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Redazione TirrenoNews

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Mentre Francesco predica la fratellanza le sue Guardie sono pronte ad imbracciare le armi.

Chi crede che le Guardie Svizzere siano solo elmi e pennacchi si sbaglia.

E si sbagli di grosso.

 

Perché le Gwardiknechte, le guardie svizzere che compongono l’esercito più piccolo e più antico del mondo, non solo si dichiarano pronte a morire per il Papa sottoscrivendo un contratto destinato a durare nei secoli, ma nel loro percorso oggi più militare che non spirituale, si addestrano anche a combattere i terroristi islamici.

E si dichiarano «pronti ad affrontarli».

Parola di Christoph Graf, che, dal 2015, è comandante del contingente che difende Francesco.

«Forse è soltanto una questione di tempo prima che un attacco come quelli di Barcellona, Londra, Nizza, Berlino o Parigi, si verifichi a Roma» dice il colonnello Graf, «ma noi siamo preparati anche a questo, la nostra truppa è addestrata secondo le tecniche più avanzate ed è al passo coi tempi».

Tirano con la pistola, s’allenano all’azione di difesa con ogni mezzo e non solo con le mani, perquisiscono e disinnescano.

Sembrano ancora più lontani i tempi dei lanzichenecchi e dei secoli in cui questi soldati s’inginocchiavano davanti ai pontefici, ne difendevano i palazzi immolando la loro vita, come fu nel Cinquecento, durante il Sacco di Roma, quando salvarono papa Clemente VII.

Ora, e per la prima volta dopo cinque secoli, le guardie papaline escono dal Vaticano e s’addestrano come soldati alla guerra. In Canton Ticino.

Al fianco della polizia elvetica.

«La Guardia Svizzera è pronta ad affrontare qualsiasi minaccia, compresa quella dell’Isis» ripete determinato il comandante Graf, 56 anni, sposato, due figli, ex dipendente di un ufficio postale in Svizzera e di fede cattolica come da protocollo.

«I nostri soldati» insiste «adattano costantemente la loro formazione alle nuove sfide.

La Scuola reclute è stata protratta da due a quattro mesi. Più volte l’anno si addestra in Svizzera con la polizia cantonale ticinese».

Mercenari addestrati alle armi?

Guardie del corpo embedded, come si usa dire?

O agenti pronti a sfidare gli uomini del Califfo?

«Il Papa è il vicario di Cristo e nel difenderlo, il suo esercito, ci vede un progetto di Dio» specifica Graf.

Che aggiunge: «Questo progetto divino è al tempo stesso all’altezza di affrontare e sfidare anche la minaccia terroristica».

Ecco il valore non soltanto spirituale dei soldati del Papa, pronti a impugnare le armi con «Coraggio e fedeltà» come recita il loro motto.

La minaccia dei terroristi islamici è sempre più aggressiva e concreta, ma Graf ha voluto essere ottimista ricordando il livello di preparazione sempre più moderno e adeguato dei suoi soldati:

“La Guardia Svizzera adatta costantemente la sua formazione alle sfide di oggi.

La Scuola reclute è stata portata da due a quattro mesi e viene svolta in collaborazione con la polizia cantonale ticinese”.

Scrive Francesco Provenzano dopo aver partecipato alla conferenza dei capigruppo indetta dall’ amministrazione comunale sul problema della scuola media:

"Vinca il migliore" è l'auspicio che viene normalmente formulato, all'inizio dello svolgimento di un evento sportivo, da parte di chi non è intrappolato nella gabbia asfittica del tifo.

Ma questa volta hanno davvero vinto i peggiori. E mi riferisco alla Giunta La Rupa/ "Pizzini" uscita premiata dai cittadini amanteani nelle recenti consultazioni elettorali dell'11 giugno 2017.

Uno sconfortante spettacolo infatti quello "andato in onda " nella giornata di ieri, 23 giugno 2017, nel corso di una Conferenza dei Capi-gruppo convocata per discutere del problema della scuola media Manzoni.

Salta agli occhi anzitutto la data della convocazione che anticipa di pochi giorni l'avvio del nuovo anno scolastico.

E, come se non bastasse, pressapochismo, improvvisazione, demagogia e atteggiamento "ponziopilatesco" dal portavoce Giacco attribuito alla Dirigente scolastica, che ha comunque brillato per l'assenza, e prontamente adottato dalla Giunta nella prospettazione della soluzione al problema.

Cosa vuol dire infatti illustrare ben 5 possibili soluzioni se non delegare di fatto ad altri (a chi?) la scelta e la connessa responsabilità della soluzione di maggiore rapidità, efficacia ed equilibrio.?

Di grande sconcerto, a distanza di 5 mesi (marzo 2017) dell'apertura del problema e di due mesi abbondanti dell'insediamento della nuova Giunta, la mancanza di dati certi sui quali ragionare, in particolare la disponibilità di spazi nei plessi scolastici cittadini, tant'è che è prevista per la mattinata di oggi, 24 Agosto 2017, il sopralluogo presso la Manzoni.

Su tutto, tre cose:

1. L'intercalare fastidioso e completamente fuori luogo del Sindaco facente funzioni " io sono un politico e non un tecnico " come se essere politico sollevasse dall'obbligo di calarsi nella comprensione dei problemi, definirne le soluzioni ed assumersi le connesse responsabilità ;

2. Le dichiarazioni del portavoce Giacco "noi vogliamo che nessuno si sposti dalla Manzoni, dalla Pascoli, dalla Don Giulio Spada" che vuole esattamente dire vogliamo che i ragazzi delle medie continuino a stare nel forno a microonde del Campus Temesa;

3. L'uso indecoroso e spregiudicato del problema dei ragazzi diversamente abili, per i quali la normativa prevede un percorso di integrazione, e quindi la coesistenza armoniosa con gli altri ragazzi, per negare l'esistenza di spazi sufficienti negli altri plessi.

Il tutto condito dalla dotta loquela del portavoce che attraverso la demagogica prospettazione di tante possibilità e nessuna certezza si è confermato a giusto titolo segretario del PD cittadino, il partito del Può Darsi.

Le famiglie presenti hanno da un canto manifestato a più riprese l'apprezzamento dell'impegno e dell' approfondimento del problema da parte delle opposizioni, M5S in particolare, e la delusione, lo smarrimento, il senso di impotenza e la frustrazione per la improntitudine e l' inettitudine di chi è istituzionalmente preposto alla soluzione del problema ma che chiaramente vuole affidare ad altri scelte e connesse responsabilità.

Probabilmente le loro migliori risorse sono concentrate sull'avvio dello smantellamento e ricostruzione della Manzoni, evento che aprirà grandi opportunità per burattinai e burattini.”

Abbiamo ricevuto questa nota con la quale viene “denunciata” una situazione che dura da tempo e che è realmente inaccettabile.

Alla stessa sono state anche allegate alcune fotografie.

Elegantemente il signor Taruffi le chiama “anomalie”.

 

Non sappiamo se il signor Taruffi sia realmente esistente e se viva davvero ad Amantea, certo che è il solo a segnalare una situazione che è sotto gli occhi di tutti e che nessuno affronta.

Non sappiamo nemmeno perché il signor Taruffi abbia omesso altre significative situazioni parimenti inaccettabili, ma tant’è!.

Ecco il testo della lettera:

“Buonasera, scrivo a voi in quanto qui ad Amantea ormai, con l'accumularsi di vari problemi che sappiamo, spesso, ci si dimentica delle cose che potrebbero essere banali ma, in realta', non lo sono. In via Vittorio Emanuele ed in via Margherita, le quali (sono) molto affollate si vive una situazione di rischio per l'incolumita' delle persone ed un gravissimo disagio per le persone disabili e per le mamme che portano a passeggio i propri bimbi con i passeggini.

Mentre si percorre tranquillamente sui marciapiedi delle vie citate bisogna fare "slalom tra auto parcheggiate e auto che transitano in quanto alcuni tratti sono transennati per rischio crollo di calcinacci da case private abbandonate e conseguentemente anche l'interruzione di questi marciapiedi con transenne anch'esse abbandonate e da parte delle nostre amministrazioni passate e presenti non hanno mai fatto nulla per costringere i proprietari di queste case di mettere in sicurezza le loro proprieta'.

RISCHIO SICUREZZA PEDONI  

Situazione di pericolo per i pedoni percorrendo questi tratti di marciapiede.

I marciapiedi in questione, costringono i pedoni a scendere dal marciapiede e a circolare sulla carreggiata stradale con evidente pericolo soprattutto per le persone

Abbiamo sempre sentito parlare di migliorare le condizioni di circolazione ed agevolare i pedoni ma qui non è stato fatto nulla, se non transennare da molti anni come da foto che vi allego.

Confido in voi che pubblicate questa "anomalia".

Cordialmente

Taruffi Marco residente in Amantea.”

NdR. Ovviamente restiamo disponibili a ricevere una nota dell’amministrazione comunale che affronti quanto descritto dal sig Taruffi rassicurandolo che la sua segnalazione ha sortito o sortirà positivi effetti e che le interruzioni saranno rimosse, offrendo una immagine di una città attenta alla sicurezza dei pedoni ed al rispetto della legge! .

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