
Redazione TirrenoNews
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Non ci piacciono i comportamenti della regione Calabria
Mercoledì, 20 Settembre 2017 13:37 Pubblicato in CalabriaIl dipartimento del turismo ha pubblicato il bando‘’South Cultural Routes’’
La pubblicazione è avvenuta il 13 settembre e la scadenza per la presentazione della domanda è stabilita per il 29 settembre
Praticamente 15 giorni!
Sicuramente ci saranno state ragioni di urgenza.
Senonchè leggiamo sul bando che:
Il presente bando fa seguito all’accordo di Programma fra il MIBACT e le Regioni Puglia (capofila), Basilicata, Calabria, Campania e Molise, partners del progetto ‘’South Cultural Routes’’, in seno ai ‘’Progetti di eccellenza per lo sviluppo e la promozione del sistema turistico nazionale’’, valutato positivamente dal MIBACT con nota n. 13384 del 20 ottobre 2016;
E poi il bando continua evidenziando che si tratta di una valutazione fatta “ in attuazione dell’Intesa acquisita in sede di Conferenza Permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome in data 03 agosto 2016 di approvazione delle rideterminazioni finanziarie e del loro utilizzo, a modifica del Protocollo d’intesa sottoscritto in data 24/06/2010 tra il Ministro per il turismo ed il Presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome ad oggetto la destinazione di somme di cui alla Legge 27 dicembre 2006,n. 296, art. 1 co. 1228 modificato dall’art. 18 della Legge 18 giugno 2009, n. 69, per iniziative di sviluppo del settore del turismo e per il suo posizionamento competitivo.
Non solo ma si legge che “Le modalità ed i criteri di cui ai successivi articoli sono stati redatti sulla base di quanto previsto dall’Accordo di Programma sottoscritto in data 12/12/2016 tra la Direzione Generale del Turismo del MIBACT e la Regione Puglia nella qualità di Regione Capofila del succitato progetto South Cultural Routes “.
Insomma si tratta di un qualcosa che è partita almeno un anno fa e si danno SOLO 15 GIORNI di tempo per la redazione del progetto e la sua presentazione.
Perché? Perché si spreca un anno e poi si danno 15 giorni per il progetto e la domanda?
Vi sembra logico, normale?
A noi no!
Chiediamo ad Oliverio di valutare se sia corretto ridurre a soli 15 giorni i termini del bando.
Ed altro…
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Crisi idrica, Miceli (M5S): inconcepibili le inefficienze di Manna
Mercoledì, 20 Settembre 2017 08:10 Pubblicato in CosenzaRiceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato stampa
Cittadini non avvertiti e quartieri a secco da giorni. E per due anni stop all'ammodernamento
Rende (Cs) – La rete idrica rendese è un colabrodo: il 50% dell'acqua si disperde allegramente per strada, dopo che un 75% si disperde nella rete gestita da Sorical.
Percentuali da capogiro che rendono l'idea della mancanza di interesse che la classe politica calabrese mostra per questo servizio, il cui accesso rientra tra i diritti fondamentali dell'uomo.
Ma l'incapacità dell'amministrazione Manna di gestire un'emergenza ormai nota, com'è quella idrica, ci lascia interdetti.
C'è un sindaco e una giunta che non hanno ancora pensato di approntare un piano di comunicazione per informare la cittadinanza dell'interruzione dell'erogazione idrica, provocando estremi disagi tanto alle attività commerciali (bar, ristoranti, pizzerie, B&B) quanto ai cittadini privati.
Ci sono quartieri (Villaggio Europa, Roges e Commenda) in cui l'acqua arriva, quando tutto va bene, mezz'ora al giorno.
Altri in cui da tre giorni i rubinetti sono a secco.
Ma nessuno si degna di segnalare i disservizi alla cittadinanza coinvolta.
Anzi, c'è anche chi si lamenta delle sacrosante proteste degli utenti.
La verità è che questa amministrazione, completamente soggiogata al volere del Pd regionale, non ha alcuna intenzione di mettere mano al portafogli per inaugurare una stagione di ammodernamento della rete idrica comunale.
E non ha alcuna intenzione di costringere la società privata che gestisce la rete sul territorio comunale, ad intervenire in tal senso.
Si ci limita ad una manutenzione ordinaria e straordinaria, con notevoli esborsi di denaro, per tappare qualche falla qua e la senza riuscire a risolvere il problema alla base.
Come Movimento 5 Stelle, da sempre promotori di una vera gestione pubblica dell'acqua e non di una gestione in mano ai privati (presenti e futuri), crediamo che non sia più rinviabile un lavoro certosino sulla rete idrica comunale al fine di rendere un servizio più efficace, efficiente ed economico ai nostri cittadini.
Serve una programmazione seria e servirebbe riportare la gestione nelle mani dell'ente comunale per poter investire tutti i risparmi nell'ammodernamento.
Ma la verità è che Manna preferisce sempre il silenzio: sia a livello istituzionale, che a livello di comunicazione puntuale per risolvere il problemi della gente.
Martedì 19 settembre 2017 Domenico Miceli Capogruppo MoVimento 5 Stelle al Comune di Rende
Amantea: La Scuola Mameli può essere rifunzionalizzata?
Martedì, 19 Settembre 2017 19:56 Pubblicato in Primo PianoCi scrive l’ architetto Filippo Vita con il quale abbiamo avuto accesso agli atti della scuola media traendone la speranza che non si debba demolire un bene così prezioso, ed unico, per il futuro della nostra città, quale è il plesso della scuola media, un plesso che, ne siamo convinti, possa e debba essere rifunzionalizzato per essere destinato ad incubatore socio culturale( prossimo articolo-proposta). Ecco cosa dice:
Ho letto oggi con piacere un articolo su tirrenonews dell’ing. Giulia Fresca in merito alla vicenda del Liceo “Enrico Fermi” di Cosenza, che presenta non poche similitudini con la vicenda della scuola Mameli della nostra città.
A dire il vero il Liceo, a prendere per buone la relazione del tecnico incaricato, presenta valori di vulnerabilità strutturale tali da non poter resistere nemmeno al peso proprio. (dunque nemmeno verificata dal punto di vista statico)
Invito a leggere l’articolo e le argomentazioni dell’ingegnere che è anche mamma di una ragazza che frequenta l’istituto.
L’atteggiamento dei genitori del Liceo Fermi è però ben diverso da quelli di Amantea.
Loro vogliono capire.
Come è stata gestita la vicenda, perché improvvisamente questa scuola è divenuta inagibile e se per caso la decisione non è condizionata da altri fattori.
Intanto i ragazzi con l’appoggio dei genitori hanno occupato la scuola.
I genitori di Amantea sono presi dal panico sismico.
Ma è una paura curiosa, focalizzata sulla sola scuola Mameli.
Tutto il resto va bene. Perché? Perché così hanno loro detto.
Ripercorriamo allora la vicenda cercando di chiarire perché, se questo è il timore, bisogna quantomeno estenderlo a molte altre situazioni.
Facciamo prima con un linguaggio accessibile un breve riassunto sulle modifiche alle norme tecniche di costruzione negli ultimi anni.
Nel 2003 venne emessa l’ordinanza PCM 3274 che oltre a riclassificare le zone sismiche, prevedeva la verifica sismica per gli edifici strategici (quelli che hanno un'importanza fondamentale in caso di terremoti, tipo caserme, ospedali, sedi protezione civile ecc.) e quelli che possono assumere rilevanza in caso di collasso (edifici pubblici in genere, tra cui le scuole). imponeva che entro 5 anni venissero effettuate le verifiche.
Tale indirizzo veniva confermato dalle NTC (norme tecniche per le costruzioni) del 2008 che introducevano i precisi criteri per le verifiche e innovazioni fondamentali per il calcolo strutturale che sono diventate sempre più restrittive e impongono precise indicazioni su dimensionamento degli elementi strutturali, collegamenti, geometria ecc.
Gli edifici vengono quindi analizzati in base alle NTC e dai risultati ottenuti, si valuta l'azione da intraprendere.
Il procedimento consiste nell'estrarre un adeguato numero di campioni di materiale e sottoporlo a prove di laboratorio.
Con questi elementi noti e con la costruzione di un modello geometrico della struttura si procede al calcolo, prima statico (senza azione sismica), successivamente considerando le azioni sismiche.
Bene. Chiusa questa noiosa, ma necessaria, parentesi vediamo cosa succede con la scuola Mameli.
Per l'edificio sono state effettuate le prove sui materiali giudicate non soddisfacenti.
Dal calcolo effettuato il fabbricato risulta staticamente idoneo.
Mentre dal punto di vista sismico non risulta verificata.
A questo punto hanno frettolosamente deciso per la demolizione e la ricostruzione dell'opera.
Sulla base della relazione del tecnico che dice genericamente che a suo parere è più economico la demolizione che non l'adeguamento.
Allora poniamoci qualche domanda.
1- Come mai dal termine che doveva essere il 2008 le verifiche sono state eseguite solo ora?
2- Come mai senza effettuare verifiche circa un anno e mezzo fà sono stati spesi oltre 300.000,00 euro alla scuola?
3- Perchè non è stato consultato un revisore esperto non intervenuto nella valutazione?
4- Perchè non si è pensato alla redazione di un progetto di adeguamento in modo serio per valutarne i costi?
5- Perchè per le altre scuole non si è provveduto alla verifica sismica?
E facciamo qualche considerazione.
a- La scuola media Mameli ha un valore di circa 4 milioni di euro (la parte da demolire) :Bisogna veramente essere o molto sicuri o molto ma molto irresponsabili per assumersi la responsabilità della demolizione di un opera di tale valore. Tanto più che la legge in caso estremo prevede anche la riclassificazione per essere utilizzata ad altre funzioni. Non dimentichiamo che la struttura è idonea staticamente.
b- Le altre scuole che non sono state adeguate si trovano tutte nella medesima situazione. Quindi preoccupatevi pure per quelle e per le altre 40.000 scuole italiane che sono nelle medesime condizioni. Perché è impossibile, indipendentemente dei materiali, che una struttura progettata 40 anni fa risponda ai criteri delle norme attuali. E' come prendere una macchina degli anni 70, una 127 e sottoporla al test Euro 6.
- Io sono convinto che chiudere la scuola sia stata un'operazione avventata. Questa struttura ha subito tutte le scosse avvertite nel nostro territorio da oltre 40 anni e non presenta la minima lesione. E soprattutto è addirittura è adeguabile alle NTC. Facilmente, data la stessa geometria dell'edificio, con una spesa quasi uguale a quella della demolizione e smaltimento degli inerti.
d- Allora perchè succede questo? non sarà come dice l'ing. Fresca " per giustificare incarichi ed un appalto milionario da gestire"? intanto provocando un enorme danno sociale.
e - Non dimenticate i tempi. Forse qualcuno ci crede che per l'anno prossimo avrà la nuova scuola..
Invito pertanto tutti gli interessati a pretendere chiarimenti. In realtà tutti i cittadini dovremmo esserlo dato che è un bene che appartiene a tutta la collettività.
Architetto Filippo Vita.
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