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Redazione TirrenoNews

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La Statale 18 è per i calabresi tirrenici la via dell’amore. Su questa arteria lavorano decine e decine di giovani prostitute italiane, europee ed extra europee.

Al massimo, finora, la vecchia ordinanza del sindaco Tonnara ( non più ripetuta da Vadacchino) ma limitata ad Amantea.

Di ieri l’altro invece l’arresto di un venticinquenne bulgaro Stoyanov Stoyan indiziato di sfruttamento della prostituzione.

È stato tratto in arresto dagli uomini della Sezione Investigativa del Commissariato di polizia di Lamezia Terme perché indiziato dei reati di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione.

Da circa due mesi , infatti, l’attenzione degli investigatori era stata indirizzata su una serie di reati contro il patrimonio, specie furti in esercizi commerciali, commessi lungo i paesi della costa tirrenica lametina.

“Nel corso delle indagini veniva eseguito attento monitoraggio di una serie di personaggi di nazionalità bulgara stabilitisi nel comune di Gizzeria e sospettati anche di far parte di una banda dedita ai furti.

Gli appostamenti hanno consentito di appurare che un gruppo di bulgari gestiva in maniera sistematica le attività di prostituzione lungo la SS 18, accompagnando le donne sul posto, compiendo attività di vigilanza nei pressi dei luoghi e provvedendo al prelievo delle donne. Tutte le attività di indagine svolte di pedinamento ed osservazione venivano documentate con foto e riprese video che testimoniano la sistematicità nella gestione dell’attività illecita.

Nella serata di ieri lo Stoyan, già identificato in più occasioni nel corso delle indagini, è stato bloccato nei pressi di località Torrevecchia e, alla luce delle gravi evidenze probatorie, tratto in arresto per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione, essendo emerso anche che parte dei cospicui incassi giornalieri veniva corrisposto all’uomo.

All’esito delle indagini svolte è stata inoltrata una dettagliata informativa alla Procura della Repubblica Lamezia Terme ( Sost. Proc. Dr. Maffia ) e lo Stoyan è stato associato alla Casa Circondariale di Lamezia Terme”

Ora tocca agli sfruttatori delle prostitute che lavorano sulla SS18 nei tratti di Nocera-Falerna-Amantea.

Ormai è una condizione generalizzata quella dei controlli straordinari di abitazioni ed atività commerciali finalizzati alla prevenzione e repressione dei reati contro il patrimonio, e più in particolare al fenomeno dei furti di energia elettrica.

Ieri è successo a Brancaleono( RC) dove intorno alle ore 18.00, i CC hanno tratto in arresto in flagranza di reato P.F., cl. 1951, e denunciato in stato di libertà P.D, per concorso nel reato.

P.F. aveva realizzato un bypass sul cavo di alimentazione del contatore elettrico utilizzando dei fili flessibili in rame collegando così direttamente alla rete E.N.E.L. l'impianto elettrico dell'esercizio commerciale.

Inoltre per fuorviare i controlli, ha invertito le fasi della leva dell'alimentazione presente sul contatore.

Non è il primo risultato ottenuto daiCarabinieri della Compagnia di Bianco in questa lotta ai furti di energia

Altri successi erano stati ottenuti:”

• nelle date 18 maggio, 16 giugno e 14 novembre la segnalazione a p.l. all'A.G. di 4 persone per aver realizzato presso le rispettive abitazioni allacci abusivi alla rete elettrica dell'E.N.E.L. bypassando il contatore così da evitare completamente la registrazione dei consumi;

• in data 11 settembre e 30 ottobre la segnalazione a p.l. all'A.G. di ulteriori 4 persone, tutte titolari di esercizi commerciali in Bianco, Africo Nuovo e Palizzi Marina, per aver manomesso i contatori dell'energia elettrica con l'utilizzo di magneti permanenti dall'elevato potere che, posti sui misuratori o nelle loro immediate vicinanze, consentono l'alterazione o il rallentamento delle registrazioni dell'energia elettrica prelevata, facendo diminuire i consumi fino al 70%;

• in data 10 ottobre l'arresto in flagranza di reato di un soggetto di Brancaleone il quale aveva realizzato, anch'esso, un bypass sul cavo di alimentazione del contatore elettrico collegando direttamente alla rete E.N.E.L. l'impianto elettrico del proprio esercizio commerciale, nonché la denuncia a piede libero di un altro soggetto, concorrente nello medesimo reato”

Campora non può più restare indifesa.

Sabato, 11 Gennaio 2014 15:33 Pubblicato in Primo Piano

Riceviamo e pubblichiamo:

Campora San Giovanni sembra ormai il Far West dei vecchi film dove i banditi rapinano le banche e fuggono a cavallo senza timore di essere inseguiti e tantomeno puniti.

Sfondare una vetrina con un’auto per compiere un furto è l’indice della arroganza dei delinquenti che sanno di restare impuniti.

Una frazione di quasi 5000 abitanti non può restare ulteriormente senza un presidio stabile di Forze di Polizia.

La sicurezza dei camporesi non può essere assicurata dai Carabinieri del nucleo operativo radio mobile la cui sede dista più di 30 km.

E tanto vale, anche, per la Polizia di Stato la cui sede è nella stessa lontana città di Paola.

Per carità nessuna accusa alle Forze dell’ordine che sappiamo fanno il loro dovere, ma ovviamente nei limiti del possibile.

Purtroppo, sappiamo che, anche quando allertati da cittadini che collaborano con le Forze dell’ordine, le volanti di CC e PS non potendo certamente volare, per forza di cose per raggiungere la periferia del territorio controllato impiegano quei minuti che permettono di compiere furti e rapine con la consapevolezza di non essere assicurati alla giustizia.

E’ una situazione inaccettabile, alla quale occorre dire BASTA!

E la POLITICA deve porsi questo irrinunciabile primario obiettivo.

Lo dico con amarezza e rabbia , ma anche con piena consapevolezza che finora si è scherzato, dimentichi che la sicurezza , insieme con il lavoro è la prima sacrosanta esigenza di ogni popolo.

Quello che è successo nei giorni scorsi a Campora San Giovanni può succedere ancora. Nessuna casa è più sicura, nessun bar o negozio od attività economica è più sicura.

Ed allora è il momento di dire BASTA

La sicurezza dovrà essere il primo obiettivo da raggiungere.

Alle prossime elezioni chi vorrà il mio consenso politico dovrà avere come primo punto programmatico un presidio stabile di Forze dell’Ordine nella frazione di Campora SG ed impegnarsi in questa direzione.

E per cominciare chiederò al sig Prefetto di valutare la gravità della situazione assicurando, magari a turno, la presenza nella frazione di una volante dei carabinieri e del Commissariato di PS fino alla attivazione di un diverso e più organico presidio stabile di Forze dell’Ordine.

Campora SG 10.01.2013

                                                           Il Consigliere Marcello Socievole

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