
E’ il filo della luce che tiene il palo?
Si!
La base del palo è totalmente arrugginita.
Al punto che si è infilata nella parte che è stata annegata nella carreggiata.
Il palo si è inclinato ed infatti si è appoggiato alla colonna di mattoni.
Insomma, dopo la segnalazione di un cittadino, siamo andati in Via Elisabetta Noto Angolo via Potame, scoprendo che non è più il palo che tiene i fili della luce, ma esattamente il contrario.
Roba che, come si dice ad Amantea ,“ baste na venticata…..”
Segnaliamo la cosa alla pubblica amministrazione suggerendo che si provveda con immediatezza alla verifica della stabilità del palo medesimo ed alla sua eventuale urgente sostituzione.
Anzi suggeriamo che si disponga con immediatezza la verifica della stabilità di tutti i pali della pubblica amministrazione
E poi appena possibile anche alla loro pitturazione.
Pubblichiamo una foto di uno strano ragno giallo trovato ad Amantea.
Il ragno ha impaurito chi lo ha trovato.
Nessuno lo aveva mai visto prima.
Facile supporre la fine fatta fare a questo misterioso ragno.
Da una ricerca pur frettolosa fatta su internet non ci è stato facile scoprire di che ragno si tratti
Affidiamo così la foto ad internet nella speranza che essa venga vista e che qualche entomologo ci dia specifiche e migliori indicazioni.
Intanto ci piacerebbe sapere se si tratti di un ragno più o meno velenoso
E poi sapere da dove proviene e come può essersi trovato ad Amantea
E va sempre peggio. Ditelo al PD, ditelo al Papa, ditelo al M5s.
Ditelo anche a Conti! Chissà se ne parla la costituzione.
Ditelo anche a Mario Oliverio. Chissà che decida di liberare la calabria della sua presenza politica..
Dall’8,5% della Provincia autonoma di Bolzano al 52,1% della Sicilia e al 46,3 di Calabria e Campania: sono questi i numeri che attribuiscono all’Italia il record europeo di disparità in materia di quote di persone a rischio povertà misurate a livello di regioni.
È quanto emerge dal primo 'European regional social scoreboard’realizzato dal Comitato europeo delle Regioni (CdR) per monitorare le situazioni e i progressi delle oltre 280 regioni Ue in ambito sociale.
Il capitolo dedicato alle persone a rischio povertà ed esclusione sociale (dati Eurostat 2017) evidenzia la singolare situazione dell’Italia a cui appartengono sia il primo posto della classifica Ue (Bolzano), che l’ultimo (Sicilia).
Servono «azioni mirate a livello locale» poiché «è evidente come, da sola, la politica di lotta alla povertà a livello nazionale non sia sufficiente» recita il rapporto.
Dal documento emerge anche come siano italiane tre delle cinque regioni con le performance peggiori in Ue. Solo la bulgara Severozapaden (46,7%) separa la Sicilia dal terzultimo posto di Campania e Calabria, entrambe al 46,3%. La media europea è del 22,8%.
Dati poco confortanti per l’Italia emergono anche se si guarda all’evoluzione storica dei dati.
Tra le regioni europee, la Provincia autonoma di Trento ha avuto il maggiore aumento, in termini di punti percentuali, di persone a rischio povertà ed esclusione tra il 2014 e il 2017: dal 13,6% al 19,3%.
Seguono Abruzzo (da 29,5% a 34,8%) e Marche (da 19,6% a 24,9%).
«Gli squilibri locali e regionali sono forse il più importante ostacolo alla realizzazione di un’Unione veramente coesa», ha dichiarato il presidente del CdR, Karl-Heinz Lambertz.