Redazione TirrenoNews
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Amantea: grave incidente sulla SS18 davanti al Giudice di pace - GALLERIA FOTO
Lunedì, 07 Luglio 2014 12:47 Pubblicato in CronacaE siamo a 2. In pochissimo tempo.
E vale la pena di fare qualche riflessione sulla tangibile ed incontestabile pericolosità della SS18.
Altro che sicurezza da photored ! Il problema, ci pare, è quello di una strada che non è più acconcia a sostenere il forte traffico locale e quello di transito nord-sud e viceversa e che deve essere o trasferita od ampliata ad almeno 4 corsie!.
Ma andiamo all’incidente.
La zona è quella dell’ingresso del Giudice di pace posto lato monte e quindi accessibile solo da chi viene da sud, vista la striscia di mezzeria continua, ma invece usato continuamente anche da chi viene da nord e solo perché l’accesso sulla vecchia SS18 risulta inspiegabilmente ancora chiuso! E nessuno parla!
Una Volkswagen guidata da una signora sembra stesse per svoltare a sinistra per entrare nell’area nella quale è presente l’ufficio del Giudice di Pace di Amantea.
Una smart con alla guida Mastroianni Michelino si accingeva a sorpassare la Volkswagen ferma al centro strada.
Nella manovra la parte anteriore destra della smart urtava con la parte anteriore sinistra della Volkswagen e capitombolava per effetto dell’urto stesso restando in mezzo alla carreggiata di sinistra
Il traffico restava per qualche tempo bloccato
Immediato l’intervento del 118
Altrettanto immediato l’intervento della Polizia Stradale, dei Vigili Urbani ( presenti il vigile Provenzano ed il comandante Caruso) e dei carabinieri della locale stazione CC al comando del maresciallo Marco Tommasi.
Il giovane Mastroianni Michelino estratto dalla smart veniva dolorante trasportato presso il nosocomio di Paola immediatamente soccorso dalla datrice di Lavoro Miriam Bruno
Sembra comunque che le sue condizioni non siano gravi
Le due auto sono state prelevate dalla Sicurcar di Viola & Suriano presso la cui officina sono ancora depositate.
Per quanto l’ufficio del Giudice di pace stia per chiudere ( e con esso l’ultimo ufficio statale in Amantea ) chiediamo alle forze politiche sensibili agli aspetti reali della sicurezza ( e non a quelli meramente virtuali ed economici) di chiedere la urgente convocazione della commissione consiliare competente che inizi un processo di valutazione degli aspetti connessi alla SS18 ed alla sua fruizione , ma da allargare immediatamente ad altre sensibilità e ad altre intelligenze.
GALLERIA FOTOGRAFICA - Realizzata da Riccardo Clemente
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Avviati a distruzione i cipressi del centro storico di Amantea
Domenica, 06 Luglio 2014 20:57 Pubblicato in Economia - Ambiente - Eventi“Tra quegli altri cipressi ermo là su. Ansimando fuggía la vaporiera Mentr'io cosí piangeva entro il mio cuore; E di polledri una leggiadra schiera Annitrendo correa lieta al rumore.
Ma un asin bigio, rosicchiando un cardo Rosso e turchino, non si scomodò: Tutto quel chiasso ei non degnò d'un guardo”.
Sono gli ultimi versi della nota poesia “ Davanti a san Guido” di Giosuè Carducci , quella che inizia con i più famosi versi “ I cipressi che a Bólgheri alti e schietti Van da San Guido in duplice filar, Quasi in corsa giganti giovinetti Mi balzarono incontro e mi guardar.
Mi riconobbero, e— Ben torni omai — Bisbigliaron vèr' me co 'l capo chino — Perché non scendi ? Perché non ristai ? “
Beh, i cipressi della Chiesa madre del centro storico di Amantea non hanno la nobiltà dei cipressi di San Guido: o forse si?
Forse i cipressi hanno la stessa nobiltà dappertutto . E forse meritano dappertutto lo stesso rispetto.
Tranne che ad Amantea, ovviamente.
Forse la differenza sta soprattutto nel fatto che quelli che dal comune di Castagneto Carducci si mostrano lungo il viale che collega l'Oratorio di San Guido al centro storico di Bolgheri hanno avuto un poeta e quelli di Amantea no.
Ma anche i nostri son casa di “ rusignoli” ed intorno a loro “Le passere la sera intreccian voli”.-
O meglio intrecciavano, perché oggi è più difficile.
Oggi i cipressi sono monchi. Rei di aver offeso la vista dei potenti che non potevan più vedere il mare ed i suoi colori e cogliere sullo stesso i rossi dei tramonti
E le loro cime sono state ablate, perché non offendessero più la vista del panorama.(Foto media)
Gli incolpevoli operai del comune li hanno puniti così che non disturbino.
Lo hanno deciso lì dove possono e come dice il sommo poeta “ vuolsi così, colà dove si puote”.
Lo ha deciso chi “ oggi è una celebrità, che sa legger di greco e di latino, che parla, parla ed ha molte altre virtú” .
Lo ha deciso chi oggi comanda, chi oggi non è più “ un birichino e sassi in specie non ne tira piú” .
È molto più potente , taglia le teste a chi non può parlare e comincia dai cipressi.
E speriamo che Van Gogh non ritorni in vita e soprattutto che non abbia lo schiribizzo di venire ad Amantea a ritrarre i cipressi del centro storico, i pochi alberi del centro storico oltre i fichi aggettanti sulla vecchia statale 18, i pochi che compensavano con il loro verde quello degli antichi aranceti ormai scomparsi.( Foto piccola)
Le loro cime non correranno più al vento, seguendone il senso e curvandosi flessibili fino a vincerne la potenza, nè saranno incise dalla brezza salmastra che tutto accarezza in questa città di mare.
Ci chiediamo, e ci chiederemo sempre e comunque, se si possa avere il diritto di comandare queste cose, se la città domani possa svegliarsi monca di un suo particolare solo perché qualcuno si è arrogato il diritto di decidere per conto di tutti.
E ci chiediamo, e chiederemo sempre e comunque, perché questa città accetti, senza nemmeno parlare, questo aberrante esercizio del potere divino della politica.
E ci chiediamo, e chiederemo sempre e comunque, se i problemi di Amantea siano le cime sempreverdi di qualche cipresseto che non è nato per caso ma è stato piantato proprio lì dalla medesima amministrazione, cipresseti che sono colpevoli solo di avere fatto il proprio dovere di nascere e di crescere ed oggi si trovano a subire le ire di chi li ha visti piantare, crescere e vivere fino a quando hanno offeso la suscettibilità dei potenti.
Ci chiediamo se si sia così dato inizio ad un periodo di Terrore rivoluzionario e ci si accinga a tagliare tutto ciò che offende la vita di un qualsiasi panorama come avvenne per i meravigliosi Pini marittimi che arricchivano la nostra città.
Ci chiediamo se saranno tagliate le alte palme del centro storico, ree anche loro di offendere la vista di un qualsiasi potente.
Forse fra qualche giorno sarà tagliata anche la palma che è davanti alla facciata della Chiesa madre e che ne offende la vista.
Né vogliamo sapere chi sia il Charles Henry Sanson di Amantea.
Ci chiediamo solo come si possa vivere tranquilli in questa città sapendo che è possibile essere giudicati senza processo ed avere tagliata la testa.
Cipressi docet!
NB Ci giunge notizia che qualcuno si è offeso , che qualcuno si è arrabbiato, che qualcuno ha pianto, che qualcuno ha avuto paura di quello che ha ordinato, che domani lunedì 7 luglio ci si chiederà se il terreno sul quale insistevano i cipressi sia di proprietà pubblica o privata ed altro.
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Amantea . La Gazzetta del Sud e le indagini della Procura di Paola sul concorso
Domenica, 06 Luglio 2014 20:37 Pubblicato in Comunicati - Sport - GiudiziariaLa locandina della Gazzetta del Sud stamattina sotto Amantea titolava “ Concorsi comunali da chiarire”.
Troppo appetitoso per non comprare il quotidiano.
Ma era già finito nelle principali edicole cittadine e così abbiamo dovuto girare un po’
La prima sorpresa è stata relativa al corrispondente ; non era quello di Amantea, ma quello di Paola Francesco Maria Storino.
Ed infatti il secondo titolo era “ Un doppio filone conduce da Amantea a Diamante”
“Ex giunte comunali nel mirino. Paola, Amantea e Diamante. Indagini in corso. Ed il alcuni casi rigorosamente “ top segret”. Lasciamo da parte sia Paola che Diamante e concentriamoci su Amantea.
S legge che adesso la squadra investigativa( Digos e PG di Paola) avrebbe puntato sul comune di Amantea.
E sotto i riflettori ci sarebbe il concorso dei vigili urbani.
“ E non solo”
Dice il giornalista paolano che “ C’è chi parla di approfondimenti sull’ex amministrazione comunale”. Un dire cauto e fors’anche misterioso. Comunque tale da scatenare tante riflessioni.
Poi conclude che “tutto rimane nello stretto riserbo degli investigatori”
Non tutto evidentemente.
Tanto che si parla chiaramente del concorso per la stabilizzazione di sette vigili e della diffida ad adempiere di uno dei concorrenti.
Allora la gente si chiede : Ma non è che siamo semplicemente di fronte ad una omissione ( o ritardo) di atti d’ufficio?.
Così sembrerebbe.
Senonchè il giornalista Storino aggiunge a lato dell’articolo primario che : “Ad Amantea le cosiddette “preferenze” nei concorsi , secondo legge, si possono ottemperare solo per il 50% dei cosiddetti precari.”
Poi aggiunge” potrebbero essere queste le ragioni delle indagini, anche se c’è chi negli ambienti investigativi ritiene che si potrebbe giungere ad altro”.
Ed ecco fiorire nella comunità un mare di domande.
Ci sono gli innocentisti i quali ricordano che prima delle elezioni il funzionario Aloe e ben 2 assessore sino andati fino al ministero della Funzione pubblica dove la dirigente avrebbe sia pure verbalmente pienamente avallato il percorso in essere.
Ci sono i colpevolisti che si chiedono perché mai la dirigente non ha mai risposto per iscritto ma solo verbalmente.
Non mancherà sicuramente alla Forze dell’ordine ed al competente PM di vagliare attentamente la vicenda e di trarne le opportune o dovute conclusioni.
Crediamo che non mancheranno né il Quotidiano , né il Garantista di approfondire la vicenda posta in evidenza dallo Scoop della GdS.
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