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Una vicenda kafkiana quella che si snoda nella politica cosentina e che vede protagonisti , da un lato, Katia Gentile, già vice sindaco del comune di Cosenza, espulsa dal sindaco Occhiuto , e che non vuole rientrare nella compagine che governa la città brutia, e dall’altro i Giovani Udc che le replicano dopo la affermazione che l’UDC è un partito “estinto”. Ecco il testo:

''Siamo vivi e vegeti''.

“ Dalle critiche mosse dal vice sindaco Katya Gentile si denota una palese disinformazione del significato di estinguere. Infatti il partito che l'ex vice sindaco definisce estinto in realtà è presente sul territorio ed esiste A riprova di ciò vorremmo ricordare alla Gentile che ancora nonostante tutte le vicende che ci hanno indebolito, siamo presenti sul territorio calabrese e nazionale. Vorrei ricordare che nelle schiere dell'Udc vi sono ben assessori regionali e molteplici consiglieri regionali, sindaci di capoluoghi e non, un parlamentare europeo, senza considerare tutto il restante organico della penisola.

Premesso ciò il termine estinto non ci sembra del tutto esatto ed adatto alla circostanza, infatti vorremmo ricordare che il termine "estinto" fa riferimento ad una specie vivente che non esiste più, quindi di conseguenza non è il nostro caso e non è tantomeno un aggettivo appellabile al nostro partito.

La scelta operata dal nostro Sindaco è stata una scelta sofferta ma dovuta, sofferta perché l'operato dell'asse Pdl-Udc in Calabria e a Cosenza ha sempre funzionato e continua a funzionare in maniera eccelsa, ed l'ottimo lavoro svolto al Comune di Cosenza, dal Sindaco e dall'intera Giunta è stato riconosciuto universalmente dalla cittadinanza e non solo.

La difficile scelta di rimuovere il vice sindaco dal suo incarico è stata dettata da una mancanza di fiducia che si è venuta a creare con ripetuti atteggiamenti che hanno minato e scalfito irrimediabilmente il rapporto di fiducia che deve intercorrere tra Sindaco e Assessore. Ricordando che la normativa comunale in materia di composizione della Giunta specifica e sottolinea che il Sindaco deve nominare gli assessori tenuto conto soprattutto di un rapporto fiduciario.

Quindi si può dedurre molto facilmente che quando quest'ultima viene a mancare chiaramente ci si pone di fronte al problema di un eventuale rimozione dell'assessore nominato. Mentre per ciò che concerne i rapporti col Pdl, l'Udc ha sempre avuto un atteggiamento di collaborazione reciproca con gli amici del Pdl e abbiamo sempre riconosciuto l'ottimo lavoro e la professionalità svolto dal nostro Presidente Scopelliti, dei quali noi Giovani Udc abbiamo una profonda stima e speriamo anche in un futuro prossimo di poter continuare a lavorare insieme, anche perché questi disagi che si sono creati devono essere immediatamente ricomposti perché i cittadini non possono e non devono subire disagi per cause esterne. Infine siamo sicuri che il lavoro iniziato col partito di Berlusconi sicuramente avrà un prosieguo sia a livello regionale che cittadino. Giovani Udc Area Urbana Brutia.”

NdR: E se questa “speranza” di potere venisse delusa cosa resterebbe dell’UDC?

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Sta per arrivare la Tares che darà una botta micidiale alle famiglie meno abbienti. Rispetto alla Tarsu ,infatti, la differenza non sarà da poco. Quale diventerà la situazione calabrese, viene da chiedersi se da quanto risulta dai conteggi( sempre misteriosi, in verità, come tutto in Calabria , almeno fino a quando non arrivano gli ispettori ministeriali) i comuni incassano e non pagano i debiti verso l’ufficio del commissario( ora la regione)? .

Solo qualche giornali riesce a riportare i dati .

E’ il caso de Il Quotidiano della Calabria che parla di 150 milioni di euro da parte dei comuni e li distribuisce per provincia con le seguenti entità:

Provincia di Reggio Calabria : il debito ammonta ad oltre 48 milioni di euro;

Provincia di Catanzaro: con più di 21 milioni di euro;

Provincia di Cosenza con oltre 17 milioni di euro;

Provincia di Vibo Valentia con oltre 11 milioni euro;

Provincia di Crotone con oltre 10 milioni di euro.

Delle due, l’una! La somma è di 107 milioni di euro: ben lontana da 150 milioni!

Altra importante informazione è quella relativa ai comuni:

La città di Reggio Calabria cha 24 milioni di euro di debito;

La città di Cosenza ha un debito di oltre 14 milioni di euro;

La città di Catanzaro ha un debito di quasi 5 milioni;

La città di Vibo Valentia ha un debito di 2,7 milioni di euro;

La città di Crotone ha un debito di soli 621mila euro.

Il dato di Cosenza ci sembra inverosimile ! Come può l’intera provincia avere SOLO 17 milioni di euro di debiti se la sola Cosenza ne ha 14? Da soli Cosenza ed Amantea hanno i 17 milioni dati per la provincia!!

Una sola cosa è certa e cioè che i comuni incassano ma non pagano!

E così il settore si trova gambe all’aria

Con tutta la spazzatura che avremo per le strade avrà fatto male Legambiente a declassare l’intera regione e la gran parte dei comuni pseudo turistici?

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Franco Morelli già consigliere regionale del PDL venne arrestato il 30 novembre 2011.

Franco Morelli, è stato condannato in primo grado, nel febbraio scorso, dal Tribunale di Milano, a 8 anni e 4 mesi di reclusione nell’ambito del processo sui presunti rapporti con la cosca di ndrangheta Valle Lampada e che ha coinvolto il giudice Giglio e il giudice Giusti.

Da quel momento è stato rinchiuso nel carcere di Opera

Ma Franco Morelli è stato così male da dover essere più volte ricoverato in ospedale.

Ora dopo diverse istanze di scarcerazione per incompatibilità tra il regime carcerario e le condizioni di salute dell’ex consigliere regionale della Calabria, presentate dall’avvocato Franco Sammarco, difensore di Morelli, il Tribunale di Milano ha concesso gli arresti domiciliari a Franco Morelli.

Un atto di giustizia giusta e umana” ha dichiarato il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, che dal momento dell’arresto si era battuto quasi da solo a favore di Morelli e che il 27 novembre dello scorso anno ha testimoniato a Milano nel processo insieme al vescovo di San Marco-Scalea, a preti, associazioni di volontariato, avversari politici di Morelli.

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