La tassa di soggiorno è un'imposta di carattere locale applicata a carico delle persone che alloggiano nelle strutture ricettive di territori classificati come località turistica o città d'arte.
Il decreto legislativo 14 marzo 2011 n. 23 ha conferito ai comuni la facoltà di istituire l'imposta di soggiorno.
Più precisamente ai sensi del comma 1 dell'articolo 4 del suddetto decreto, i comuni inclusi negli elenchi regionali delle località turistiche o città d'arte possono istituire, con deliberazione del consiglio, un'imposta di soggiorno a carico di coloro che alloggiano nelle strutture ricettive situate sul proprio territorio, da applicare, secondo criteri di gradualità in proporzione al prezzo, sino a 5 euro per notte di soggiorno.
I fondi della tassa di soggiorno sono usati per la promozione turistica della città. Diamante per esempio usa la tassa di soggiorno per contribuire al Festival del peperoncino e pagare così Belen.
Ma non tutti rispettano la normativa e per questo nei prossimi giorni una “task force” composta da carabinieri e polizia municipale, su indicazione della Commissione Straordinaria del Comune di Nicotera, farà i primi controlli su tutte le strutture ricettive e la successiva caccia agli evasori della tassa di soggiorno.
Molti albergatori non avrebbero infatti dichiarato al Comune le effettive presenze nelle strutture per cercare di “risparmiare” sulla tassa di soggiorno dovuta.
E coloro che avranno omesso tale adempimento verranno sanzionati e denunciati alla magistratura.
I controlli riguarderanno gli alberghi, i B&b e gli affitti di appartamenti e/o stanze
Ad oggi a Nicotera non si ha infatti ancora una stima precisa di quante siano le effettive strutture che offrono ospitalità.
L’attività mira a tutelare i proprietari delle strutture ricettive che provvedono, regolarmente, a versare tutti i contributi dovuti.
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Una lunga e dettagliata discussione si è svolta in Consiglio Comunale per la approvazione della tassa di soggiorno.
Una decisione che era stata rinviata nel 2012 ma che non poteva essere procrastinata.
La tassa di soggiorno, infatti, è destinata nella sua interezza a servizi da offrire, in particolare, al popolo dei turisti.
E non può essere certamente sottovalutata la giusta pretesa di servizi migliori e più efficienti che i turisti e gli ospiti di una importante cittadina turistica sollecitano.
Servizi che alla fin fine determinano una migliore vivibilità di cui godono anche i residenti ed i frequentatori abituali di una città turisticamente attrattiva.
L’importo della tassa è stato contenuto in un solo euro a notte. Una cifra apparentemente piccola ma in realtà rilevante se si considera che sono tenuti a versare il tributi non solo gli ospiti negli alberghi ma anche quelli nelle abitazioni. E questo ultimo aspetto ha sollevato grosse perplessità tra i consiglieri .
A chi spetterà versare la somma ? Al locatore, forse, che dovrebbe quindi esigerla dal turista?
Non sono mancate poi osservazioni sulla intempestività della scelta che giunge a fine maggio.
Nessuna paura, però!
La tassa è stata applicata solo a Scalea.
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