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Il segretario del PD Enzo Giacco incontra la commissaria Greco e le espone per primi questi problemi:

 

“Gentile dott.ssa Greco abbiamo molto apprezzato le dichiarazioni, rilasciate in seguito al suo insediamento, che palesano la Sua volontà di intervenire sulla situazione finanziaria ed economica dell’Ente, ma anche di affrontare le questioni prioritarie che riguardano la città.

Ci teniamo a offrire un primo contributo rispetto ad alcune delle criticità che rileviamo ad Amantea.

 

Situazione economico-finanziaria.

Nei mesi precedenti la caduta dell’amministrazione Sabatino, più volte abbiamo chiesto lumi – senza mai ottenerli – rispetto alla reale situazione del bilancio dell’Ente.

I nostri concittadini negli ultimi mesi sono stati soffocati dalle richieste di somme relative a tributi e multe, anche con pignoramenti sui conti correnti. In altri termini, si è consumata una affannosa ed indispensabile ricerca di liquidità. A ciò si aggiunga il niet della CDP riguardo alla richiesta di mutui, la richiesta da parte di privati di crediti non presenti nel bilancio dell’Ente ed altri segnali assai preoccupanti.

Ci domandiamo se l’Ente non sia a rischio dissesto. Consapevoli del fatto che tale stato patologico del bilancio sarebbe penalizzante per i cittadini, ma anche per chi dovrà tracciare un progetto di governo del futuro di Amantea.

 

Trasferimento Tenenza GdF

Altro elemento di preoccupazione è rappresentato dall’annunciato trasferimento della Tenenza della Guardia di Finanza. Il nostro territorio, negli ultimi tempi, è stato al centro di diversi episodi che hanno turbato la serenità della comunità. In questo quadro, rinunciare alla fondamentale presenza della GdF – in un Comprensorio che, tra l’altro, già soffre un palese sottodimensionamento di presidi a garanzia della sicurezza dei cittadini – sarebbe un segnale grave preoccupante.

 

Poliambulatorio

Negli ultimi mesi più volti ci siamo visti costretti ad intervenire a tutela del Poliambulatorio cittadino in seguito a tentativi di depotenziarne i servizi.

Oggi stiamo ponendo il problema del Laboratorio analisi cliniche che necessita con urgenza di una unità di personale tecnico a pieno servizio.

E’ utile far presente che - in seguito alle proteste dei cittadini per alcuni provvedimenti inseriti nel DCA n. 84 del 21 Luglio 2015 ed all’istituzione di un tavolo tecnico presso il Dipartimento Tutela della Salute della Regione Calabria - con Delibera 1397 del 29 agosto 2016 (adozione Atto Aziendale dell’Asp di Cosenza) sono state individuate le Case della Salute del territorio dell’Asp di Cosenza. Tra queste figura la Casa della Salute di Amantea.

 

Centro storico

La conclusione dei lavori di restauro dei ruderi della Chiesa di San Francesco d’Assisi avrebbe dovuto rappresentare la motivazione per la definizione di un piano di riqualificazione ordinaria dell’intero Centro storico volto, innanzitutto, alla sua fruibilità.

Per mesi abbiamo palesato alcuni interventi di cui necessita, a nostro parere, il borgo antico: riqualificare ed identificarne le vie d’accesso, evidenziarne con opportuna segnaletica i tanti percorsi storici, maggiore cura degli spazi (da monitorare per evitare situazioni di degrado).

 

Campora San Giovanni

Campora rappresenta una realtà particolarmente dinamica dell’intero tessuto cittadino. Da tempo riteniamo prioritari la realizzazione di un adeguato e sicuro accesso al mare (qui una riflessione andrebbe fatta verso l’area di via Torrione), un maggiore decentramento dei servizi comunali (partendo da quelli di anagrafe, protocollo e tributi) e la riqualificazione dell’area mercato.

 

Integrazione e accoglienza

Il precedente Sindaco, nel mese di novembre 2016, ha scritto a S.E. il Prefetto chiedendo “di evitare l’apertura di nuovi centri di accoglienza destinati ai migranti”.

In quell’occasione abbiamo suggerito, al fine di migliorare il sistema di accoglienza e quindi di integrazione, di accedere al Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (c.d. Sprar).

 

Siamo ancora convinti che questa sia la strada da seguire.

Tale documento non ha pretese esaustive ed ha carattere interlocutorio. Vuole offrire una panoramica, ed ovviamente senza pretese di completezza, delle criticità presenti in città.

Proprio a tal riguardo le nostre preoccupazioni non possono che essere associate anche al rischio di non programmare adeguatamente l’estate 2017, che per le prospettive della città assume grande valenza: la scintilla turistica in una città di mare ha forte valenza occupazionale di tipo stagionale e ricadute positive sull’economia.

 

Ed a proposito di occupazione, infine, si sentiamo di far presente che nell’ultimo anno diversi cittadini hanno perso il proprio lavoro, con conseguenze evidenti per le loro vite e per quelle delle loro famiglie; ci riferiamo ai vigili non stabilizzati, ai vigilini (strisce blu) non garantiti da clausola di salvaguardia, ai lavoratori della società che si è occupata, per conto del Comune, dell’accertamento e riscossione dei tributi minori (I.C.P., D.P.A., T.O.S.A.P.).

Circolo PD Amantea

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Nessuno più della Commissaria prefettizia Dottoressa Emanuela Greco può comprendere la centralità della persona in ogni luogo ed in ogni occasione.

 

Tanto più quando si parla di garantire i servizi sanitari.

Ora se si avesse memoria si scoprirebbe che un tempo Amantea aveva una clinica privata che garantiva una parte dei servizi sanitari indispensabili, quali chirurgia e relativo pronto soccorso, ginecologia ed ortopedia.

 

E se si avesse memoria si ricorderebbe che Amantea era stata indicata tra le città per le quali era previsto un ospedale.

Un ospedale, invero, mai nato. Noi sappiamo perché non nacque, ma invitiamo tutti a cercare la risposta.

Poi la nascita della azienda sanitaria n 1 che offrì al territorio di Amantea i principali servizi sanitari territoriali.

 

Poi la perdita dell’azienda sanitaria e la nascita del distretto che in qualche modo mantenne l’autonomia gestionale dei servizi sanitari sul territorio.

Infine, la perdita del distretto, falsamente compensato dal poliambulatorio che, man mano, perse la sua supposta importanza.

Oggi il nulla o quasi.

E ci si affida allora alla Casa della Salute, l’ultima spiaggia della sanità territoriale.

Ma tutti attaccano Amantea ed il “suo” territorio e tutti vogliono distruggere la sanità pubblica, rubando medici e servizi, come in passato sono stati rubati servizi, macchinari e attrezzature.

E nessuno che abbia difeso la città ed i servizi sanitari.

 

Oggi Amantea non ha un elettromiografo, un mammografo , un telecomandato, un apparecchio per la risonanza magnetica aperta, un apparecchio per la Tomografia ad Emissione di Positroni, eccetera.

E così Amantea è costretta a viaggiare , a curarsi fuori regione, rubando, soldi e lavoro alla Calabria.

Impossibile, quindi, avere fiducia nei politici , quei politici che potevano fare e non hanno fatto, quei politici che vanno a curarsi fuori regione.

Difficile, anche, avere fiducia nel management sanitario scelto da quella stessa politica di cui non abbiamo detto tutto il male necessario.

Non resta allora che il popolo, posto che sia ancora capace di difendere i propri interessi, e lo Stato nelle sue componenti.

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E basta!.

Non sembra ci siano limiti alla rottura delle balle da parte di agenzie pubblicitarie.

Proprio per non avere queste rotture chiesi di non pubblicare più sugli elenchi il mio numero telefonico fisso.

Ed invece continuano ad incidere la mia privacy con telefonate di promozioni pubblicitarie.

Ma quello che mi infastidisce ancora di più è che da qualche tempo chiamano sul cellulare.

E già se non sei a casa perdono tempo a chiamarti

Invece on il cellulare ti raggiungono sempre e dovunque.

Magari mentre sei a messa, mentre sei dal dottore, mentre guidi l’auto.

Purtroppo per noi umani è istintivo guardare il numero per vedere se a chiamare sono i tuoi genitori, il tuo consorte, i tuoi figli, il tuo datore di lavoro, l’ASP che sposta la data della visita specialistica, qualche amico.

Ed a parte la magra figura c’è anche il rischio di avere un incidente o di prenderti una contravvenzione da photored per non aver fermato l’auto al semaforo. Se non peggio

Operatori che ti offrono vini, formaggi, salumi, profumi, o semplicemente promozioni di compagnie televisive e telefoniche, come vodafone, tim, premium etc.

Ma non solo, anche per censimenti, verifiche e sondaggi.

Ma che fine ha fatto il DPR 7 settembre 2010 n 178 recante il “ Regolamento recante istituzione e gestione del registro pubblico degli abbonati che si oppongono all'utilizzo del proprio numero telefonico per vendite o promozioni commerciali.?

Ed è questa la magguore vergogna.

Si legge sul sito del garante per la protezione di dati personali, nella pagina “Chiamate promozionali indesiderate verso utenze fisse e mobili. Domande più frequenti.”, “Come ci si può difendere dalle chiamate promozionali indesiderate? Ecco le risposte:

“Se l'utenza è pubblicata negli elenchi telefonici, l'intestatario può chiedere al suo gestore telefonico che essa venga rimossa dagli elenchi, così da renderla "riservata" e dunque non più visibile.

In alternativa, può iscriversi al Registro Pubblico delle Opposizioni (RPO), lasciando così la sua utenza presente negli elenchi telefonici, ma non più utilizzabile per fini promozionali”

Bene.

Ma ecco la fregatura” si legge al punto 4) Chi può iscriversi al Registro? Questa la risposta

Al Registro può iscriversi solo l'intestatario di un'utenza (fissa o mobile, privata o aziendale) pubblicata negli elenchi telefonici. Se l'utenza, invece, non compare negli elenchi ed è quindi "riservata" (come accade per la maggior parte delle utenze di telefonia mobile, raramente presenti negli elenchi), l'intestatario non può iscriverla al Registro.”

Ma allora come fanno a procurasi il numero del mio cellulare?

Non lo so. Ma una cosa la so ed è quella che quando ho chiesto alla operatrice chi avesse fornito il numero riservato del mio cellulare mi è stato risposto che era stato fornito da una ditta esterna e poi di fronte alla mia incredulità quando ho detto che avrei sciolto il contratto con la Vodafone e denunciato la stessa per aver diffuso dati riservati mi è stato subito risposto “cancelliamo il suo numero dai nostri elenchi”

Questi i numeri da cui sono stato contattato:

39 0819793…

39 0245412…

Ora aspetto e se mi richiameranno partirà la revoca del contratto con la Vodafone e la denuncia.

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