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via reggioBriefing in Versilia tra Russo e Alberici. Obiettivi: Porto turistico e Carnevale

Giovedì, 12 Ottobre 2017 – Creare sinergie per una promozione territoriale che produca sviluppo e nuove opportunità di lavoro. Il Comune di Crosia pronto a sottoscrivere un patto di amicizia con il Comune di Viareggio mirato ad aprire un tavolo operativo per lo scambio di idee, progetti ed esperienze in ambito di promozione turistica. Non solo, dunque, il gemellaggio con Merano, capitale dei Mercatini di Natale al cui concept si ispira anche la manifestazione invernale della cittadina traentina, da oggi il Governo Russo spiana la strada anche per un nuovo e stabile rapporto di collaborazione con la Città del Carnevale, storico capoluogo della Versilia.

Nei giorni scorsi, proprio nella città toscana, si è tenuto un primo importante briefing istituzionale volto a formalizzare il prossimo Patto di Amicizia tra i Comuni, al quale hanno preso parte il vice sindaco di Viareggio Valter Alberici, il sindaco di Crosia, Antonio Russo, ed il consigliere comunale delegato al turismo di Crosia, Francesco Russo.

In questo mandato elettorale – dice il sindaco Russo – ci siamo posti, tra i tanti obiettivi, molti dei quali già raggiunti o in fase di raggiungimento, anche quello di instaurare una serie di scambi culturali e progettuali di cooperazione sociale ed economica con realtà italiane che rappresentano un’eccellenza in ambito produttivo. Questo, per acquisirne esperienze e metodi, così da proiettarli nella nostra realtà territoriale. Abbiamo già avviato dei rapporti con la Città di Merano, che porteranno ad un prossimo gemellaggio, per migliorare l’esperienza e la qualità dei nostri mercatini di Natale, format storicizzato della proposta socio-culturale invernale territoriale. Presto, invece - annuncia il Primo cittadino - stringeremo un Patto di Amicizia con la Città di Viareggio, considerato il comune impegno nella promozione del turismo. In particolare del turismo nautico, sul quale – ricorda Russo – l’Amministrazione comunale di Crosia ha da tempo lanciato la sfida per la realizzazione di un porto turistico. Partendo proprio dalla positiva esperienza di Viareggio prenderemo spunto per tentare la sfida lungimirante di dare vita alla più importante opera infrastrutturale per il turismo nella bassa Sibaritide e nella Valle del Trionto. Non solo mare – precisa in conclusione il Sindaco – attraverso il Patto di Amicizia con Viareggio cercheremo di ampliare e perfezionare anche la nostra tradizione del Carnevale, altro must della programmazione socio-culturale invernale cittadina, ponendo le basi per durature forme di collaborazione tra le due comunità.

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Negli uffici regionali non era raro trovare persone sedute senza nemmeno una scrivania.

Erano i precari, cioè quei ragazzi e quelle ragazze che variamente raccomandati e in attesa della stabilizzazione che prima o dopo sarebbe arrivata.

In quegli uffici si sentiva dire “ Non è mai successo che alcuno sia stato licenziato!”

Insomma si inventavano i precari senza concorso tanto prima o poi sarebbero stati stabilizzati in posti che non erano mai esistiti( se fossero esistiti si sarebbero dovuti fare i concorsi)

Uno della più strane assunzioni fu quella del Programma Stages di cui oggi parla Iacchitè sotto il titolo : “Programma Stages, Ichino: “Falsi precari raccomandati che mirano al “posto” alla Regione”. Ecco cosa dice:

“Sono anni che ci provano quelli del “Programma Stages 2008”.

Chiamati per uno stage alla Regione di due anni dai soliti papponi della politica, avevano ricevuto rassicurazioni che in qualche anno avrebbero preso il “posto”.

Sono passati nove anni e il posto per questi 500 raccomandati non è arrivato ma adesso, con una manovra audace e “coraggiosa” di due sindacati notoriamente venduti al potere come Cisl e Uil in combutta con i traffichini di Palla Palla, stanno provando a stabilizzarli in maniera del tutto illegale paragonandoli falsamente ai lavoratori precari.

Un espediente tipo quello dei falsi precari della sanità all’Asp di Cosenza.

La manovra è stata già ampiamente sputtanata e non ha molte chance di andare in porto ma in certi casi è sempre meglio vigilare.

In attesa di fare nomi e cognomi di questi 500 (!!!) clienti della politica corrotta calabrese (ce ne sono di tutti i colori, come al solito…) ripubblichiamo il pensiero di un economista che non sta certo dalla nostra parte e che ha mirabilmente dipinto questi raccomandati.

Che nel corso degli anni non hanno certo mancato di fare le vittime, al pari di tantissimi altri loro “colleghi” in cerca di posti pilotati dalla politica marcia e corrotta che ci ritroviamo.

Pietro Ichino,ex comunista, ora senatore renziano,non le manda certo a dire a coloro i quali compongono la pattuglia del “Programma Stages” della Regione Calabria. Una presa di posizione ferma e decisa e con molte prove provate.

La pubblichiamo integralmente.

“… Scrissi una lettera aperta al Presidente di allora della Regione Calabria sui 500 laureati calabresi eccellenti, che rischiano di essere avviati dalla Regione alla nullafacenza e presentai un’interrogazione parlamentare con la quale nell’ormai lontanissimo gennaio 2009 denunciavo la follia (oltre che la grave illegittimità sostanziale e formale) di un programma destinato ad attivare presso le amministrazioni locali calabresi, con i soldi del Fondo Sociale Europeo, centinaia di mostruosi “super-stages” retribuiti con 1.000 euro al mese e della durata inizialmente prevista di 24 mesi.

Materia: l’ “innovazione amministrativa”, nientemeno.

Beneficiari: altrettanti laureati con 110 e lode. Ne seguirono numerosi interventi dai quali è emersa in modo inequivocabile la dolosa e totale vacuità di questa iniziativa: vuoto pneumatico di contenuti formativi effettivi (l’ “innovazione amministrativa” non si studia certo nelle amministrazioni locali della Calabria, ma semmai in quelle del Centro e Nord-Europa!) e una promessa sottintesa di futura assunzione all’ingrosso dei 500 interessati nel settore pubblico, destinata fin dall’inizio con tutta evidenza a essere disattesa.

Da allora sono passati ben nove anni, durante i quali si è assistito a mille promesse di proroghe, promesse di concorsi riservati, polemiche roventi sulle promesse non mantenute, ma gli ex-stagisti sono in gran parte ancora lì, a pietire per un posto di lavoro in Regione.

Ora li sentiamo tuonare: “Basta con questa pantomima, siamo pronti a una ferrea battaglia”. Il fatto è che di questa ormai novennale pantomima gli stessi ex-stagisti sono fin dall’inizio i protagonisti perfettamente consapevoli. Per favore, se vogliono incominciare almeno ora a onorare i loro 110 e lode, almeno non facciano le vittime”

NdR: Ma in Calabria esistono ancora i giudici che somministrano la Giustizia?

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DALL’UNO GENNAIO DI QUEST’ANNO FINO AD OGGI SULLA “STRADA DELLA MORTE” SONO DODICI LE VITTIME IN CALABRIA. MUORE UN SIMPATIZZANTE DELL’ASSOCIAZIONE.

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L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” con dolore e sconforto rende noto l’ennesimo incidente avvenuto nella giornata di ieri a seguito di uno scontro che ha coinvolto una autovettura ed un autoarticolato. Una persona coinvolta, all’inizio sembrava all’apparenza non in gravi condizioni, è stata condotta all’ospedale di Rossano e subito trasportato con urgenza, mediante elisoccorso, all’ospedale di Cosenza dove, questa mattina, purtroppo è deceduto.

Si tratta del Dott. Giuseppe (detto Pino), Calabria di 68 anni, noto e affermato professionista stimato e apprezzato nell’ambito della sua figura di dottore commercialista ma anche di docente presso la Ragioneria di Rossano. Il Dott. Calabria, è la dodicesima vittima della S.S.106 nell’anno 2017.

L’incidente è avvenuto in contrada Torricella nel Comune di Corigliano Calabro, in un tratto di S.S.106 che l’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” ha posto all’attenzione delle istituzioni Comunali, Regionali e, soprattutto, dell’Anas Spa per l’alto indice di incidentalità e mortalità stradale rilevato negli ultimi 5 anni rimanendo, ad oggi, inascoltata.

L’Associazione intende ribadire e sottolineare che tutto ciò rappresenta la più grande Strage di Stato della storia della Repubblica italiana ed intende evidenziare, inoltre, che quanto accade purtroppo da sempre sulla S.S.106 ha delle chiare ed evidenti responsabilità politiche: il silenzio e l’indifferenza del Governo nazionale e regionale, della classe parlamentare calabrese a Roma, delle amministrazioni locali e provinciali, delle forze sindacali. Tutti, nessuno escluso, coloro i quali rivestono ruoli istituzionali, sono moralmente responsabili dell’olocausto sulla S.S.106.

L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” si stringe attorno alla Famiglia Calabria, ai parenti ed agli amici tutti, a cui esprimiamo sentimenti di vicinanza e cordoglio ma anche di affetto nei confronti di un amico e simpatizzante del nostro sodalizio. Noi non dimenticheremo queste vite spezzate sull’asfalto della “strada più pericolosa d’Italia”. Noi non resteremo indifferenti ed in silenzio davanti all’ennesima tragedia di una strada sempre più serial killer in Calabria ed in Italia. La “strada della morte”, non ci stancheremo mai di ripeterlo, rappresenta la più grande Strage di Stato della storia della Repubblica italiana.

Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”- 11 Ottobre 2017

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