorgesse bene, ciascuno, lasciata ormai ogni altra cosa,mirerebbe prima di tutto a conoscere la natura delle cose,giacché è in questione non la condizione di un'ora sola,ma quella del tempo senza fine, in cui i mortali devono aspettarsi che si trovi tutta l'età, qualunque essa sia, che resta dopo la morte. Infine, a trepidare tanto nei dubbiosi cimenti quale trista brama di vita con tanta forza ci costringe?Senza dubbio un termine certo della vita incombe ai mortali,né la morte si può evitare, dobbiamo incontrarla.” . Il problema è che nessuno può sfuggire a se stesso. “ Se audace, audace, e se debole, debole”. A me sembra che oggi sempre più ci si muove su dei pericolosissimi crinali. Chi afferma o crede in storie o teorie strampalate continuerà a farlo anche in presenza di dimostrazioni contrarie. Quella stessa persona appare agli altri come persona normale anche perché spessoappare convincente per l’apparente aderenza alla realtà.

Questa condizione è spesso caratterizzabile come una degenerazione quasi patologica di alcuni tratti caratteriali come la diffidenza, l'inclinazione al pregiudizio o l'insicurezza. Il sistema di credenze di tipo persecutorio viene elaborato dalla persona in modo lucido e sistematico, ovvero non viene in generale a mancare la funzione razionale. Il fatto di leggere un libro (o guardare un film) e sentire che la propria vita è come quella della storia. La persona impreparata non si rende conto di esserlo e questa di non rendersi conto della propria condizione è una delle caratteristiche fondamentali dell'ignoranza.

La legge non richiede veramente dimostrazione: è auto-evidente. Se l' incompetente si rendesse conto di esserlo, farebbe qualcosa per migliorarsi oppure abbandonerebbe il tentativo di fare quello che fa. Invece, il vero incompetente continua allegramente nella sua azione distruttiva per se stesso e per chi gli sta intorno essendo del tutto incapace di diagnosticare la propria carenza di conoscenza. Se vogliamo, possiamo dire che questa persona è affetta dalla sindrome di Dunning-Kruger che descrive il comportamento di persone che fanno scelte sbagliate e traggono conclusioni errate ma che, proprio a causa della loro incapacità di “capire”, non sono in grado di rendersene conto. Ci si può chiedere come si sviluppi questa condizione di inadeguatezza non percepita. In particolare, l' impreparato spesso maschera bene la propria insufficiente competenza non solo a se se stesso ma anche a chi lo circonda. Spesso, in effetti, per difendersi, diventa molto aggressivo nelle sue manifestazioni e questo viene a volte scambiato per sicurezza e - quindi - competenza. Ci vuole un certo tempo per determinare il grado di incompetenza di una persona e questo, spesso, lo possono fare soltanto persone veramente competenti; che purtroppo scarseggiano. Ciò permette al vero incompetente di sopravvivere e prosperare, perlomeno per un certo tempo. "La persona ‘sprovveduta” si può riconoscere dal fatto che non ha dubbi sulla propria competenza," o anche "il vero incompetente lo è in modo aggressivo". Questo stesso corollario si può esprimere forme complementari come "la persona competente ha dei dubbi" e "la persona competente è disposta anche ad ascoltare le ragioni degli incompetenti". Mettendo insieme questi corollari si riesce a produrre la famosa frase: "non metterti a discutere con un imbecille, chi ti sta intorno potrebbe non capire la differenza" . Da ciò alle menzogne il passo è breve. Le bugie supercalifragilistichesperalidose che vengono scritte su Facebook e sui social media in generale. Sui falsi profili che vengono creati? Sulle foto sempre in posa da divo o da diva del cinema, pubblicate da chi vuol far credere di avere una vita stilenon so quale diva del momento quando invece non ha mai messo veramente il piede fuori dal paese dove si è nati e che in qualche modo lo ripropone anche a migliaia di km di distanza. Raccontare balle sui social (in chat o via mail) è diventato lo sport nazionale, perchéè molto più semplice mentirequando nemmeno si deve mostrare la propria faccia. E quante balle incredibili e mai verificabili si raccontano ad amici e conoscenti quando una storia finisce e si vuole demolire, per se stessi non tanto per altri, l’immagine di qualcuno? Definitivamente:mentire è un’abitudine diffusissima. Il professore americano,Robert Feldam, autore del libro: “The liar in your life” (Il bugiardo nella tua vita) ha indagato per anni scientificamente il fenomeno delle bugiee sostiene che mentire fa parte naturalmente del comportamento umano per quel che riguarda le relazioni. Già a tre anni i bambini capiscono che dire bugie li aiuta a mettersi al riparo da certi guai con gli adulti. Quanto alle persone adulte, si stima checiascuno di noi menta a se stesso e agli altri almeno 13 volte alla settimana. Inoltre, sempre Feldam, ha fatto ampie ricerche su quelle che sono le bugie sociali, quelle raccontate per dare un’immagine di sé migliore di quella che è (questo è molto evidente nell’ambito della seduzione). Che cosa succede in questo caso? Bisogna considerare che le persone che si incontrano per la prima volta,non sanno nulla l’una dell’altra. Quindi è di gran lunga più facile “spararla grossa” e mostrarsi meglio di quello che si è. Questo è l’atteggiamento tipico del seduttore- seduttrice da strapazzo quando incontra una persona che non conosce, o la “corteggia” su Facebook. Vuole dare l’idea di essere migliore di quello che è. Non lo fa per l’altro, per conquistarlo/a, ma per sentire tornare indietrol’eco di un’immagine positiva di sé(alla quale è il primo, inizialmente, a non credere veramente). Lo fa per se stesso. Non lo fa per l’altro. E’ per questo che poi, non appena il rapporto si fa un minimo più intimo, la persona di cui sopra diventa sfuggente e si da a gambe digitalmente parlando. Non riesce più a reggere il gioco delle sue balle e si rende conto davanti a se stesso di essere un mediocre senza speranza. Et voilà, per evitare questa pessima sensazione, trova tutti i piccoli ostacoli possibili che gli impediranno di realizzare i propri sogni- menzogna. Ma la cosa peggiore che emerge è che alla fine, la persona è ben poco consapevole delle proprie bugie. Perché a furia di raccontare bugie, crede a quello che dice.

Leggi tutto... 0
BANNER-ALTO2
© 2010 - 2021 TirrenoNews.Info | Liberatoria: Questo sito è un servizio gratuito che fornisce ai navigatori della rete informazioni di carattere generale. Conseguentemente non può rappresentare una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità predefinita. Non può, pertanto, essere considerato un prodotto editoriale ai sensi della legge 62 del 7 marzo 2001. L'Autore del sito non è responsabile dei commenti inseriti nei post o dell’utilizzo illegale da parte degli utenti delle informazioni contenute e del software scaricato ne potrà assumere responsabilità alcuna in relazione ad eventuali danni a persone e/o attrezzature informatiche a seguito degli accessi e/o prelevamenti di pagine presenti nel sito. Eventuali commenti lesivi dell’immagine o dell’onorabilità di persone terze non sono da attribuirsi all’autore del sito, nemmeno se il commento viene espresso in forma anonima o criptata. Nei limiti del possibile, si cercherà, comunque, di sottoporli a moderazione. Gli articoli sono pubblicati sotto “Licenza Creative Commons”: dunque, è possibile riprodurli, distribuirli, rappresentarli o recitarli in pubblico ma a condizione che non venga alterato in alcun modo il loro contenuto, che venga sempre citata la fonte (ossia l’Autore). Alcune immagini pubblicate (foto, video) potrebbero essere tratte da Internet e da Tv pubbliche: qualora il loro uso violasse diritti d'autore, lo si comunichi all'autore del sito che provvederà prontamente alla loro pronta. Qualunque elemento testuale, video, immagini ed altro ritenuto offensivo o coperto da diritti d'autore e copyright possono essere sollecitati inviando una e-mail all'indirizzo staff@trn-news.it. Entro 48 ore dalla ricezione della notifica, come prescritto dalla legge, lo staff di questo Blog provvederà a rimuovere il materiale in questione o rettificarne i contenuti ove esplicitamente espresso, il tutto in maniera assolutamente gratuita.

Continuando ad utilizzare questo sito l'utente acconsente all'utilizzo dei cookie sul browser come descritto nella nostra cookie policy, a meno che non siano stati disattivati. È possibile modificare le impostazioni dei cookie nelle impostazioni del browser, ma parti del sito potrebbero non funzionare correttamente. Informazioni sulla Privacy