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Riceviamo e pubblichiamo la seguente nota:

“Stamattina si è tenuto ad Amantea un consiglio comunale per deliberare l’encomio solenne al Comandante e ad altri coraggiosi carabinieri che il 22 agosto scorso intervenivano in uno dei tanti incendi di questa estate e mettevano al sicuro 30 persone facendole allontanare dalle loro abitazioni messe in pericolo dalle fiamme, nell’attesa dell’arrivo dei vigili del fuoco e dei mezzi aerei.

Sappiamo bene come in questo anno l’Italia tutta è stata messa in ginocchio dagli incendi e la nostra regione è stata tra le più colpite. Solo in Calabria sono stati incendiati 413 kmq di zone boschive, equivalenti a 60.000 campi di calcio.

Amantea e zone limitrofe non sono state risparmiate ed anche noi abbiamo visto andare in fumo intere colline e campagne.

A tal proposito durante il consiglio di stamane abbiamo presentato un’interrogazione per fare presente la grave situazione di totale abbandono e mancanza di pulizia dei terreni e della politica di prevenzione che un amministrazione deve attuare a tutela della incolumità dei cittadini, delle proprie abitazioni e dell’ambiente.

Ecco la interrogazione

Oggetto: Interrogazione a risposta scritta e orale in Consiglio Comunale. Art.23 del Regolamento del   Consiglio Comunale. Prevenzione incendi.

PREMESSO:

   Che l’estate 2017 verrà certamente ricordata tra le peggiori degli ultimi decenni sul fronte degli incendi boschivi in Calabria ma anche sul territorio della città di Amantea (è il caso di ricordare l’incendio che oggi ci porta ad encomiare dei rappresentanti dell’ Arma dei Carabinieri) e vorrei ricordare anche i tanti volontari;

   Che è dato riscontrato una grave carenza di azioni di prevenzione del Comune di Amantea sul piano della gestione e cura del patrimonio boschivo (tra l’altro con tutte le implicazioni eventuali in tema di protezione civile e politica forestale) nonché su quello della predisposizione di misure di mitigazione del rischio o anche sul piano delle misure di deterrenza per gli incendi;

   Considerato che i mezzi aerei possono essere un ausilio allo spegnimento, mai lo strumento primo o principale e soprattutto rischiano di divenire inefficaci se non coadiuvati da azioni di bonifica (cioè l’intervento a terra per lo spegnimento dei focolai residui) nell’area colpita dagli incendi;

   Accertato che le mancate o inadeguate bonifiche hanno come conseguenze che un incendio che viene “spento” di giorno riprende durante la notte, perché, dopo il passaggio aereo, non sono state svolte tutte le altre attività necessarie per il suo definitivo spegnimento;

   In tema degli incendi boschivi è rappresentato dalla legge 21 novembre 2000, n. 353, nota come “legge-quadro in materia di incendi boschivi”, sulla cui base le regioni hanno l’obbligo di adeguare le norme di riferimento ed il contestuale Piano Regionale Antincendio;

   La legge di cui sopra è finalizzata alla conservazione e alla difesa dagli incendi del patrimonio boschivo nazionale quale bene insostituibile per la qualità della vita e costituisce, nel suo insieme, un principio fondamentale dell’ordinamento ai sensi dell’art. 117 della Carta Costituzionale;

   La legge 24 febbraio 1992, 225 designa il Sindaco quale Autorità di Protezione Civile a livello comunale, nel modello organizzativo regionale i comuni concorrono nell’organizzazione generale dell’attività di spegnimento degli incendi mediante:

– costituzione e gestione di unità di intervento comunale o convenzioni con squadre di intervento appartenenti alle Associazioni di Volontariato;

-supporto tecnico-logistico alle operazioni di spegnimento degli incendi boschivi;

-attivazione delle unità di intervento nel comprensorio di appartenenza;

-attivazione delle funzioni specifiche richieste in caso di incendio di interfaccia (procedura di cui al modello d’intervento manuale operativo di cui all’art. 3 comma 1° del decreto n. 1 del Commissario Delegato di cui all’O.P.C.M. 22 ottobre 2007 n. 3624);

-attivazione del Presidio Operativo e del Presidio Territoriale.

Tanto premesso lo scrivente Consigliere Comunale,

INTERROGA IL SINDACO E L’ASSESSORE DELEGATO ALLA PROTEZIONE CIVILE

per sapere:

   Quali iniziative l’Amministrazione Comunale ha assunto a sostegno di una efficace azione continuativa di prevenzione incendi, prima o dopo la stagione estiva 2017, anche attraverso la pulizia del sottobosco comunale e nelle aree siano esse cittadine che rurali a rischio;

   Se è stato predisposto dall’Amministrazione Comunale un piano antincendio, in sinergia con la Regione Calabria, che possa far fronte in maniera adeguata alle emergenze;

   Se si intende predisporre per la stagione estiva 2018 servizi di presidio del territorio con personale della Protezione Civile Comunale o da parte del volontariato in modo da rafforzare l’attività di prevenzione e ridurre il tempo di intervento in caso di incendi;

   Se ci sono idranti posizionati sul territorio comunale e , se si, se sono stati oggetti di verifica e di manutenzione.

La scrivente, infine, chiede del Signor Sindaco l’impegno:

   a creare presidi antincendio con idranti a colonna nelle zone periferiche e contrade al confine con fasce boschive;

·         alla realizzazione, dove la morfologia del territorio lo consenta, di sentieri tagliafuoco;

·         a porre le condizioni per la presenza di un presidio ad Amantea dei Vigili del Fuoco, percorso già promosso da alcune associazioni locali ma mai portato a buon fine per il mancato interessamento delle diverse amministrazioni.

·         alla predisposizione prima dell’inizio dell’estate e molto per tempo di un’apposita ordinanza di prevenzione incendi e pulizia dei terreni come avviene in tanti comuni virtuosi.

Si rimane a disposizione per ogni collaborazione istituzionale.

Francesca Menichino

Francesca Sicoli

Gruppo consiliare MoVimento 5 stelle Amantea

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Ormai i nostri supermercati sono presidiati da profughi che prima ti dicono buongiorno e poi, o comunque, ti chiedono insistentemente l’elemosina, magari sostenendo che hanno fame, che “loro” non sono della Ninfa e che quindi non hanno un posto dove andare e mangiare.

Qualcuno dice, anche in un buon italiano, che è uscito dal programma di assistenza e che non ha un lavoro.

Ormai il posto per l’elemosina non è più davanti alle chiese.

Insieme a loro qualche zingara o rumena che vende calze e comunque chiede anche l’elemosina.

Una di loro una certa Rupa di 29 anni è stata fermata stamattina da una pattuglia di Vigili urbani di Amantea.

Ai vigili i complimenti della redazione.

Anonimi ( per quanto si conoscano i loro nomi) perché il comando della polizia municipale non ha emanato apposito comunicato.

La giovane Rupa sembra avesse rubato nientemeno che un rubinetto alla Brico ma era stata registrata dalle telecamere interne.

Portata in caserma è stata identificata.

Ora la competenza passa alla magistratura.

E chissà che successivamente la polizia non emani un foglio di divieto di raggiungere la nostra cittadina.

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L’Italia è una Repubblica fondata…….

Aggiungiamo noi, sugli abusi, sulle discriminazioni e sulle differenze tra territori e loro popolazioni.

Il vecchio distretto sanitario di Amantea , costituito dai comuni di Amantea, Aiello Calabro, Cleto, serra di Aiello, San Pietro in Amantea, Lago, Belmonte calaro, Longobardi e Fiumefreddo, ma che serve in parte anche i viciniori comuni catanzaresi di Nocera, Falerna, Gizzeria, Martirano, e che aveva una buona radiologia oggi è stato spogliato dell’unico bravo radiologo dr Crispino

Dopo il primo nostro articolo ed altre proteste ecco il “dono” fatto agli ammalati dell’hinterland amanteano .

Il dr Crispino è tornato. Si ma una volta a settimana.

Abbiamo scritto che è una situazione già palesemente illegittima, e che di per se meriterebbe la attenzione della procura penale.

Ma è possibile che in Italia se i procuratori non inquisiscono od arrestano non si muove niente, non si riescono ad ottenere nemmeno i diritti elementari come quello alla salute ?

Già perché la cosa più grave è soprattutto questo popolo che ha perfino paura di parlare, di contestare , di denunciare anche quando deve difendere i propri diritti.

Ed è stupido sperare nella politica.

Ed ancora più stupido sperare nella autocorrezione degli errori.

Sono stato stamattina a chiedere del dr Crispino che manca da martedì scorso ed ho saputo che ci sarà giovedì, ma dovrà valutare oltre 100 radiografie.

E questo perché senza alcun bando due radiologi ( Sollazzo e Cerbino) sono stati trasferiti a Praia dove è stato riaperto l’ospedale ma senza avere i medici necessari.

Ma è legittimo riaprire un ospedale a danno dei servizi sul territorio dell’unico grosso paese del tirreno dove non esiste nemmeno un ospedale?.

La sanità alla Hood Robin, dove si ruba ai più poveri per dare ad altri poveri!.

E che dire poi dei tanti medici con la 104 che- guarda caso- scelgono spesso il lunedì ed il sabato.

Nessuno che controlli realmente se assistano i parenti ammalati?.

E qualcuno ha addirittura due 104 e manca quindi 6 giorni al mese.

In queste condizioni l’ex distretto di Amantea ed i suoi ammalati non avranno mai il vecchio servizio di radiologia .

E tanto per non parlare dello pneumologo che manca da giugno, del cardiologo che ha incredibili tempi di attesa …….

Oggi si parlerà di Casa della salute e crediamo sia un ennesima presa in giro.

Ma chissà che il sig Procuratore non mandi qualche suo investigatore, magari in borghese…

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