Riceviamo e pubblichiamo:
“La rabbia non è mai (non lo è stata, non lo è, e, sicuramente, né lo sarà) una buona consigliera.
Quando poi la rabbia si accompagna alla velenosa ignoranza e quindi alla ipocrita supponenza non solo non è buona consigliera ma diventa anche estremamente pericolosa.
Un tempo la rabbia prendeva sopravvento su talune persone al punto da identificarsi con esse; persone che avevano da dire su tutto e su tutti e, proprio per questo, venivano guardate con diffidenza da tutti. Tutti le temevano perché sapevano che prima o dopo sarebbero finiti sotto la mannaia della loro maldicenza, dell'infamia e della calunnia. E molti giungevano al punto di far finta di rispettarle. Qualcuno addirittura le emulava alimentando il male.
Queste persone rabbiose e cattive erano attori del male e giocavano sugli equivoci delle parole dette e di quelle sentite. Ma anche sul fatto che non c’era l’abitudine alla querela ed alla denuncia, e soprattutto sul fatto che la gente non aveva il coraggio di essere testimoni di questo male; spesso per vigliaccheria.
Questa inveterata abitudine sociale amanteana (e non) sembra continui ancora oggi e qualcuno pensando di poterla ancora fare franca continua in questo vezzo di maldicenze ed infamie diffamando quotidianamente anche via web.
Spesso solo per avere un “posto nella società del web”, nuovi attori del male, testimoni della propria rabbia.
Costoro, però, hanno dimenticato sul web restano tracce indistruttibili.
Non solo, ma questi rabbiosi ed ignoranti maldicenti, sollecitano un coro di interventi tra persone che spesso distratte (così voglio credere) intervengono sulla vicenda e, commentando, esprimono il loro “mi piace”, alimentando così lo squallore della vicenda.
Ho atteso inutilmente i ripensamenti e le scuse. Alcuni lo hanno fatto e ne ho preso atto. Per tutti gli altri ho deciso di dire basta. Comunico che per tutti gli altri intendo dare mandato a legale di fiducia di valutare se su quanto scritto su facebook (e di cui abbiamo registrazione) esistono le condizioni per una querela e per una richiesta di danni morali ed eventuale risarcimento economico, un risarcimento altissimo di cui chiederò al giudice la totale erogazione a favore di famiglie bisognose di Amantea e/o di associazioni di beneficenza o similari.
Per chiarezza comunico anche che mio figlio Giuliano, Presidente eletto nel Seggio n°12, ha provveduto ad interpellare la Corte di Appello di Catanzaro, al fine di verificare se esista incompatibilità tra la mia candidatura ed il ruolo che è stato chiamato a svolgere, una incompatibilità che la legge non sembra disporre. Ovviamente in caso di risposta negativa si allargherà la platea dei querelati.
E non basta.
Poiché nelle vicende rilevate sul web mi sembra di aver constatato anche possibili oltraggi alle autorità giudiziarie sul cui comportamento viene sollecitato il dubbio della correttezza, intendo dare mandato a legale di fiducia di valutare se esistano le condizioni per proporre denunzia dei fatti.
Cordialmente
Giuseppe Marchese - Candidato Consigliere per la lista “Insieme per la città - Mazzei Sindaco”
Proprio in queste ore sono in corso le notifiche delle nomine dei presidenti dei seggi di Amantea come disposte dal dr Arcuri nella qualità di presidente vicario della competente Corte di Appello di Catanzaro.
Ed ecco i presidenti
Seggio n 1 Bruni Angelo
Seggio n 2 Palmerino Torrelli Giancarlo
Seggio n 3 Osso Luigi
Seggio n 4 Bruni Luisa
Seggio n 5 Lorelli Anna
Seggio n 6 Aprilino Vincenzo
Seggio n 7 Aloisio Carmela
Seggio n 8 Ianni Paolo
Seggio n 9 Abate Luca
Seggio n 10 Politano Daniele
Seggio n 11 Falsetti Giovanna
Seggio n 12 Marchese Giuliano
Seggio n 13 Perna Francesca Mafalda
Seggio n 14 Miraglia Giuseppe
Ora i presidenti nominati devono entro due giorni comunicare la eventuale sussistenza di una qualsiasi delle incompatibilità di cui agli art 23 del dpr 570/60 e dell’art 38 del DPR 361/57.
Le ricordiamo per ogni eventualità tratte dal sito della Corte di Appello di Roma:
Si ricordano le cause di esclusione dalle funzioni di presidente di seggio previste dall’art. 23 del D.P.R 16/5/1960 n. 570 e dall’art. 38 del D.P.R. 30/03/1957 n. 361:
- coloro che alla data delle elezioni abbiano superato il 70° anno di età;
- i dipendenti del Ministero dell’Interno;
- gli appartenenti alle Forze Armate in servizio;
- i segretari comunali ed i dipendenti dei comuni, addetti o comandati a prestare servizio presso gli Uffici elettorali comunali;
- i candidati alle elezioni per le quali si svolge la votazione.
http://www.giustizia.lazio.it/appello.it/base.php?sx=sx_cda_menu.php&inf=cda_elettorale.php&bc=17
Le operazioni della commissione elettorale convocata per le 11.00 iniziano con notevole ritardo. La commissione nominalmente composta dal segretari comunale, dal sindaco Michele Vadacchino e dai consiglieri Mario Pizzino, Gianfranco Suriano e Antonio Rubino che ha sostituito Giuseppe Nesi , si riunisce irritualmente nella stanza del sindaco lasciando fuori il pubblico.
Dalla stanza limitrofa si sentono le voci, qualcuna dal tono alto.
Si discute.
Nella stanza anche altre persone tra cui il vicesegretario Sabatino, il dr Aloe.
Occorreva stabilire il metodo di determinazione degli scrutatori
Le linee era due , come richiamato nel ns articolo.
Una quella relativa al sorteggio tra gli iscritti negli elenchi comunali con un passo di estrazione a ua volta estratto manualmente.
L’altra quella della nomina sempre tra gli iscritti ma scelti con relazione allo stato di bisogno economico, quasi come se la indennità di scrutatore fosse un vero reddito
Poi quando ormai si disperava di giungere prontamente alle operazioni la porta si apre e la commissione elettorale muove verso la sala consiliare.
La commissione elettorale ha scelto il sorteggio automatico senza altre opzioni di selezione.
Eccola a sinistra il sindaco Vadacchino che infila 29 numeri nel bussolotto ff
Il M5S fa delle osservazioni sulla tecnica del sorteggio
Infine proprio la signora Francesca Menichino candidata a sindaco della lista M5S estrae il numero 9 quale numero di partenza del sorteggio.
Assistono la commissione come detto composta dalla segretaria comunale e dai consiglieri Mario Pizzino, Gianfranco Suriano e Antonio Rubino i dipendenti comunali Giancarlo che da i numeri successivi al 9, il vicesegretario Sabatino che da lettura dei nominativi estratti, Salvatore Aloe e Liliana Africano.
Lentamente, tra alcune proteste del pubblico per la lunghezza delle operazioni di sorteggio e di scritturazione dei nominativi da parte dei consiglieri comunali, si arriva a conclusione.
Folto il pubblico presente .
Un paio di loro sorridono per essere stati estratti.
La mancanza di lavoro e di reddito derivantene induce a ritenere la indennità da scrutatore una manna dal cielo.