
Riceviamo e pubblichiamo la nota appena rimessaci dalla nostra lettrice della quale abbiamo pubblicato le due note e che hanno dato occasione all’Associazione l’incontro di chiedere la rimozione dei photored quali macchine per far cassa!
“Spett. Staff, ho letto l'articolo dell'associazione L'incontro che, fa anche riferimento alla mia nota riguardo i photored. Volevo precisare che la mia rabbia è dettata non per la loro presenza ai semafori ma al loro "casuale?" mal funzionamento?!
Come dicevo nella mia precedente mail, io sono una persona che rispetta le regole e tante e tante volte ha evitato di fare incidente, solo perché ha prestato attenzione agli eventuali errori degli altri automobilisti. Il fatto che la sottoscritta, abbia 30 PUNTI sulla patente non avendo commesso da quando è in vigore la normativa, alcuna infrazione, vorrà pur dire qualcosa ma sicuramente non che io sia una bigotta che cammina a 10km all’ ora .
Io non chiedo che i photored vengano eliminati perché danneggiano il commercio di Amantea o di qualsiasi altro posto.
Io dico solo che, spesso essi servono per fare cassa ingiustamente. Sappiamo bene che, purtroppo, noi esseri umani, tendiamo a non rispettare le regole quando ci sono, figuriamoci se fossimo lasciati liberi di agire secondo la nostra discrezione.
Come recita una nota di Sandro Montanelli : Anche quando avremo messo a posto tutte le regole, ne mancherà sempre una: quella che dall'interno della sua coscienza fa obbligo a ogni cittadino di regolarsi secondo le regole. Quindi è basilare che le regole ci siano ma, esse non possono essere manipolate per mettere "nel sacco" la gente ingiustamente. Vi sarei grata se pubblicaste questo mio appunto. La ringrazio e saluto cordialmente”
Musica, sempre musica. E’ l’elemento attrattore per eccellenza. Uno che canta , pochi che suonano e tutti che ballano.
Anche il Movimento 5 stelle si avvale di questa formula e stasera presenta sul lungomare la sua performance politico musicale
Per fortuna che insieme agli artisti ci sono anche i politici.
Ben due deputati ed un senatore.
Cose che ad Amantea si vedono( e forse nemmeno) solo in vista delle elezioni, quando i politici locali si accompagnano ai big politici per trarne il vantaggio del potere, vero o supposto che sia, che le loro cariche lasciano intuire.
Ma non stasera: almeno si spera.
Stasera saranno presenti il deputato Sebastiano Barbanti ( già attivo per le necessità di Amantea, quale il porto insabbiato) , il deputato Paolo Parentela ed il senatore Francesco Molinaro.
Incontreranno gli amanteani e parleranno dei problemi in generale del paese Italia e del paese Amantea.
Verranno a dare un volto ad un movimento che ad Amantea è nato come movimento spontaneo ma che deve farsi apprezzare come “soggetto politico” e non solo come movimento.
Appuntamento alle ore 22.00, allora, sul lungomare.
L’agosto culturale amanteano si arricchisce della presentazione dell’ultima opera di Filippo Vairo, lo scrittore amanteano che da quasi 5 lustri sorprende con le sue opere mai eguali a se stesse.
Purosangue ne è il titolo.
Appuntamento, quindi, ad Amantea, piazzetta Calavecchia, il 19 agosto alle ore 21.
Interverranno: Monica Sabatino, Filomena Suriano, Cecilia Demma. Modererà Tonino Chiappetta. Sarà presente l’autore Filippo Vairo.
Di Purosangue hanno detto:
Un romanzo avventuroso e fantastico, ambientato tra lo spazio isolato di un luogo del sud e la distesa aperta della mente, tra la semplicità del vero e la complessità del desiderio. In una di quelle torsioni della storia, in cui le biografie si trasformano in favole o come solo le tragedie sanno essere: L’editore Giuseppe Stella.
Tra realtà e fantasia prende il largo la suggestione, per disturbare l’andamento dei giorni peggiori e dare un segno di speranza.
Vincenzo Segreti
Un racconto epico che si Legge come un romanzo. E’ come bere un bicchiere d’acqua fresca in un giorno d’estate.
Filomena Suriano
Un romanzo intenso che scorre come l’acqua del fiume, tutto costruito nel labirinto dei ricordi incastrati in un paesaggio mediterraneo di luci e ombre, di passione e identità, dove ogni frammento di vita diventa storia, parte di un mondo perduto e ritrovato. Con la certezza che le radici dell’identità sono sempre ancorate alla terra madre.
Gaetano Marchese