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Sembrerebbe di si!

Infatti Oliverio ha annunciato nientemeno che la costituzione di una "task force".

Dicono che per evitare la dispersione dell’acqua stia facendo acquistare tantissimi secchi e tanti bastoni lunghi( vedi foto).

 

I secchi saranno piazzati sotto i buchi delle condutture in modo da raccogliere l’acqua che si perde.

I secchi, poi, saranno affidati a volontari che li porteranno appesi, uno a destra ed uno a sinistra, ad un bastone poggiato sulle spalle in modo da bilanciare il peso dei due secchi posti ai lati.(vedi foto)

E comunque per evitare le osservazioni, se non le contestazioni- di cui sembra non ne possa più!- coinvolgerà tutti, evitando così di crearsi oppositori e/o nemici.

Nella task force, quindi, ci saranno, l’università della Calabria( impossibile farne a meno visto che nella regione non ci sono esperti), la Sorical( come fare a meno dell’ente che ha risolto i problemi della fornitura dell’acqua potabile ai calabresi?), i Consorzi di bonifica( anche in questo caso come fare a meno della esperienza professionale del personale dei consorzi grazie ai quali sopravvivono almeno le loro famiglie, certo noni proprietari terrieri) e poi la regione, per essa intendendo sicuramente la dirigenza, Calabria verde , la protezione civile eccetera.

L’ occasione è stato il dibattito sul tema "Aprire i cantieri dell'acqua e... riparte la Calabria".

Oliverio ha colto l’occasione per annunciare al mondo che la grave carenza idrica che rischia di danneggiare la produzione agricola regionale( non che ha danneggiato, per fortuna) . "E' un fenomeno che è determinato dai cambiamenti climatici in atto e con cui, ormai, dovremo fare i conti anche in futuro. Esso, quindi, impone una riflessione sull'adeguamento della strategia che dovremo perseguire non solo nel nostro Paese, ma a livello europeo( speriamo non si candidi per governare l’Europa!) e che deve poggiare essenzialmente su due pilastri: l'accumulo e la riserva ( ma non è la stessa cosa?) delle acque attraverso la ripresa di una politica dei grandi, medi e piccoli invasi e l'ammodernamento delle reti e dell'innovazione nella loro distribuzione e nel controllo.

Due questioni su cui non solo la Calabria, ma l'intero Paese è in grave ritardo. Per quanto riguarda il problema degli invasi, abbiamo avuto nella nostra regione investimenti cospicui nel corso degli anni che hanno prodotto, però, solo una serie di grandi incompiute.

Noi abbiamo ripreso queste opere, ne stiamo facendo una dettagliata mappatura e abbiamo programmato nel Por e nel Patto per la Calabria risorse importanti (140 milioni) in questa direzione. Ma questo, lo ripeto, è un fenomeno che deve essere affrontato a livello nazionale ed europeo.

In tal senso ho chiesto in sede di Conferenza dei presidenti di Regione, alla presenza del ministro, che il governo promuova a settembre-ottobre, attraverso una iniziativa interministeriale, un incontro nazionale sul problema dell'acqua alla luce dei cambiamenti climatici e della siccità, perché vengano allocate risorse già nella legge di stabilità di quest'anno. Risorse che non possono gravare solo sul ministero dell'Agricoltura perché non interessano solo la parte agricola, ma anche l'uso civile, potabile e industriale di questo prezioso liquido".

Poi ha aggiunto che la soluzione sono i consorzi di bonifica sostenendo che "… credo che i Consorzi di Bonifica debbano svolgere un ruolo importante. Essi hanno una funzione specifica, sono espressione di interessi del mondo agricolo, delle aziende e delle imprese….”

Ma che dici presidente?

Se i consorzi sono espressione del mondo agricolo perché non sono gestiti direttamente dagli agricoltori e da essi finanziati, invece di essere carrozzoni che sopravvivono solo con i finanziamenti pubblici illeciti e parziali come è semplice rilevare quando si rifletta sul fatto che ci sono contadini che si sono costruiti a loro spese i pozzi necessari per i loro orti e che pagano direttamente il costo dell’energia elettrica necessaria a sollevare l’acqua?

E’ legittima questa differenza di trattamento?

A noi sembra di no! ( anzi ne siamo certi)

Quale agricoltura avrà la Calabria quando saranno finiti i fondi pubblici?

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Le Fiamme Gialle della Compagnia della Guardia di Finanza di Castrovillari, a conclusione di una complessa ed articolata attività d’indagine, coordinate dalla locale Procura della Repubblica, hanno smascherato una truffa ai danni dell’INPS, perpetrata da un‘impresa mediante 314 false assunzioni di lavoratori, con un danno alle Casse dello Stato per 880.000 euro.

 

L’impresa con modalità illecite presentava all’Ente previdenziale falsi contratti di comodato d’uso gratuito e/o appalto, relativi a proprietà site nel territorio della Sibaritide e della Valle dell’Esaro – riconducibili anche ad ignari ed estranei soggetti – nonché fasulle denunce aziendali “DA” e trimestrali “DMAG” attestanti l’impiego di lavoratori dipendenti , mai avvenuto, al fine di consentire l’indebita riscossione a questi ultimi di indennità di disoccupazione, malattia e maternità per gli anni 2012, 2013 e 2014.

 

Nel corso delle indagini – svolte con la fattiva collaborazione degli uffici I.N.P.S. di Cosenza e Castrovillari – i finanzieri calabresi hanno preventivamente analizzato tutta la documentazione amministrativa acquisita presso gli uffici dell’Ente Previdenziale, nonché assunto, successivamente, informazioni anche dai soggetti estranei alla truffa e falsamente indicati dai responsabili della società succedutisi nel tempo, riscontrando la mancata conoscenza delle false dichiarazioni inoltrate all’I.N.P.S. e dei contratti fasulli redatti.

 

L’analisi documentale, altresì, ha evidenziato la falsa dichiarazione e comunicazione dal datore di lavoro agli uffici preposti di n. 20.000 giornate lavorative mai effettuate dai falsi operai, assunti solo “sulla carta”.

E’ stato accertato, inoltre, che l’ impresa aveva emesso ed annotato nella propria contabilità fatture per operazioni inesistenti, inerenti prestazioni di servizi resi a terzi, per un importo complessivo di circa 200.000 euro, nonché spese per il personale mai sostenute pari a 1.188.000 euro.

Al termine delle indagini, i due rappresentanti legali dell’ impresa, che si sono succeduti nel tempo, sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Castrovillari per truffa ai danni dell’Ente Previdenziale, falso ed emissione di fatture per operazioni inesistenti, come, tra l’altro, anche i 314 falsi operai, denunciati a loro volta per il reato di truffa in concorso con i falsi datori di lavoro.

L’attività svolta si inquadra in un più ampio dispositivo di polizia economia-finanziaria ad alta vocazione sociale , predisposto dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Cosenza per la tutela della legalità economica e la repressione dei reati in materia tributaria e di spesa pubblica, garantendo il mercato da inquinamenti che danneggiano le imprese ed i lavoratori onesti e rispettosi delle normative vigenti.

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responsabilitàScarcello: Serve un governo civico solido e ampio per non fallire gli obiettivi territoriali.

 

ROSSANO – Sabato, 29 Luglio 2017 – La politica e le Istituzioni cittadine, siano esse di maggioranza o di opposizione, oggi più che mai, necessitano come prerogativa essenziale e principale della responsabilità dei loro interpreti.

Le sfide e gli impegni che attendono la Città ed il territorio, nell’imminente futuro, non possono essere governate nell’indecisione o, ancora peggio, nella morsa faziosa delle posizioni di parte.

Bisogna lavorare insieme per affrontare e costruire questo momento storico dal quale dipenderà il successo ma anche l’insuccesso dei prossimi trent’anni di azione territoriale. Dalla fusione Corigliano-Rossano, asse portante e chiave di volta di una nuova strategicità comprensoriale, passando per il nuovo ospedale della Sibaritide, per la riconversione della centrale Enel e il rilancio del Porto di Schiavonea, per finire all’ammodernamento della Statale 106: sono questi gli obiettivi strategici e infallibili per i quali serve, da subito, un governo civico di responsabilità aperto anche alle opposizioni responsabili capaci di dare un contributo costruttivo all’azione amministrativa locale e territoriale.

 

È quanto dice il Coordinatore civico de Il Coraggio di Cambiare l’Italiae assessore Provinciale, Vincenzo Scarcello, intervenendo nel dibattito politico apertosi in Città all’indomani del Consiglio comunale dello scorso lunedì 24 luglio.

Purtroppo – aggiunge il Coordinatore del CCI – a differenza degli anni passati, quando i margini di errore potevano essere più ampi e ci avrebbe potuto avere più tempo per correggere la rotta e le strategie, oggi non possiamo permetterci più di sbagliare.

E questo non solo nel rispetto del mandato elettorale che ci è stato affidato dai rossanesi, bensì nei confronti dell’intero territorio che attende di sapere da Rossano, così come anche da Corigliano, quale sia la direttrice da seguire per rilanciare le aspettative di rilancio, crescita e sviluppo del comprensorio ionico e della Sibaritide.

L’ho detto nel corso dell’ultimo Consiglio comunale – ricorda ancora Scarcello – e nel ribadirlo adesso, apprendo con ottimismo, anche dalle cronache stampa delle ultime ore, che in alcune parti dell’Opposizione sia stato colto il messaggio di apertura e collaborazione.

 

Di cui, oggi, il sindaco Mascaro dovrà prenderne atto per garantire alla Città un governo solido e dalle prospettive ampie.

E sia chiaro, come del resto ho avuto modo di cogliere, soprattutto oggi non possono e non devono esserci mercanteggiamenti di sorta.

Rossano ha bisogno di attuare quel piano di idee comuni e condivise per non perdere l’ultimo treno. L’ormai imminente campagna referendaria per la consultazione civica sulla fusione delle due Città dell’Area urbana può essere, allora, l’occasione ideale per creare, dopo circa due anni di ingiustificate guerre fratricide, una pax politico-istituzionale per mettere a tacere le voci e le aree disgreganti e riunire assieme una forza di governo ampia, qualificata e pronta ad affrontare tutte le sfide che ci presenta il prossimo futuro.

Il Coraggio di Cambiare l’Italia – conclude Scarcello -  è pronto con ottimismo a lanciare e cogliere questa sfida, certo che se dovesse andare in porto riusciremo ad edificare il vero e definitivo cambiamento atteso dalla Città.

Ufficio stampa - Il Coraggio di Cambiare l'Italia
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