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Redazione TirrenoNews

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Cinque nigeriani sono stati rinviati a giudizio dal gip di Palermo con l’accusa di associazione mafiosa.

Altri 14 imputati come membri della mafia nigeriana hanno scelto il rito abbreviato.

 

Un provvedimento che è stato una vera e propria corsa contro il tempo da parte del giudice per le indagini preliminari per evitare la scadenza dei termini di custodia cautelare degli stranieri detenuti.

La “Black Axe” nigeriana arriva a Ballarò

Tra le accuse contestate agli imputati, lo sfruttamento della prostituzione e il traffico di stupefacenti.

La banda si riuniva nel quartiere Ballarò del centro storico.

L’espressione Black Axe, cioè «ascia nera», che dà anche il nome all’operazione, è una specie di mafia nigeriana che proprio come Cosa nostra segue particolari riti di affiliazione, ha un linguaggio specifico e sistemi di potere dislocati in varie zone.

«Le indagini hanno accertato come l’organizzazione al suo interno riproducesse compiti, funzioni e persino organigrammi tipici di uno Stato, tanto che per indicare le figure verticistiche facevano riferimento al tipico formulario di cariche istituzionali», spiegarono gli inquirenti al momento degli arresti, spiegando che l’associazione era «basata su rigide regole fatte di “battesimi”, riti di affiliazione dei membri e precisi ruoli all’interno del sodalizio» e che l’organizzazione «garantiva il rispetto delle regole interne e la sicurezza dei suoi principali membri attraverso il braccio armato, “Bucha” o picchiatore».

Il business dei nigeriani: prostituzione e droga

L’operazione era stata condotta nel novembre del 2016 dalla Procura di Palermo – nelle indagini coordinate dall’aggiunto Leonardo Agueci e condotte da Sergio Demontis e Gaspare Spedale – e aveva portato al fermo di una ventina di persone. 

Ma soprattutto aveva fatto luce su una serie di condotte criminali finora quasi inedite a Palermo.

Un primo pezzo del puzzle la Procura lo aveva trovato quando due nigeriani avevano denunciato un’aggressione a colpi di ascia avvenuta il 27 gennaio 2014 in via del Bosco, una traversa di via Maqueda.

Un anno fa vi furono i primi arresti e adesso i primi rinvii a giudizio.

di Federica Parbuoni

Ne parla anche https://www.ilfattoquotidiano.it/2017/11/14/mafia-nigeriana-a-palermo-5-rinvii-a-giudizio-per-esponenti-di-clan-stranieri-accusati-di-416-bis-e-la-prima-volta/3977256/

Ed aggiunge anche :

““Vorrei attirare la vostra attenzione sulla nuova attività criminale di un gruppo di nigeriani appartenente a sette segrete, proibite dal governo a causa di violenti atti di teppismo: purtroppo gli ex membri di queste sette che sono riusciti ad entrare in Italia hanno fondato nuovamente l’organizzazione qui, principalmente con scopi criminali”, si legge in un’informativa dell’ambasciata nigeriana a Roma del 2011.

L’inchiesta del fattoquotidiano.it ha anche svelato come tra i nigeriani e i boss i Cosa nostra a Palermo ci fosse una sorta di accordo per spartirsi il territorio al centro della città”.

Come se ci mancassero i mafiosi!.

A chi dire GRAZIE?

Facile da capire, ma se lo volete ve lo spiegheremo meglio!

Riceviamo e pubblichiamo integralmente il comunicato”

Il Centro Studi Futura è un associazione fondata nel 1988.

E' un associazione apolitica, senza finalità di lucro iscritta all'albo nazionale di servizio civile, ai sensi della legge 6 marzo 2001, n.64.

Presidente dell'associazione è la sottoscritta Patriza Matarazzo.

La sede legale è in Lamezia Terme, pur tuttavia l'associazione opera sul territorio nazionale.

In relazione ai progetti di servizio civile promossi ad Amantea, questo Sodalizio ha intrapreso, nel mese di Marzo dell'anno 2016, un percorso di collaborazione con l'ente comunale, per mezzo di cui il sodalizio si impegnava a presentare progetti di servizio civile in favore del territorio ed il Comune ad ospitare, una volta assunti in servizio, i giovani volontari.

Nel frattempo, in ottobre del 2016 questa associazione ha presentato dei progetti che hanno visto la loro approvazione, da parte dell'Ufficio Nazionale del Servizio Civile, anche nel Comune di Amantea.

Nella fattispecie ben quattro progetti per 24 volontari.

I progetti, si precisa, sono stati approvati in capo al centro studi Futura che è titolare degli stessi.

Il Comune, come detto, si limita ad ospitare i giovani di Amantea, garantendo loro la possibilità di svolgere un anno di servizio civile.

Il bando con massima trasparenza è stato pubblicato sul sito istituzionale dell'ente Futura.

Sono state pubblicate le sedi ed il numero di volontari, la scheda sintetica dei progetti ed il criterio di selezione dei volontari.

Il tutto è ancora visibile sul sito web www.centrostudifutura.org.

Il canale di comunicazione è stato garantito dalla indicazioe dell'indirizzo di posta elettronica, di quello ufficiale di posta elettronica certificata.

Inoltre, è stato indicato l'indirizzo della sede legale dell'ente e di quella provinciale.

L'ente ha ricevuto richieste a mezzo mail ed anche direttamente dagli interessati a testimonianza della conoscenza diffusa di detti canali di comunicazione a garanzia della trasparenza operativa.

In particolare, il centro studi FUTURA ha introdotto un ulteriore canale di trasparenza, che senza timore di smentita, rappresenta un unicum nell'ambito: il contatto personale, per mezzo del numero di cellulare, di due responsabili nominati appositamente per garantire la massima trasparenza nelle procedure, precisamente il Dott, De fazio e la Dott.ssa Vinci.

Tali nominativi, con relativi contatti, sono stati riportati in ogni pagina web e sono ancora visibili.

Questo ulteriore canale di trasparenza non era dovuto in base alla normativa, è stata una nostra idea finalizzata ad una ancora più ampia offerta di trasparenza.

Attualmente abbiamo trasmesso le graduatorie provvisorie, cioè in attesa di verifica da parte dell'Ufficio Nazionale per la successiva approvazione.

Ma anche in attesa di eventuali richieste di chiarimenti e verifiche da parte dei partecipanti.

Chiunque, infatti, potrà richiedere notizie, come così anche accesso agli atti, al fine di vederci chiaro e di tutelare al meglio i propri interessi legittimi.

Questo ente ha un solo obiettivo e cioè garantire la legalità in ogni sua declinazione.

Certamente sono possibili possibili errori da parte nostra, solo ed esclusivamente in buona fede, riguardo la stesura delle graduatorie.

La normativa prevede questa eventualità ed infatti rende provvisorie le graduatorie stesse, proprio in attesa di verifiche anche da parte diretta di tutti i partecipanti.

Nel caso, ogni singola richiesta o istanza di verifica verrà seriamente e attentamente valutata, nell'interesse della verità.

In questo il sodalizio e il richiedente perseguiranno la stessa finalità: ricercare l'eventuale "errore", correggerlo e trasmettere l'istanza di variazione all'Ufficio Nazionale.

Riceviamo e pubblichiamo la seguente nota:

“Stamattina si è tenuto ad Amantea un consiglio comunale per deliberare l’encomio solenne al Comandante e ad altri coraggiosi carabinieri che il 22 agosto scorso intervenivano in uno dei tanti incendi di questa estate e mettevano al sicuro 30 persone facendole allontanare dalle loro abitazioni messe in pericolo dalle fiamme, nell’attesa dell’arrivo dei vigili del fuoco e dei mezzi aerei.

Sappiamo bene come in questo anno l’Italia tutta è stata messa in ginocchio dagli incendi e la nostra regione è stata tra le più colpite. Solo in Calabria sono stati incendiati 413 kmq di zone boschive, equivalenti a 60.000 campi di calcio.

Amantea e zone limitrofe non sono state risparmiate ed anche noi abbiamo visto andare in fumo intere colline e campagne.

A tal proposito durante il consiglio di stamane abbiamo presentato un’interrogazione per fare presente la grave situazione di totale abbandono e mancanza di pulizia dei terreni e della politica di prevenzione che un amministrazione deve attuare a tutela della incolumità dei cittadini, delle proprie abitazioni e dell’ambiente.

Ecco la interrogazione

Oggetto: Interrogazione a risposta scritta e orale in Consiglio Comunale. Art.23 del Regolamento del   Consiglio Comunale. Prevenzione incendi.

PREMESSO:

   Che l’estate 2017 verrà certamente ricordata tra le peggiori degli ultimi decenni sul fronte degli incendi boschivi in Calabria ma anche sul territorio della città di Amantea (è il caso di ricordare l’incendio che oggi ci porta ad encomiare dei rappresentanti dell’ Arma dei Carabinieri) e vorrei ricordare anche i tanti volontari;

   Che è dato riscontrato una grave carenza di azioni di prevenzione del Comune di Amantea sul piano della gestione e cura del patrimonio boschivo (tra l’altro con tutte le implicazioni eventuali in tema di protezione civile e politica forestale) nonché su quello della predisposizione di misure di mitigazione del rischio o anche sul piano delle misure di deterrenza per gli incendi;

   Considerato che i mezzi aerei possono essere un ausilio allo spegnimento, mai lo strumento primo o principale e soprattutto rischiano di divenire inefficaci se non coadiuvati da azioni di bonifica (cioè l’intervento a terra per lo spegnimento dei focolai residui) nell’area colpita dagli incendi;

   Accertato che le mancate o inadeguate bonifiche hanno come conseguenze che un incendio che viene “spento” di giorno riprende durante la notte, perché, dopo il passaggio aereo, non sono state svolte tutte le altre attività necessarie per il suo definitivo spegnimento;

   In tema degli incendi boschivi è rappresentato dalla legge 21 novembre 2000, n. 353, nota come “legge-quadro in materia di incendi boschivi”, sulla cui base le regioni hanno l’obbligo di adeguare le norme di riferimento ed il contestuale Piano Regionale Antincendio;

   La legge di cui sopra è finalizzata alla conservazione e alla difesa dagli incendi del patrimonio boschivo nazionale quale bene insostituibile per la qualità della vita e costituisce, nel suo insieme, un principio fondamentale dell’ordinamento ai sensi dell’art. 117 della Carta Costituzionale;

   La legge 24 febbraio 1992, 225 designa il Sindaco quale Autorità di Protezione Civile a livello comunale, nel modello organizzativo regionale i comuni concorrono nell’organizzazione generale dell’attività di spegnimento degli incendi mediante:

– costituzione e gestione di unità di intervento comunale o convenzioni con squadre di intervento appartenenti alle Associazioni di Volontariato;

-supporto tecnico-logistico alle operazioni di spegnimento degli incendi boschivi;

-attivazione delle unità di intervento nel comprensorio di appartenenza;

-attivazione delle funzioni specifiche richieste in caso di incendio di interfaccia (procedura di cui al modello d’intervento manuale operativo di cui all’art. 3 comma 1° del decreto n. 1 del Commissario Delegato di cui all’O.P.C.M. 22 ottobre 2007 n. 3624);

-attivazione del Presidio Operativo e del Presidio Territoriale.

Tanto premesso lo scrivente Consigliere Comunale,

INTERROGA IL SINDACO E L’ASSESSORE DELEGATO ALLA PROTEZIONE CIVILE

per sapere:

   Quali iniziative l’Amministrazione Comunale ha assunto a sostegno di una efficace azione continuativa di prevenzione incendi, prima o dopo la stagione estiva 2017, anche attraverso la pulizia del sottobosco comunale e nelle aree siano esse cittadine che rurali a rischio;

   Se è stato predisposto dall’Amministrazione Comunale un piano antincendio, in sinergia con la Regione Calabria, che possa far fronte in maniera adeguata alle emergenze;

   Se si intende predisporre per la stagione estiva 2018 servizi di presidio del territorio con personale della Protezione Civile Comunale o da parte del volontariato in modo da rafforzare l’attività di prevenzione e ridurre il tempo di intervento in caso di incendi;

   Se ci sono idranti posizionati sul territorio comunale e , se si, se sono stati oggetti di verifica e di manutenzione.

La scrivente, infine, chiede del Signor Sindaco l’impegno:

   a creare presidi antincendio con idranti a colonna nelle zone periferiche e contrade al confine con fasce boschive;

·         alla realizzazione, dove la morfologia del territorio lo consenta, di sentieri tagliafuoco;

·         a porre le condizioni per la presenza di un presidio ad Amantea dei Vigili del Fuoco, percorso già promosso da alcune associazioni locali ma mai portato a buon fine per il mancato interessamento delle diverse amministrazioni.

·         alla predisposizione prima dell’inizio dell’estate e molto per tempo di un’apposita ordinanza di prevenzione incendi e pulizia dei terreni come avviene in tanti comuni virtuosi.

Si rimane a disposizione per ogni collaborazione istituzionale.

Francesca Menichino

Francesca Sicoli

Gruppo consiliare MoVimento 5 stelle Amantea

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