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Redazione TirrenoNews

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Riceviamo e pubblichiamo la seguente nota stampa inviata dall’europarlamentare Mario Pirillo

“Grazie a potenti idrovore dei Vigili del fuoco, è stato possibile togliere l'acqua dalle zone del Parco archeologico e man mano che veniva aspirata, riemergevano i reperti archeologici dell'antica Sybaris. Le idrovore hanno fatto tanto, ma ora occorrono altri mezzi. Sostengo per questo, la necessità che gli organi preposti prendano impegni ben precisi e si faccia subito chiarezza ove ci siano delle responsabilità affinché si possa riportare alla normalità l'attività del sito archeologico. Il lavoro instancabile dei vigili del fuoco e del personale volontario e non, ha contribuito ad evitare il disastro completo, ma è essenziale l'impegno serio a fronte della salvaguardia di questo patrimonio culturale. Il parco presenta da tempo gravi problemi di infiltrazioni e umidità, che ne minano la struttura. Mi associo alla mobilitazione partita dagli studiosi, accademici, intellettuali, che hanno lanciato dalle colonne del Quotidiano della Calabria l'appello "Salviamo Sibari" per richiamare l'attenzione sul sito in pericolo, e sono vicino al Sindaco Papasso. Rivolgo altresì l’appello al Ministro Barca, che ha già annunciato uno stanziamento di 20 milioni di euro e favorito un concorso di idee per la valorizzazione del Museo di Reggio Calabria e dei Bronzi di Riace, di tener conto nel Progetto anche di Sibari, che è senza dubbio uno dei più significativi siti archeologici della Magna Grecia. Presenterò un’interrogazione alla Commissione europea per richiedere altri fondi. Proporrò infine, che i siti calabresi come Sybaris, Kroton e i reperti di Locri vengano inclusi nella lista ufficiale della Convenzione sul Patrimonio dell'Umanità (UNESCO) per l'identificazione, la protezione e la conservazione del patrimonio mondiale culturale e naturale”.

Enza Bruno Bossio propone il doppio voto uomo-donna

Giovedì, 31 Gennaio 2013 14:47 Pubblicato in Calabria

Si è tenuta a Serra Pedace una manifestazione elettorale sul tema: “L’Italia giusta. Il contributo politico delle donne”. Alla manifestazione è intervenuta Enza Bruno Bossio, candidata alla Camera al terzo posto della lista del PD in virtù dello straordinario risultato ottenuto alle primarie in cui è risultata essere la più votata in Calabria con oltre 10mila preferenze.

“Io credo, ha detto Enza Bruno Bossio, che il PD sia riuscito a fare con la sue primarie e con l’introduzione della doppia preferenza di genere, nonostante la vergogna del porcellum, una operazione politica straordinaria superando la logica delle quote rosa, verso la quale sono sempre stata contraria.

Oggi, infatti, il PD ha candidato il 50% di donne e almeno il 40% saranno quelle elette: un risultato che non era affatto scontato. Ma soprattutto andranno in parlamento donne che sono il frutto di una competizione reale; anzi è stata proprio questa competizione virtuosa tra donne e uomini a generare una sostanziale parità di genere.

Con le quote rosa, invece, ci siamo trovate spesso di fronte ad autoreferenzialità o, peggio, a donne scelte dagli uomini.

Accrescere la presenza delle donne significa contribuire al miglioramento della qualità della politica, delle istituzioni, dell’economia e della società in generale.

E ancora: anche in Calabria dobbiamo condurre una battaglia per cambiare la legge elettorale regionale ed introdurre la doppia preferenza di genere, per come propone il gruppo del Pd al Consiglio Regionale.

Il PD, con le sue primarie, ha iniziato un percorso, è riuscito a fare avanzare una parità di genere vera e concretamente rappresentativa di sensibilità, culture e, non ultimi, di territori diversi.

Bisogna dargliene atto e sono sicura che il 24 ed il 25 febbraio gli elettori sapranno premiarlo anche per questo”.

Serra Pedace, li 30 /010/2013 Ufficio Stampa di Enza Bruno Bossio

Trebisacce. Una storia folle se non fosse vera. La storia di un pensionato settantaduenne del quale da almeno 2 settimane non si hanno notizie, con il quale i parenti non riescono a parlare. Infine i Carabinieri che, chiamati da alcuni parenti, bussano alla porta che viene aperta dalla figlia trentottenne ed ancora universitaria .

Poi la macabra scoperta . Il corpo del pensionato fatto a pezzi era contenuto in sei o sette scatoloni, come se dovesse traslocare. Resti in avanzato stato di avanzata decomposizione, per quanto fosse stata usata anche calce e borotalco per attutire il forte fetore cadaverico

Indagini ,sembra inutili, compiute anche su alcuni bidoni della RSU alla ricerca di pezzi di corpo mancanti.

Una storia familiare che sembra fosse fatta di incomprensioni se non di litigi continui tra padre e figlia. Ora la giovane è stata fermata ed al momento si trova sotto interrogatorio.

Una storia che ha sconvolto gli abitanti di Trebisacce , dove è successo il fatto, e di San Demetrio Corone, paese da cui era originario il pensionato, ma anche qualche corrispondente che, nella fretta e nella emozione ha scritto : “Indagini in corso. Dalle prime verifiche si tratta di un omicidio, ma sul posto stanno operando carabinieri e vigili del fuoco per i necessari accertamenti”

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