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Era il 6 aprile 2013 quando scrivevamo il seguente articolo: Assunzioni sospette a Fincalabra, esposto in Procura.

E sostenevamo che “ Non tutto è da buttare in Calabria. Almeno questa è la speranza. E sembrerebbe chiamarsi Aurelio Chizzoniti, questo diverso. Settantenne, reggino, avvocato penalista,componente, insieme a Giulio Serra, del movimento di ”Insieme per la Calabria”.

Chizzoniti nella sua qualità di presidente della commissione di Vigilanza si è rivolto alla Procura della Repubblica di Catanzaro ed a quella della Corte dei conti, presentando un esposto sulle assunzioni sospette in Fincalabra, la società in house controllata al 100% della Regione.

Il magistrato ha già aperto un fascicolo di indagine anche se al momento senza persone iscritte nel registro degli indagati.

Da settimane Chizzoniti aveva chiesto e sollecitato al presidente della Fincalabra di produrre tutta la documentazione relativa alle assunzioni nell’ente sub-regionale intimando che diversamente la commissione avrebbe adito le vie legali, richiesta alla quale il presidente De Rose ha risposto evasivamente se non picche.

Ed allora a Chizzoniti non è rimasto altro da fare che rivolgersi alla Procura ordinaria e ai magistrati contabili, al fine di fare luce sulle oltre 100 assunzioni perfezionate da Fincalabra attraverso procedure alquanto sospette.

Il rischio è che in questa vicenda potrebbero rinvenirsi l’abuso in atti d’ufficio, l’omissione in atto d’ufficio, la truffa e l’associazione per delinquere. Toccherà alla Procura stabilire se le ipotesi avanzate da Chizzoniti siano fondate o meno.

Sembrerebbero che nella vicenda siano coinvolti anche i figli e i parenti di influenti personalità politiche regionali, che avrebbero ottenuto un lavoro nella partecipata regionale a scapito di altri candidati più preparati, come dimostrerebbero i titoli e i curricula allegati alle candidature.

Ma De Rose avrebbe eretto un muro di gomma ritenendo incompetente la commissione di Vigilanza di Chizzoniti. Insomma, a parere del presidente di Fincalabra, Chizzoniti non avrebbe il diritto di mettere il naso nelle faccende che riguardano un ente interamente controllato dalla Regione.

Ora due le possibilità , da un lato la summa giustizia e quindi il processo per i responsabili (summum ius) e dall’altro la summa ingiustizia e quindi l’oblio e le reiterazione di comportamenti similari (summa iniuria).

Un articolo poco letto.

Avevamo ragione . Oggi il PM Villani ha fatto notificare l’avviso di conclusione delle indagini notificato oggi a otto indagati

Di abuso d'ufficio e minacce deve rispondere proprio il presidente della società in house della Regione, Umberto De Rose.

Solo l'ipotesi di abuso d'ufficio è contestata invece a ai membri del cda di Fincalabra e ai membri della commissione esaminatrice:

Sergio Campone 63 anni,

Giuseppe Frisini 44 anni,

Vincenzo Ruberto 48 anni,

Antonio Idone 63 anni,

Leonardo Molinari 43 anni,

Giuseppe Lelio Petronio 77 anni e

Flavio Talarico 49 anni.

Tra le assunzioni senza requisiti e con minacce ai dirigenti che si “ribellavano” anche quella di Lory Gentile figlia del senatore del Nuovo centrodestra.

Ma davvero esiste la giustizia in Calabria?

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Ecco le note della Coldiretti e dell’euro parlamentare Pirillo

Carissimi cittadini/e calabresi, è giunto il momento di chiedere al Governo Regionale di abbandonare il modello che ha raccontato e promesso in questi quattro anni e di impegnarsi nell’economia reale e sostenibile, promuovendola con politiche adeguate. La pazienza, i sacrifici ed il senso di responsabilità dei calabresi che sognano una Calabria diversa è sotto gli occhi di tutti. Coldiretti rivendica il ruolo strategico dell’Agricoltura e dell’Agroalimentare calabrese, avvalorato da tutti gli indicatori economici e sociali, che ha consentito di mettere in campo “i nostri valori” e beni comuni: coesione sociale, legalità, lavoro ed occupazione vera, cibo, produzione di valore aggiunto sostenibile, tutela ambientale e sicurezza del territorio.

L’agricoltura, prima generatrice di economia reale, ha saputo cogliere la sfida delle Riforme nei Consorzi di Bonifica e nel Sistema Allevatoriale ed ha investito nell’innovazione con il Progetto della Filiera Agricola tutta Italiana diventando principale attrattore e vera traiettoria di futuro per tanti giovani e donne in termini imprenditoriali e di scelta di vita. Insieme al vero agroalimentare “fatto in Calabria” da migliaia di agricoltori e lavoratori, in uno dei periodi più duri della nostra storia, ha avuto l’insostituibile ruolo di “motore della crescita” a servizio dello sviluppo. Questa agricoltura, purtroppo, non è mai stata nell’agenda del Governo Regionale che ha messo in atto continui tagli lineari al bilancio, rinvii e solo promesse di intervento. Sanità animale e servizi essenziali di accompagnamento agli allevatori sono in grave ritardo; territorio e acqua, fattori essenziali su cui dobbiamo poter contare per le nostre attività, sono a forte rischio per l’assenza di coordinamento con investimenti azzerati e veri e propri attentati ambientali. Assenza totale di politiche e strumenti sul credito; nulla è stato fatto sulla sburocratizzazione e poco sulla semplificazione amministrativa; sprechi, inefficienze e ritardi sono tangibili negli Enti Strumentali.

La pressante iniziativa “non lasciamo sola Rosarno” che ha conquistato le prime pagine ha avuto il primato dell’indifferenza e dell’attenzione. Il settore della nostra pesca è in affanno mortificando la tradizione delle marinerie presenti su ben 800 km di coste. Orgogliosamente siamo una Regione Agricola con un paniere di prodotti unici simbolo di ricchezza culturale, gelosamente custoditi e fortemente valorizzati da tantissime eccellenze imprenditoriali fatte di singole aziende e “vere” cooperative agricole. Sono però tantissime le Amministrazioni Comunali, che sapendo guardare al futuro, con i loro eroici sindaci incoraggiano, tutelano e promuovono la multifunzionalità della nostra agricoltura; la scuola calabrese con gli Istituti agrari e professionali riconoscono il nostro modello di sviluppo. Le contraddizioni e i paradossi che viviamo nella nostra regione, trovano nei bilanci di previsione del Governo Regionale una conferma: privilegi e rendite, riforme solo enunciate, difesa dell’assistenzialismo, fondi comunitari problematici nell’iter della spesa, nessuna priorità di sviluppo e una asfissiante selezione della macchina burocratica basata sull’appartenenza e non sul merito.

C’è un solco sempre più profondo che divide la Calabria. C’è chi pratica i doveri e chi pretende solo diritti; c’è chi vuole bene alla Calabria e chi non si cura delle sue sorti; c’è chi è rassegnato e sfiduciato e chi non molla e resiste.

Coldiretti “la forza amica della Calabria” ritiene indispensabile invertire la rotta. Chiede che con l’approvazione dell’assestamento del Bilancio di Previsione 2014 e del Collegato Agricolo (Legge Omnibus) la Giunta Regionale abbia uno scatto di reni e compia un atto di coraggio e di equità in favore delle priorità evidenziate.

LA MOBILITAZIONE DI MARTEDI 29 APRILE A CATANZARO è una prima importante azione che continuerà su tutto il territorio regionale con un grado di coinvolgimento continuo con i nostri alleati e con i cittadini.

In attesa di risposte concrete da parte del Governo regionale, che dovranno realizzarsi con un forte NO alle rendite invitiamo tutti a partecipare e prendere posizione per la Calabria che vogliamo.

Coldiretti

"Sarò presente alla manifestazione che si svolgerà a Catanzaro il 29 aprile indetta dalla Coldiretti Calabria. La mia sarà una presenza non di facciata che vuole contribuire a porre concretamente sul tavolo della discussione temi fondamentali per le sorti dell’agricoltura calabrese”. Così l’eurodeputato del Partito Democratico Mario Pirillo, ricandidato alle elezioni europee del 25 maggio prossimo, che spiega: “Bene l’iniziativa di Coldiretti che mira a sensibilizzare l’intero comparto sulle molteplici criticità che caratterizzano lo stato di salute dell’agricoltura calabrese. Occorre invertire una tendenza negativa – prosegue Pirillo - che paga ancora un prezzo elevato in termini di utilizzo dei fondi comunitari. Esistono ritardi palesi nella programmazione comunitaria e, soprattutto, una miopia della Giunta Regionale di centrodestra che non mi pare abbia colto in pieno le straordinarie opportunità connesse allo sviluppo del settore primario. La PAC 2014-2020 può ridare slancio all’intera Calabria, solo se viene riempita di agricoltura vera e di misure in grado di sostenere lo sviluppo delle aziende”.

Amantea, 26 aprile 2014 Mario Pirillo

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Riceviamo e pubblichiamo la seguente nota stampa

Il liquidatore de L'Ora Calabria si scusa con gli abbonati ma i problemi sono ben altri

Gentile abbonato, sono spiacente di comunicarLe che, per cause indipendenti dalla nostra volontà, sono stato costretto ad interrompere la pubblicazione del quotidiano L’ORA DELLA CALABRIA.

Pertanto sarà mia cura comunicarLe nei prossimi giorni le modalità attraverso le quali potrà conseguire il diritto al rimborso delle somme per il residuo periodo di non fruizione dell’abbonamento.

Distinti saluti.

GRUPPO EDITORIALE C. & C. in liq. IL LIQUIDATORE Dott. Giuseppe Bilotta

“QUESTO E' QUANTO MI INVIA IL LIQUIDATORE, IL QUALE NON HA BEN COMPRESO O FINGE DI NON COMPRENDERE CHE E' COMUNQUE STATO LESO UN MIO DIRITTO AD ATTINGERE ALLA CORRETTA INFORMAZIONE, GIACCHE' LE CAUSE CHE HANNO PORTATO ALL'INTERRUZIONE DELLA PUBBLICAZIONE DEL QUOTIDIANO "L'ORA DELLA CALABRIA" LE CONOSCIAMO BENISSIMO E SONO DETTATE DALL'ASSERVIMENTO AI CINGHIALI PIU' O MENO FERITI PROPRIO DALLA CORRETTA INFORMAZIONE!

GENTILE LIQUIDATORE DA ABBONATA AL QUOTIDIANO IN QUESTIONE LE COMUNICO CHE IL MIO PERSONALE NON E' SOLO UN PROBLEMA DI DIRITTO AL RIMBORSO BENSI' LA NEGAZIONE DI UN MIO FUTURO DIRITTO A CONOSCERE LE MALEFATTE DI PERSONAGGI CHE HANNO SPERPERATO IL PUBBLICO DENARO E CHE HANNO GETTATO FANGO SULLA CALABRIA. C'E' INOLTRE UN ALTRO DIRITTO CHE DA CITTADINA CALABRESE HO IL DOVERE DI PRETENDERE, OSSIA QUELLO DI NON LASCIARE SENZA OCCUPAZIONE TUTTE QUELLE PERSONE CHE LAVORANDO DA ANNI PER QUESTO QUOTIDIANO ORA VENGONO MINACCIATE DI RIMANERE SENZA LAVORO, AGGRAVANDO IL GIA' ELEVATO DISAGIO OCCUPAZIONALE CHE PROPRIO LA CATTIVA POLITICA HA CREATO NELLA NOSTRA REGIONE!

On. ANGELA NAPOLI

Presidente associazione Risveglio Ideale

Consulente Commissione Parlamentare Antimafia

Taurianova, 25 aprile 2014”

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