
Redazione TirrenoNews
Dal 2005 la Redazione di TirrenoNews.Info cerca di informare in modo indipendente e veloce.
Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Uova contaminate nel catanzarese, il Codacons vuole i nomi delle aziende coinvolte
Giovedì, 21 Settembre 2017 21:58 Pubblicato in Storia locale della CalabriaIl Ministro Lorenzin rassicura e dichiara che "le uova italiane sono sicure”.
Ed invece escono campioni di uova contaminate in tutto il paese
Addirittura e, da ultimo, anche nel catanzarese.
Insomma il caso delle uova contaminate dall’insetticida Fipronil si allarga a macchia d’olio.
Si apprende, infatti, di campioni di uova contaminate rinvenute in un allevamento a Serrastretta.
Anziché correre ai ripari e segnalare la situazione di pericolo il Ministro della Salute è stata zitta.
Anzi ha fatto di peggio rassicurando i consumatori fino ad affermare che “quelle italiane sono uova sicure”.
In questo modo, ha lasciato che i Cittadini continuassero ad acquistare tranquillamente uova e prodotti composti con uova contaminate, esponendoli a un rischio diretto.
Ora il Codacons sollecita controlli a tappeto anche sui prodotti derivati.
Tuttavia riteniamo doveroso, dopo il coinvolgimento anche di allevamenti calabresi, chiedere le immediate dimissioni del Ministro della Salute ed inviamo tutti coloro che dovessero aver mangiato o acquistato uova contaminate a denunciare direttamente il Ministro - afferma Francesco Di Lieto vicepresidente nazionale del Codacons - per concorso nei reati di immissione in commercio di prodotti tossici ed attentato alla salute pubblica.
Attendiamo le dimissioni del Ministro - proseguono dal Codacons - che anche in questa circostanza si è dimostrata del tutto inadeguata a rivestire un ruolo istituzionale così importante e delicato e sollecitiamo un controllo a tappeto sui prodotti derivati.
Chiediamo campionamenti random di alimenti in commercio - conclude il Codacons - come carni di pollo e composti dalla trasformazione delle uova come maionese, prodotti da forno, pasta fresca all’uovo …
Nel contempo pretendiamo di conoscere i nomi delle aziende coinvolte per la dovuta trasparenza
Noi vi suggeriamo di mangiare le uova dei piccoli allevamenti locali.
E sono tanti
Etichettato sotto
Amantea. Lettera aperta al sindaco ed al Comandante della polizia Municipale
Giovedì, 21 Settembre 2017 21:12 Pubblicato in Amantea FuturaPregiatissimi,
tre giorni fa percorrevo via Margherita quando ad un tratto l’auto che mi precedeva si è improvvisamente fermata. non nelle strisce blu ma a fianco ad una occupazione concessa ad un esercizio pubblico.
Per fortuna procedevo piano e così ho avuto modo di spostarmi a sinistra e di continuare la mia strada.
Almeno lo speravo.
Ed invece no!
In senso opposto al mio arrivava una bici che non si è nemmeno fermata per darmi la precedenza visto che procedeva controsenso.
Per sua fortuna ho potuto fermare l’auto.
Non sto a scrivere quello che ho proferito all’indirizzo del ciclista disattento, incauto, incosciente.
Mi è venuto in mente una storia similare avvenuta poco tempo fa e finita tragicamente
Ma possibile, mi chiedo, che in questa città si possa impunemente disattendere il rispetto minimo delle norme del codice della strada?
Possibile che i pedoni camminino sulla carreggiata senza usare i marciapiedi, anche quando sono liberi?
Possibile che molti ciclisti impunemente procedano controsenso?
Possibile che……….. ? (e potrei continuare a lungo ad elencare comportamenti sociali palesemente contro legge e , soprattutto, pericolosi ed incoscienti)
Tornato a casa ho fatto una ricerca su quello che sarebbe successo se non avessi avuto prontezza di riflessi e buoni freni e provocato danni al ciclista od addirittura la sua morte.
Mio Dio!
Mi sono letto l’articolo 2054 del Codice civile il quale dispone che “il conducente di un veicolo è obbligato a risarcire il danno prodotto a persone o a cose dalla circolazione del veicolo, se non prova di aver fatto tutto il possibile per evitare il danno”.
Certo è più facile che la bici ed il conducente abbiano la peggio ma non si può escludere che l’auto magari sbandi e provochi danni al mezzo stesso, al conducente ed ai trasportati oltre a terzi, ed è veramente difficile che la bicicletta sia coperta da assicurazione
In sostanza una bici è una mina vagante.
Abbiamo fatto una breve ricerca giurisprudenziale scoprendo che per esempio che Tribunale di Lucca ha sancito che senza constatazione amichevole tra le parti coinvolte o qualora non si trovi un accordo sulla dinamica, ognuno dei due conducenti (sia l’automobilista che il ciclista) è chiamato a concorrere al pagamento dei danni; il che vuol dire, anche ,che se un ciclista non riesce a dimostrare di avere ragione e di aver rispettato le regole del Codice della Strada si prende solo la metà dell’indennizzo.
La cosa che mi sembra ridicola è che secondo la Cassazione Civile( tra tanto vedi CC III Sezione, Sentenza 5 maggio 2000, n. 5671) ha diritto al risarcimento del danno il ciclista che taglia la strada all'automobile, se il guidatore non prova di aver fatto "l'impossibile" per evitarlo.
A tal punto visto che i ciclisti non hanno assicurazione e visto che poi le auto hanno almeno il 50 % della colpa, a prescindere, anche quando il ciclista viaggia controsenso non resta che sanzionare tali comportamenti
Per questo vi chiedo di attivare specifiche pattuglie che sanzionino chi va controsenso, ovviamente previa affissione di appositi manifesti che ricordino ai ciclisti l’obbligo di rispettare le norme del CdS.
Ve lo chiedo con la consapevolezza che prima o poi ci scapperanno feriti se non morti ed in questo caso comunque la responsabilità , quantomeno morale, sarà di chi non sanziona tali comportamenti
La sicurezza non si realizza con photored o tutor ma anche con piccole sanzioni quale quelle sollecitate.
Grazie Giuseppe Marchese
Ciclista ucciso
Etichettato sotto
Venduta acqua minerale inquinata! Ecco quale : non bevetela!
Giovedì, 21 Settembre 2017 17:59 Pubblicato in CronacaL’Italia si fa vanto di garantire la sicurezza dei consumatori. Ma è vero?
Leggete e giudicate.
Lo scorso 6 settembre dallo “Sportello dei Diritti”, aveva segnalato ai consumatori una comunicazione del Sistema di allerta rapido europeo (Rasff): il ritiro dal mercato belga di una marca italiana di acqua minerale naturale contaminata da Pseudomonas aeruginosa , un batterio killer
Per due settimane alcune bottiglie contenenti un batterio killer sono rimaste sugli scaffali dei supermercati
Solo ieri è arrivato il chiarimento del Ministero della Salute.
Ben tredici giorni dopo, il Ministero lancia l'allarme indicando i lotti, il produttore e il nome dell'acqua minerale naturale interessata dal richiamo dal mercato europeo e non solo.
Si tratta di diversi lotti dell'acqua effervescente naturale Cutolo Rionero e dell’acqua effervescente naturale Blues commercializzata da Fonte Cutolo Rionero in Vulture Srl (Contrada Santa Maria degli Angeli, Atella).
Nello specifico si tratta delle bottiglie in Pet da un litro e mezzo (6 pezzi) e da un litro (12 pezzi) dei lotti LR 7248 C; LR 7249 C; LR 7250 C; LR 7251 C; LR 7252 C; LR 7253 C; LR 7254 C e LR 7255 C con data di scadenza rispettivamente del 05-09-2018; 06-09-2018; 07-09-2018; 08-09-2018; 09-09-2018; 10-09-2018; 11-09-2018; 12-09-2018.
Il ritiro è stato giustificato con la non conformità sanitaria: nel prodotto infatti sono state rilevate tracce del batterio molto virulento ed ubiquitario, ma che non riesce a sostenere seri quadri patologici in soggetti immunocompetenti.
A volte tuttavia se infetta il meato urinario può provocare infezioni estese, che possono causare la morte dei tessuti e il decesso per setticemia.
Il New England Journal of Medicine ha spiegato quanto poco si sappia di questa sindrome, nonostante sia la decima causa di morte negli Stati Uniti.
Tra le avvertenze il ministero specifica: «Possibile rischio per la salute dei consumatori. Non consumare e restituire al punto vendita».
Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, associazione ormai punto di riferimento per la sicurezza alimentare in Italia, invita chiunque abbia acquistato l'acqua interessata dal richiamo a non consumarla e restituirla al punto vendita.
L’avviso di richiamo è stato pubblicato sul nuovo portale dedicato alle allerta alimentari del Ministero della Salute nella sezione "Avvisi di sicurezza".
Etichettato sotto