Benedetto calcio.
E benedetta Juventus.
Per amor suo le famiglie si incontrano, si stimano, fanno vita insieme, superano momenti difficili.
Difficile se non impossibile ch un altro amore riesca a permettere tanto.
Forse è questa un sindrome, ma tutto sommato una sindrome che non è ascrivibile tra le malattie. Affatto.
Anzi se questo è un male che lo prendano tutti.
Per capire sarebbe stato opportuno essere ieri nella pizzeria il Mozzo di Campora san Giovanni dove gli Juventini della frazione si sono riuniti nella loro festa annuale, felici di essere insieme, felici di essere Juventini, felici di fare festa ancora una volta.
Una cena sociale dopo la sfilata alla quale hanno partecipato un centinaio di persone tra grandi e piccoli
Si! Il bello di questi momenti di gioia sono le foto degli Juventini di antica fede insieme con quelli di lunga fede e degli Juventini più piccoli che saranno quelli di domani .
Tutti uniti da una foto, tutti uniti da una fede!
E poi la grande torta dell’orgoglio juventino, quella con la magica scritta “Non c’è due senza tre!” una scritta che mostra il superamento di momenti difficili, la via della antica meravigliosa Juventus di Combi, di Sivori, di Scirea, di Zoff, di Platini, di Del Piero.
Una scritta che si legge sulle magliette di cui fanno sfoggio.
Auguri agli Juventini camporesi del Club Guzzo che sanno essere uniti in un momento nel quale la comunità è separata e divisa, che sanno unire le famiglie comunque e sempre
E grazie a Sandra!