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Ovvero quando il posto pubblico diventa regno!

L' istituto del trattenimento in servizio previsto dall'art. 16 d.lgs. 30 dicembre 1992, n. 503 "è in facoltà dei dipendenti civili dello Stato e degli enti pubblici non economici di permanere in servizio (...) per un periodo massimo di un biennio oltre i limiti di età per il collocamento a riposo", riconosceva ai dipendenti civili dello Stato e degli enti pubblici non economici (compresi i professori universitari ) un vero e proprio diritto potestativo a permanere in servizio per il periodo indicato.

La norma è stata profondamente modificata dal comma 7 dell'articolo 72 del d.l. 112 del 2008 che dispone: "è in facoltà dei dipendenti civili dello Stato e degli enti pubblici non economici di permanere in servizio , con effetto dalla data di entrata in vigore della legge 23 ottobre 1992, n. 421, per un periodo massimo di un biennio oltre i limiti di età per il collocamento a riposo per essi previsti. In tal caso è data facoltà all'amministrazione, in base alle proprie esigenze organizzative e funzionali, di accogliere la richiesta in relazione alla particolare esperienza professionale acquisita dal richiedente in determinati o specifici ambiti ed in funzione dell'efficiente andamento dei servizi".

La modifica introdotta dall'art. 72 del d.l. 112 del 2008 sull'istituto del trattenimento in servizio dei dipendenti civili dello Stato delineato dall'art. 16 del d.lgs. 503 del 1992 ha comportato un significativo mutamento dell'assetto degli interessi in rilievo in tale delicata materia e ... risolto la delicata questione del bilanciamento fra l'interesse privato al trattenimento in servizio e l'interesse pubblico alla salvaguardia delle esigenze organizzative e funzionali dell'amministrazione di appartenenza, tenuto anche conto dell'evidente finalità di contenimento dei costi del personale nel settore pubblico che caratterizzano i più recenti interventi normativi in subjecta materia.

Al pubblico dipendente quindi, non è più riconosciuto un diritto soggettivo alla permanenza in servizio, prevedendosi soltanto che l'istanza, che egli ha facoltà di presentare, vada valutata discrezionalmente dall'Amministrazione; la quale, a sua volta, ha facoltà di accoglierla solo in concreta presenza degli specifici presupposti individuati dalla disposizione, i primi dei quali sono legati ai profili organizzativi generali dell'amministrazione medesima ("in base alle proprie esigenze organizzative e funzionali") e i seguenti alla situazione specifica soggettiva e oggettiva del richiedente ("in relazione alla particolare esperienza professionale acquisita dal richiedente in determinati o specifici ambiti ed in funzione dell'efficiente andamento dei servizi").

L''istituto del trattenimento in servizio ha ormai assunto un carattere di eccezionalità in considerazione delle generali esigenze di contenimento della spesa pubblica che hanno ispirato e informato l'intero impianto normativo sotteso alla disciplina di cui al d.l. 112, cit., e, segnatamente, alla disciplina di cui al Capo II di tale decreto, nel cui ambito è collocato il più volte richiamato art. 72.

Poichè è questa la ratio sottesa al richiamato intervento normativo, ne consegue che l'ipotesi ordinaria è quella della mancata attivazione dell'istituto del trattenimento (ipotesi ricorrendo la quale l'onere motivazionale gravante sull'amministrazione sarà limitata all'insussistenza di particolari esigenze organizzative e funzionali le quali inducano a decidere in tal senso), mentre all'ipotesi del trattenimento sarà da riconoscere carattere di eccezionalità, con la necessità di esplicitare in modo adeguato le relative ragioni giustificatrici, conferendo rilievo preminente alle esigenze dell'amministrazione lato sensu intese.

Rispetto a tali esigenze "la particolare esperienza professionale acquisita dal richiedente in determinati o specifici ambiti" rappresenta - se del caso - un criterio giustificativo necessario, ma non già la ragione determinante della scelta.

Si tratta, infatti,di dar corso ad un'ipotesi eccezionale di provvista di personale docente, che deve essere adeguatamente giustificata da oggettivi e concreti fatti organizzativi, tali da imporre che si faccia ricorso ad un tale particolare strumento a contenuto derogatorio.

L'esternazione della giustificazione di una tale scelta - insieme a quella sugli altri elementi richiesti, a seguire, dalla disposizione - è necessaria per dar conto del come e del perché l'Amministrazione si determini, derogando alle esigenze di risparmio perseguite dalla legge, a seguire questa speciale modalità di provvista del proprio personale. Non è così quando l'Amministrazione si determini in senso negativo, ricorrendo allora la situazione ordinaria di normale estinzione del rapporto lavorativo per raggiungimento dei limiti di età, che non richiede una speciale esternazione circa la particolare esperienza professionale dell'interessato.

La Sesta Sezione del Consiglio di Stato ha così accolto - sentenza N. 04104/2013 del 06/08/2013-il ricorso, proposto dall'Università degli studi de L'Aquila contro la sentenza del Tribunale amministrativo regionale del Lazio 3 giugno 2009 n. 6117. Il TAR aveva, a sua volta, accolto il ricorso proposto da G.M., professore ordinario presso l'Università appellante, contro il decreto rettorale n. 629 del 17 marzo 2009, che revocava la precedente autorizzazione a permanere in servizio, per un ulteriore biennio.

Nel provvedimento di revoca dell' Università erano state ampiamente chiarite le ragioni ostative al rilascio di ulteriori provvedimenti di trattenimento in servizio, facendo riferimento ad insuperabili ragioni di contenimento della spesa.

Secondo il Consiglio di Stato "a fronte di tali argomentazioni, assolutamente recessivo appare l'interesse dell'odierno appellato a permanere in servizio oltre i limiti di età", mentre la pretesa a veder valutata la sua particolare esperienza professionale in determinati o specifici ambiti, non assume alcuna rilevanza giuridica "atteso che tal genere di valutazioni costituisce un posterius rispetto al positivo riscontro da parte dell'Università - nella specie non occorso - riguardo alla sussistenza delle primarie esigenze organizzative e funzionali per ammettere il trattenimento in servizio".

La sentenza assume un particolare significato, in un periodo storico, in cui l'attenzione dei Governi è rivolta a limitare l'enorme voragine della spesa dello Stato, attraverso una riduzione drastica e non sempre indolore degli apparati della Pubblica Amministrazione.

Il trattenimento in servizio costituisce, a tutti gli effetti, una nuova assunzione e, quindi, l'istituto può operare, dopo l'esperimento delle varie mobilità che hanno la funzione di ricollocare il personale in esubero, e, comunque, all'interno delle disponibilità finanziarie. E' abbastanza giusto (sarebbe immorale il contrario) che l' interesse dei singoli dipendenti a continuare ad usufruire, anche oltre l' età lavorativa contemplata dalla legge, dei privilegi che lo status di dipendente pubblico, in qualche modo, garantisce, ceda di fronte al dovere di sistemare il personale in esubero.

A giustificare il regime di sfavore riservato dal Legislatore all' istituto, si impone anche un diverso ordine di ragioni, collegato all' urgenza di un ricambio generazionale all'interno degli apparati pubblici. E' abbastanza evidente come, al trattenimento in servizio di chi ha già superato l'età lavorativa prevista dalla legge, faccia da contraltare il differimento dell' ingresso nel mondo del lavoro di un corrispondente numero di disoccupati e l'invecchiamento dei ruoli del pubblico impiego. Impedendo di fatto l' utilizzazione di intelligenze ed energie nuove, si conferma, per la società, la negatività di una burocrazia sempre più vecchia.

Ritenere gli anziani indispensabili, a causa dell' esperienza e/o della professionalità acquisita, equivale ad esprimere una pesante sfiducia nelle possibilità dei giovani di crescere e di raggiungere gli stessi risultati professionali e a negare alle Amministrazioni il diritto-dovere di rinnovarsi. Purtroppo ormai per nuove generazioni si intendono quelle formate da giovani, mediamente, oltre i trent'anni. E questo vuol dire che ad un intera generazione, quella che va dai venti ai trent'anni è stato impedito di entrare nel mondo del lavoro. Noi riteniamo che l'esperienza e la professionalità degli anziani abbiano tante altre strade ed opportunità, per farsi valere ed essere utili alla società, diverse dall'occupazione perpetua dei pubblici uffici.

Ecco la sentenza del Consiglio di Stato n 04104/2013su “Il trattenimento in servizio e ricambio generazionale nel Pubblico Impiego”

http://www.giustizia-amministrativa.it/DocumentiGA/Consiglio%20di%20Stato/Sezione%206/2009/200907037/Provvedimenti/201304104_11.XML

Gerolamo Taras (StudioCataldi.it)

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Sembra essere ritornata la paura della chiusura definitiva dell’ufficio Postale di Corso Umberto Primo. Almeno a leggere la stampa locale.

In verità noi siamo fermi alle notizie che demmo lo scorso anno, proprio in questi periodi, notizie che poi vennero smentite direttamente dall’ente poste.

Siamo fermi perché l’ente competente ( l’AGCOM) non offre similari informazioni per l’anno in corso.

Non solo, ma è noto che l’ente Poste ha un bilancio attivo il che rende ingiustificabile, al momento, ogni e qualsiasi ipotersi di chiusura di uffici postali periferici. Figurarsi quello della Piazza!

La notizia del 2012 parlava di 1156 uffici postali da chiudere, perché Poste Italiane li ritiene improduttivi: 174 sportelli in Toscana, 134 in Emilia, 100 in Calabria, 96 in Campania. A questi si vanno ad aggiungere 638 sportelli da razionalizzare.

Tra i 100 sportelli da chiudere nell’elenco sotto riportato c’è infatti anche Amantea 1, così chiamato perché è stato il primo ufficio postale della città.

Ed è anche vero che l’allarme si è rispiegato anche in altre parti, in specie con l’estate. Ma Amantea ha già pagato un prezzo altissimo con un servizio ridotto proprio quando la popolazione aumenta.

E nel merito un ufficio postale con una sola unità non ha certamente costi tali da renderlo improduttivo. Almeno così riteniamo

Comunque sia non dobbiamo dimenticare che se Poste Italiane è formalmente un soggetto privato, esso svolge, però, a tutti gli effetti, un servizio pubblico che come tale va tutelato e garantito.

E per questa ragione che chiediamo al comune di Amantea di essere vigile e di chiedere formale risposta all’ente poste ed all’AGCOM, e nell’eventualità l’Ente Poste dovesse insistere in siffatta opinabile direzione suggeriamo al Comune di Amantea di ricorrere contro il provvedimento adendo il TAR Calabria.

Tante sono gli elementi da porre in evidenza in un eventuale ricorso.

E già altri Tar si sono pronunciati in adesione alle ragioni dei comuni.

Ecco l’elenco.

Giuseppe Marchese.

  1. 1.SUD CALABRIA CASTROVILLARI CASTROREGIO CASTROREGIO Chiusura
  2. 2.SUD CALABRIA CASTROVILLARI POLICASTRELLO SAN DONATO DI NINEA Chiusura
  3. 3.SUD CALABRIA CASTROVILLARI SAN MORELLO SCALA COELI Chiusura
  4. 4.SUD CALABRIA CASTROVILLARI SPEZZANO ALBANESE STAZIONE SPEZZANO ALBANESE Chiusura
  5. 5.SUD CALABRIA CASTROVILLARI CROSIA CROSIA Chiusura
  6. 6.SUD CALABRIA CASTROVILLARI PIRAGINETI ROSSANO Chiusura
  7. 7.SUD CALABRIA CASTROVILLARI TREBISACCE 1 TREBISACCE Chiusura
  8. 8.SUD CALABRIA CASTROVILLARI VILLAPIANA SCALO VILLAPIANA Chiusura
  9. 9.SUD CALABRIA CASTROVILLARI CORIGLIANO CALABRO 1 CORIGLIANO CALABRO Chiusura
  10. 10.SUD CALABRIA CASTROVILLARI DESTRO LONGOBUCCO Chiusura
  11. 11.SUD CALABRIA CASTROVILLARI MONTEGIORDANO MARINA MONTEGIORDANO Chiusura
  12. 12.SUD CALABRIA CASTROVILLARI ROCCA IMPERIALE ROCCA IMPERIALE Chiusura
  13. 13.SUD CALABRIA CASTROVILLARI ROSETO CAPO SPULICO ROSETO CAPO SPULICO Chiusura
  14. 14.SUD CALABRIA CASTROVILLARI SAN FILIPPO CETRARO Chiusura
  15. 15.SUD CALABRIA CATANZARO BADOLATO BADOLATO Chiusura
  16. 16.SUD CALABRIA CATANZARO CAVORA' DI GIMIGLIANO GIMIGLIANO Chiusura
  17. 17.SUD CALABRIA CATANZARO SAN GIOVANNI D'ALBI ALBI Chiusura
  18. 18.SUD CALABRIA CATANZARO FRONTI DI LAMEZIA TERME LAMEZIA TERME Chiusura
  19. 19.SUD CALABRIA CATANZARO PIRIVOGLIA DI CHIARAVALLE C/LE CHIARAVALLE CENTRALE Chiusura
  20. 20.SUD CALABRIA CATANZARO ACCARIA SERRASTRETTA Chiusura
  21. 21.SUD CALABRIA CATANZARO CUTURELLA DI CROPANI CROPANI Chiusura
  22. 22.SUD CALABRIA CATANZARO FALERNA FALERNA Chiusura
  23. 23.SUD CALABRIA CATANZARO IEVOLI FEROLETO ANTICO Chiusura
  24. 24.SUD CALABRIA CATANZARO MAGISANO MAGISANO Chiusura
  25. 25.SUD CALABRIA CATANZARO MARINA DI SANTA CATERINA JONIO Chiusura
  26. 26.SUD CALABRIA CATANZARO MIGLIUSO SERRASTRETTA Chiusura
  27. 27.SUD CALABRIA CATANZARO MONTEPAONE MONTEPAONE Chiusura
  28. 28.SUD CALABRIA CATANZARO PRATORA SARROTTINO TIRIOLO Chiusura
  29. 29.SUD CALABRIA CATANZARO SAN MAZZEO CONFLENTI Chiusura
  30. 30.SUD CALABRIA CATANZARO SAN SOSTENE SAN SOSTENE Chiusura
  31. 31.SUD CALABRIA CATANZARO SANT'ELIA CATANZARO Chiusura
  32. 32.SUD CALABRIA CATANZARO URIA SELLIA MARINA Chiusura
  33. 33.SUD CALABRIA CATANZARO VENA MAIDA Chiusura
  34. 34.SUD CALABRIA CATANZARO LAMEZIA TERME 1 LAMEZIA TERME Chiusura amministrative
  35. 35.SUD CALABRIA COSENZA CAMARDA DI APRIGLIANO APRIGLIANO Chiusura
  36. 36.SUD CALABRIA COSENZA LORICA PEDACE Chiusura
  37. 37.SUD CALABRIA COSENZA SAN MARTINO DI FINITA SAN MARTINO DI FINITA Chiusura
  38. 38.SUD CALABRIA COSENZA TORREMEZZO FALCONARA ALBANESE Chiusura
  39. 39.SUD CALABRIA COSENZA ACQUAPPESA ACQUAPPESA Chiusura
  40. 40.SUD CALABRIA COSENZA LAURIGNANO DIPIGNANO Chiusura
  41. 41.SUD CALABRIA COSENZA POLLELLA SAN LUCIDO Chiusura
  42. 42.SUD CALABRIA COSENZA AMANTEA 1 AMANTEA Chiusura
  43. 43.SUD CALABRIA COSENZA BORBORUSO DI PEDIVIGLIANO PEDIVIGLIANO Chiusura
  44. 44.SUD CALABRIA COSENZA CARIGLIO FUSCALDO Chiusura
  45. 45.SUD CALABRIA COSENZA DUGLIA DI ACRI ACRI Chiusura
  46. 46.SUD CALABRIA COSENZA GUARDIA PIEMONTESE GUARDIA PIEMONTESE Chiusura
  47. 47.SUD CALABRIA COSENZA GUARDIA PIEMONTESE TERME ACQUAPPESA Chiusura
  48. 48.SUD CALABRIA COSENZA LONGOBARDI STAZIONE LONGOBARDI Chiusura
  49. 49.SUD CALABRIA COSENZA MAGLI TRENTA Chiusura
  50. 50.SUD CALABRIA COSENZA MAIONE ALTILIA Chiusura
  51. 51.SUD CALABRIA COSENZA REDIPIANO SAN PIETRO IN GUARANO Chiusura
  52. 52.SUD CALABRIA COSENZA SALIANO ROGLIANO Chiusura
  53. 53.SUD CALABRIA COSENZA TIMPARELLO DI LUZZI LUZZI Chiusura
  54. 54.SUD CALABRIA COSENZA VACCARIZZO DI MONTALTO MONTALTO UFFUGO Chiusura
  55. 55.SUD CALABRIA COSENZA TORANO CASTELLO SCALO TORANO CASTELLO Chiusura amministrative
  56. 56.SUD CALABRIA COSENZA SAVUTO DI CLETO CLETO Chiusura amministrative
  57. 57.SUD CALABRIA COSENZA PAOLA A.D. PAOLA Chiusura amministrative
  58. 58.SUD CALABRIA COSENZA SAN GIACOMO DI CERZETO CERZETO Chiusura amministrative
  59. 59.SUD CALABRIA CROTONE ALTILIA DI SANTA SEVERINA SANTA SEVERINA Chiusura
  60. 60.SUD CALABRIA CROTONE SAN LEONARDO DI CUTRO CUTRO Chiusura
  61. 61.SUD CALABRIA CROTONE UMBRIATICO UMBRIATICO Chiusura
  62. 62.SUD CALABRIA CROTONE FILIPPA MESORACA Chiusura
  63. 63.SUD CALABRIA CROTONE FORESTA PETILIA POLICASTRO Chiusura
  64. 64.SUD CALABRIA CROTONE PAGLIARELLE PETILIA POLICASTRO Chiusura
  65. 65.SUD CALABRIA REGGIO CALABRIA CIRELLO RIZZICONI Chiusura
  66. 66.SUD CALABRIA REGGIO CALABRIA CONDOJANNI SANT'ILARIO DELLO IONIO Chiusura
  67. 67.SUD CALABRIA REGGIO CALABRIA DONISI DI SIDERNO SIDERNO Chiusura
  68. 68.SUD CALABRIA REGGIO CALABRIA PARDESCA BIANCO Chiusura
  69. 69.SUD CALABRIA REGGIO CALABRIA PIMINORO OPPIDO MAMERTINA Chiusura
  70. 70.SUD CALABRIA REGGIO CALABRIA PRUNELLA MELITO DI PORTO SALVO Chiusura
  71. 71.SUD CALABRIA REGGIO CALABRIA AMATO DI TAURIANOVA TAURIANOVA Chiusura
  72. 72.SUD CALABRIA REGGIO CALABRIA CAPO SPARTIVENTO BRANCALEONE Chiusura
  73. 73.SUD CALABRIA REGGIO CALABRIA CIRELLA DI PLATI' PLATI' Chiusura
  74. 74.SUD CALABRIA REGGIO CALABRIA MONASTERACE MONASTERACE Chiusura
  75. 75.SUD CALABRIA REGGIO CALABRIA NATILE CARERI Chiusura
  76. 76.SUD CALABRIA REGGIO CALABRIA SAN NICOLA D''ARDORE ARDORE Chiusura
  77. 77.SUD CALABRIA REGGIO CALABRIA SAN NICOLA DI CAULONIA CAULONIA Chiusura
  78. 78.SUD CALABRIA REGGIO CALABRIA SIDERNO SUPERIORE SIDERNO Chiusura
  79. 79.SUD CALABRIA REGGIO CALABRIA TRITANTI MAROPATI Chiusura
  80. 80.SUD CALABRIA REGGIO CALABRIA BARRITTERI SEMINARA Chiusura
  81. 81.SUD CALABRIA REGGIO CALABRIA DROSI RIZZICONI Chiusura
  82. 82.SUD CALABRIA REGGIO CALABRIA GAMBARIE SANTO STEFANO IN ASPROMONTE Chiusura
  83. 83.SUD CALABRIA REGGIO CALABRIA ORTI' REGGIO DI CALABRIA Chiusura
  84. 84.SUD CALABRIA REGGIO CALABRIA ROSALI' REGGIO DI CALABRIA Chiusura
  85. 85.SUD CALABRIA REGGIO CALABRIA SOLANO INFERIORE BAGNARA CALABRA Chiusura
  86. 86.SUD CALABRIA REGGIO CALABRIA VILLA SAN GIUSEPPE REGGIO DI CALABRIA Chiusura
  87. 87.SUD CALABRIA REGGIO CALABRIA VILLAMESA CALANNA Chiusura
  88. 88.SUD CALABRIA REGGIO CALABRIA TRESILICO OPPIDO MAMERTINA Chiusura amministrative
  89. 89.SUD CALABRIA REGGIO CALABRIA SAN PIER FEDELE SAN PIETRO DI CARIDA' Chiusura amministrative
  90. 90.SUD CALABRIA VIBO VALENTIA LONGOBARDI VIBO VALENTIA Chiusura
  91. 91.SUD CALABRIA VIBO VALENTIA TRIPARNI VIBO VALENTIA Chiusura
  92. 92.SUD CALABRIA VIBO VALENTIA SAN NICOLO' DI RICADI RICADI Chiusura
  93. 93.SUD CALABRIA VIBO VALENTIA BADIA DI NICOTERA NICOTERA Chiusura
  94. 94.SUD CALABRIA VIBO VALENTIA CARIA DRAPIA Chiusura
  95. 95.SUD CALABRIA VIBO VALENTIA DRAPIA DRAPIA Chiusura
  96. 96.SUD CALABRIA VIBO VALENTIA PISCOPIO VIBO VALENTIA Chiusura
  97. 97.SUD CALABRIA VIBO VALENTIA CALIMERA CALABRA SAN CALOGERO Chiusura amministrative
  98. 98.SUD CALABRIA VIBO VALENTIA COCCORINO JOPPOLO Chiusura amministrative
  99. 99.SUD CALABRIA VIBO VALENTIA CARONITI JOPPOLO Chiusura amministrative
  100. 100.SUD CALABRIA VIBO VALENTIA COMERCONI NICOTERA Chiusura amministrative
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Il dr Enzo pellegrino entra nell’agone politico amanteano con l’eleganza di una farfalla e la potenza di un panzer tedesco. Un panzer che sposta radicalmente l’angolo di osservazione del “riminizzo”. Non il duce, il console, il generale, ma gli obiettivi!. L’amico Enzo vuole aprire una discussione seria sul “destino politico di Amantea”. Una proposta che non è affatto inopportuna, anzi, ma che impone una totale verità senza ipocrisie, senza pagliacciate, senza pagliacci.Difficile!

Ecco la nota. Il tempo di leggerla ed anticipo il mio pensiero per i prossimi giorni evidenziando che come sito siamo pronti ad altri interventi sinceri e finalizzati al bene comune.

“Siamo alle solite, Calimero, tanto per restare in tema di cose scure.

Amantea dovrà affrontare una tornata elettorale amministrativa, probabilmente nella prossima primavera se non prima. Come si prepara all’evento?

I Soliti Noti scaldano i motori, cominciano ad agitarsi, manifestamente affetti dal “riminizzo cronico congenito”

Alchimie di formule, tentativi di sommatorie, giochi sottobanco e campagne acquisti di vario genere.

Questo è quel che serve realmente alla Città ?

Nel recente passato mi sono assunto l’onere, la responsabilità, ed anche l’ardire di suggerire un percorso, che era valido non perché mio, ma mio perché valido ! Sottile ma fondamentale distinguo.

Allora non fu tenuto in nessun conto. Pochi , pochissimi, anzi contati apprezzamenti e molte argomentazioni contrarie, generalmente speciose, che ne hanno condizionato il fallimento. Anche ad opera di “ Personaggi” dall’indubitabile “spessore ed acume politico”

Tanto dovrebbe bastare per indurmi al silenzio.

Invece no: io penso che la gravità del momento, le difficoltà che qualsiasi Ente Pubblico si vede costretto ad affrontare stanti le ristrettezze di bilancio e l’esiguità delle risorse disponibili e /o inventariabili, esigano che una voce fuori dal coro, anzi dal chiacchiericcio di bottega e/o di Piazza Commercio, si levi ad Amantea. E risuoni forte, come a sovrastare il sussurrare indiscreto e sornione.

Dalle pagine di Webiamo.it rilancio quindi la proposta di percorso:

  1. 1.Programma minimo. Da realizzare nel breve periodo, incentrato sulle poche, reali Priorità per la Città, la prima delle quali un ripristino della legalità in tutti i suoi aspetti e su tutto il territorio cittadino;
  2. 2.Esposizione del Programma alla Città;
  3. 3.Raccogliere adesioni sul Programma;
  4. 4.Individuazione, tra gli aderenti, della figura carismatica da candidare a Sindaco; e delle figure rappresentative da candidare a Consigliere.
  5. 5.Ritorno alla Città per la verifica elettorale.

Io giudico questa proposta un percorso virtuoso. Tutto il resto è ( e purtroppo sarà !!!) un deja vu.

Semprecchè, approfittando del buio, non si voglia continuare a cantare…..non ballo il tango col casquè…. !!!!

                                                                                              Enzo Pellegrino

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