Tra qualche giorno, il 13 ottobre per l'esattezza , si concluderà con l'apertura delle buste il bando per l'affidamento del servizio di mensa scolastica anno 2015/16.
Un bando che mi lascia qualche dubbio visto che qualcosa riguardo all'anno scorso è cambiata e non credo in meglio.
Sicuramente non è cambiata la data di inizio. L'amministrazione Sabatino si è dimostrata incapace anche per quest'anno di far coincidere l'inizio scolastico con l'inizio del servizio mensa e se dobbiamo dirla tutta non è riuscita a farla partire nemmeno con l'inizio dei rientri scolastici.
La cosa però che mi lascia più perplesso è la scomparsa nel bando (era presente nel bando 2014/15) del punteggio legato alla qualità dei prodotti.
L'anno scorso si aggiudicava il bando chi offriva il servizio ad un prezzo più basso ma comunque indicando la qualità dei prodotti . La qualità dei prodotti garantiva un punteggio utile per l'aggiudicazione del bando (1 punto per ogni prodotto di qualità) fino a più 10 punti (Es. Ditta A proponeva un pasto a 3.20 senza prodotti di qualità - Ditta B proponeva 3.20 con 1 prodotto di qualità Igp o Dop si aggiudicava il bando la ditta B).
Quest'anno invece il punteggio legato alla qualità dei prodotti è magicamente sparito.
Naturalmente un bando così redatto sembrerebbe autorizzare la ditta che vincerà a proporre semplicemente il prezzo più basso disinteressandosi completamente della qualità .
La qualità dei prodotti che mangeranno i bambini sarà solo legata al buon cuore del titolare della ditta che si aggiudicherà il bando, ma che sicuramente sarà vincolato dal prezzo proposto. Spesso i prodotti migliori costicchiano un po' in più !!!
È giusto fare una gara al ribasso sul mangiare dei bambini ???
È così complicato comprendere che in una mensa è la qualità che fa la differenza ??? Capisco che abolendo il discorso della qualità il comune si aspetterà di avere un servizio ad un prezzo più basso rispetto a quello già basso dell'anno scorso ma è giusto risparmiare sui bambini ???
Avevo deciso di scrivere sempre meno riguardo alle decisione fatte dall'amministrazione Sabatino in quanto ormai ritengo che siamo in una condizione di stallo amministrativo limitato alle proroghe e alle auto proroghe in attesa di accredito di indennità .
Un'amministrazione però che gioca al ribasso sulla mensa scolastica ed aumenta la spesa per la gestione del porto da 130 mila a 160 mila annui merita di essere invitata a ripensarci.
Finalmente la Chiesa si preoccupa dei bisogni dei calabresi.
Forse è un effetto del corso avviato dal nuovo papa Francesco Bergoglio. Comunque sia , era ora!
Il tema è stato la difesa dell'ospedale di Locri.
Ed a Locri il vescovo mons. Francesco Oliva ha dichiarato «E' un bene che ci appartiene, un diritto di civiltà che nessuno può toglierci. Difendiamolo e non rassegniamoci. Aderiamo e partecipiamo compatti alla manifestazione in difesa dell’ ospedale contro tagli e ridimensionamenti. Ci saremo per dire: abbiamo una dignità, che nessuno ci può togliere».
Poi il Presule ha continuato: «Locride rialzati e cammina. Difendi la tua dignità. Difendila di fronte ad ogni tentativo di usurpazione dei diritti che ti spettano. Non rassegnarti quando questi vengono negati: il lavoro da diritto diviene privilegio di pochi, le famiglie sono abbandonate a se stesse, i giovani fuggono in cerca di un destino migliore e tanti nostri borghi, di rara bellezza, si spengono nel loro isolamento. Difendiamo anzitutto il primario diritto alla salute».
Ed allora l’invito al presule ionico di venire ad Amantea.
“Monsignore, per favore, può venire a svegliare anche gli amanteani ai quali vogliono togliere non l’ospedale che non c’è , ma addirittura il laboratorio di analisi?
Monsignore può venire ad Amantea per chiedere che sia acquistata la nuova MOC, che sia acquistato un nuovo mammografo, che sia sostituita la otorina che dopo 30 anni è andata in pensione?
Ha ragione monsignor Oliva , il diritto alla salute è un diritto irrinunciabile ma sembra che i politici e i loro scherani non se ne curino ed in nome della nuova religione chiamata “spending rewiew” oltraggiano il nostro popolo inerme e da sempre abituato a soffrire in silenzio .
Allora venga ad Amantea a spiegare agli amanteani che difendersi e difendere i propri servizi soprattutto sanitari è un dovere civico irrinunciabile”
E pensare che un tempo calabrese era sinonimo di brigante!
Giuseppe Marchese
Già ! Bella domanda.
Due le possibili risposte.
O preleva o scarica. Che altro potrebbe fare , mica è andato a lavare i copertoni?
Preleva acqua? E per farne che cosa? Per irrigare i campi? Difficile perché i campi oramai sono tutti serviti dalla irrigazione consortile .
E poi è ancora più strano perché sarebbe bastato un qualsiasi pozzo od un qualsiasi punto di prelievo dell’acqua consortile .
Allora scarica .
E che cosa? Fogna?
E perché lontano dal corso d’acqua?
Ed infine sotto il ponte della ferrovia?.
Ma sembra ci siano altri punti di un possibile scarico di sostanze inquinanti, magari più a monte, in territorio di Aiello Calabro; come si dice lontano dagli occhi, lontano dai rischi.
Ma forse stiamo esagerando.
Forse è semplicemente un autista che è sceso per fare un bisogno urgente e che si è un attimo defilato.
Ma non poteva andare in uno dei tanti bar?
Già!
Ed allora?
Allora niente perché la foto n on permette di identificare né il camion, né l’autista
E così la domanda è destinata a restare senza risposta
E noi con i nostri dubbi.