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Gli strappi sugli jeans sono indecorosi. Scoppia la polemica

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jeans strappatiAlla fine dell’anno scolastico 2021-2022 per una frase pronunciata da una Preside di un noto Liceo di Cosenza “Lucrezia della Valle” ritenuta dalle alunne offensiva è scoppiata una polemica e subito i giornali locali e nazionali sono intervenuti e i social network si sono scatenati. Ma per quale motivo? Per gli jeans strappati che indossano alcune alunne. Ma andiamo per ordine. Moltissime allieve che frequentano quel noto Istituto si presentano a scuola con gli jeans strappati e lei, la Preside Prof.ssa Rosanna Perri, è intervenuta:- Non mi dispiacerebbe affatto la divisa come era una volta-. E’ stata costretta ad intervenire perché nell’Istituto era scoppiata già la polemica una settimana prima. La vice Preside aveva sigillato con lo scotch gli strappi sui pantaloni di una studentessa che facevano vedere le cosce e le gambe. Secondo lei la vista delle cosce era indecorosa. E per evitare che le ragazze si presentino a scuola vestite in modo strano è poi intervenuta la Preside alla quale non dispiacerebbe affatto la divisa come era una volta. La polemica non si è affatto attendere. Esperti, genitori, politici sono scesi in campo per manifestare disappunto. Gli studenti e le studentesse hanno organizzato un flash mab davanti all’istituto per denunciare il metodo repressivo della scuola. Ma la Preside Prof.ssa Perri non si tira indietro:- Quegli strappi sui pantaloni sono indecorosi. E il dibattito jeans sì jeans no, divisa sì divisa no, tiene banco fuori e dentro le mura del noto Liceo cosentino che io ho frequentato negli anni 50. Sono intervenuti i politici i quali volendo difendere a tutti i costi i diritti degli alunni hanno accusato la Preside di avere usato un metodo repressivo. Ma la Preside non molla. Anzi, rilancia:- Nel mio Istituto i ragazzi e le ragazze sono libere di vestirsi come meglio credono ma devono rispettare le regole sul decoro-. E’ intervenuto anche un noto sociologo Antonio Marziale, presidente dell’osservatorio sui diritti sui minori:- A scuola si deve andare vestiti con decoro, ma un jeans strappato lo vedi anche in una vetrina a Milano in Via Monte Napoleone o in Via dei Condotti a Roma-. Dunque, se una ragazza li mette per andare a scuola, è solo una ragazza di tendenza. Ecco alcuni commenti su Facebook.Anche i costumi da bagno si vedono nelle vetrine di Milano, Roma e di altre città italiane, ma non c’è nessuna ragazza che li indossa per andare a scuola. E non c’è nessun metallurgico che va in fabbrica a lavorare in bermuda e infradito. Certo anche i costumi da bagno fanno tendenza ma in spiaggia non nelle aule scolastiche. E allora che problema c’è se le ragazze andrebbero a scuola come una volta indossando il grembiule? Nessun problema. In alcuni Stati asiatici le ragazze indossano la divisa, sono tutte uguali, non c’è nessuna differenza tra ricche e povere. Altri follower si complimentano con la Preside che ha avuto il coraggio di dire ciò che viene taciuto per paura di essere antiquati, retrogradi. Se la scuola deve preparare alla vita e al lavoro, deve anche osservare regole di comportamento e insegnare decoro, che evidentemente i genitori non riescono a trasmettere.

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