Ormai è lunghissima la fila di grossi massi a difesa del tratto di SS18 dopo il porto di Amantea.
Ma non basta. Ogni volta che si colloca una difesa impropria ed approssimativa come i massi vi è la certezza che si dovrà continuare.
È come pulire la piaga senza incidere sulla malattia; si toglie il primo pus e rinasce il successivo; in una teoria senza fine.
Prima o dopo arriveremo alla provincia di Catanzaro.
Non solo ma il rischio è che in questo modo non resterà più un mq di spiaggia.
E pensare che un tempo proprio lì dove si sta intervenendo stamani 18 gennaio la principale azienda agricola amanteana coltivava la famosa cipolla rossa dolce che veniva esportata in tutto il mondo; ed era la migliore come tutta quella che nasce nella sabbia.
Un tempo le file erano di camion pieni di cipolla, oggi le file sono di camion pieni di grossi massi rocciosi.(nella foto due che se ne vanno).
Inaccettabile , illogico; sembrano soldi sprecati e forse lo sono.
Che altro ci si poteva aspettare da una situazione come quella attuale s non quello che sta accadendo e che era largamente ipotizzabile. La cosa curiosa e che nessuno ha responsabilità. Ma forse non è così.